Xiaomi ci ha abituato fino ad ora a prodotti che riescono ad unire un buon hardware e un buon software ad un ottimo prezzo, raggiungendo un rapporto qualità / prezzo molto difficile da battere. È il caso del Mi Band che tanto successo sta avendo in questi mesi e ora la società cinese entra di prepotenza nel mercato delle action cam con questa Yi Camera: sarà all’altezza delle aspettative?
Quando l’abbiamo annunciata per la prima volta qui su Lega Nerd le aspettative sono subito salite alle stelle: d’altronde parliamo di una camera con il sensore Exmor R BSI CMOS da 16 mega pixel e un processore per le immagini Ambarella A7LS che arriva a registrare in Full HD (1920×1080) a 60 frame al secondo, supporto Wi-Fi e Bluetooth e dimensioni / form factor “standard” in stile GoPro… figata giusto? Vediamolo insieme.
Comprare la Yi Camera e primi passi
Ovviamente la prima cosa da fare per me era comprare una Yi Camera: Xiaomi non manda test unit (non a me almeno) e non è facile trovarla in negozi italiani. Inizialmente si poteva comprare solo da shop online cinesi che, come sapete, non amo particolarmente: finché si tratta di comprare un Mi Band da 15 euro si può anche fare, la dogana non è un problema e aspettare uno o due mesi ci può anche stare se non siete in fotta totale… ma qui parliamo di un oggettino da 100/150€ e sinceramente non avevo né tempo né voglia di aspettare mesi per poi rischiare di pagarci sopra anche i vari dazi doganali e menate varie.
Ho quindi aspettato che diventasse disponibile ad un prezzo accettabile su Amazon e la mia pazienza è stata premiata: certo questa recensione arriva mesi dopo la “concorrenza” online, ma almeno me la sono comprata dall’Italia, a 108€.
- Xiaomi Yi Camera (amazon.it)
- Case subacqueo Yi Camera (amazon.it)
Passato l’inghippo di dove comprare questa cinesata, questa nuova action cam cinese, ecco che vi arriverà a casa una confezione molto piccola, in cartoncino, in pieno stile Xiaomi, molto simile alla confezione del Mi Band:
Ho fatto di questa scatola e camera un unboxing per IncautoUnboxing sulla nostra pagina Facebook, eccola qua se avete un po’ di tempo da perdere:
#IncautoUnboxing: Xiaomi Yi Camera#IncautoUnboxing: Xiaomi Yi CameraOggi spacchettiamo e vi descriviamo brevemente la Xiaomi Yi Camera, in attesa della recensione completa sul sito, siamo alla ricerca della nuova migliore action cam per rapporto qualità / prezzo dopo il grande successo della SJ4000 lo scorso autunno.Se ve la volete già comprare, ecco dove: http://bit.ly/yicameraincauto
Posted by Lega Nerd on Monday, May 4, 2015
Come si vede nel video io ho scelto il modello bianco, direi molto più bello di quello verde e giallo (ma sono gusti) e la confezione comprende ovviamente la camera vera e propria, un cavetto Micro USB molto corto, la batteria e… nient’altro.
Niente accessori, niente case subacqueo, niente.
La dotazione è insomma super limitata, soprattutto se la si confronta (e lo farò spesso in questa recensione) con una sua competitor molto famosa, la SJCam SJ4000 che tanto successo ha avuto in queste pagine nei mesi scorsi e che include nella confezione, oltre alla camera, anche un cospicuo set di accessori compatibili GoPro, uno dei punti più apprezzati di questa action cam low-cost.
Xiaomi pare quindi che, per riuscire a mantenere il prezzo basso e includere al tempo stesso un sensore di buona qualità e il supporto Wi-Fi/Bluetooth, abbia risparmiato sugli accessori inclusi… semplicemente non includendo nient’altro oltre alla camera stessa.
Non è chiaramente questa una buona notizia: in primis perché il case subacqueo non è ancora disponibile ufficialmente (dovrebbe arrivare in un futuro prossimo, ad un costo attorno ai 20€) e poi perché sono proprio gli accessori inclusi ad aumentare esponenzialmente gli usi possibili di questo tipo di camere, consentendone il collegamento a varie superfici/oggetti, rendendole compatibili con altri connettori GoPro (uno standard de facto ormai) e aumentandone il valore complessivo al momento dell’acquisto.
Altra mancanza rispetto alla concorrenza, e questa si farà sentire molto di più, è la scelta di Xiaomi di non inserire uno schermo sul retro della sua action cam, caratteristica questa che ha decretato il successo e l’interesse generale verso questo tipo di camere low cost in passato.
Nella foto qua sopra vediamo a sinistra la Qumox SJ4000, con il suo schermo da un pollice e mezzo, a destra la Kenoxin SJ6000 (un clone della 4000) con uno schermo da addirittura 2 pollici (davvero super comodo) e, tristemente al centro, la Xiaomi Yi Camera, senza nessuno schermo.
Si torna quindi “ai tempi della GoPro”, senza nessuno schermo con cui inquadrare meglio il proprio soggetto, ma le cattive notizie non si fermano qua: la Yi Camera infatti, al contrario delle Go Pro, non ha neanche il caratteristico schermino di cortesia sul fronte, che consente di verificare le impostazioni correnti e altri dati molto utili nell’utilizzo pratico.
Insomma, la Yi Camera non ha schermi di nessun tipo, né sul fronte, né sul retro, e relega ogni informazione per l’utilizzatore allo schermo del vostro smartphone o tablet, attraverso l’app dedicata che funziona via Wi-Fi.
Non solo: senza collegamento Wi-Fi non è neanche possibile cambiare le impostazioni della camera (risoluzione, timelapse, etc) ma solo passare tra le due modalità disponibili (foto e video) e far partire / stoppare la ripresa piuttosto che scattare una foto.
Il Wi-Fi e il vostro smartphone sono insomma quasi indispensabili per utilizzare correttamente la Yi Camera.
Caratteristiche Tecniche
Xiaomi Yi Camera | |
Video | 1080p/60fps 720p/120fps 480p/240fps |
Foto | 16Mpx / 7fps |
Angolo di ripresa | 155° |
Sensore | Exmor R BSI CMOS |
Processore | Ambarella A7LS |
Memoria | MicroSD, fino a 64Gb (scheda non inclusa) |
Schermo | Nessuno |
Accessori inclusi | Cavo microUSB |
I/O | microUSB, microHDMI, WiFi, Bluetooth |
Colori | Bianco e Verde/Giallo |
Accessori inclusi | Cavo microUSB |
Peso | 72g |
Dimensioni | 60.4mm × 42mm × 21.2mm |
Batteria | 1100mAh |
Come vediamo nella tabella qui sopra le caratteristiche tecniche sono di alto livello, ci aspettiamo una qualità simile ad una GoPro 3 per intenderci, ma non mancano le carenze, come l’assenza di schermi e di accessori inclusi.
Aggiornare il Firmware
e utilizzare l’app dedicata
Proseguiamo con i primi passi: ovviamente la prima cosa che ho fatto appena spacchettata è stato verificare che esistesse un firmware aggiornato e scaricare i software per smartphone / tablet.
Al contrario degli altri produttori di action cam simili low cost Xiaomi offre un supporto migliore per il firmware, con un sito dedicato (serve il seriale della camera per fare il download) aggiornato molto di frequente.
Mi è arrivata con installato il firmware 0.7.1, l’ho aggiornata e utilizzata nei giorni scorsi con la versione 1.0.9 e vedo oggi, mentre scrivo questa recensione, che è appena uscita la versione 1.0.12… direi che come frequenza di aggiornamento, soprattutto se confrontata con la concorrenza, siamo al top.
Xiaomi d’altronde su questo non delude quasi mai: uno dei motivi principali per cui avevo grandi aspettative su questa camera era proprio il fatto che Xiaomi sviluppa software di ottimo livello e tiene aggiornati i suoi prodotti con una frequenza altissima, due aspetti che in questa piccola camera senza schermi e tutta basata sul collegamento Wi-Fi sono, neanche a dirlo, fondamentali.
Per prima cosa vi avverto che aggiornare il firmware, soprattutto partendo da quello “base” (0.7.x) può portare a qualche problema, leggetevi questo lungo thread in particolare, che contiene svariate horror story di utenti che hanno brickato la propria camera cercando di aggiornare il firmware.
Ho, di proposito, brickato anche la mia camera per verificare questo errore e la sua soluzione (si, mi piace perdere le giornate a sbocchinare tra forum e firmware, così non dovete farlo anche voi) e sono riuscito a ripristinare la camera alla versione 1.0.9 grazie a questa guida.
Ho anche messo sul mio dropbox gli ultimi firmware disponibili (ad oggi) e gli script necessari per l’unbrick nel caso ci cascaste anche voi. Prego.
Finita la giornata persa con il firmware mi sono messo a cercare le app ufficiali per smartphone / tablet e, almeno per ora, le notizie non sono proprio positive.
Allo stato attuale esiste una versione dell’app tradotta in inglese (fan made) solo per Android, la trovate a questo indirizzo, mentre per iOS esiste solo una versione in cinese, utilizzabile nelle sue funzioni basiche (soprattutto se avete già usato quella in inglese su Android, chiaro) ma ovviamente ben poco user-friendly.
Chiaramente questa situazione cambierà: come abbiamo già visto per il Mi Band, Xiaomi rilascerà senz’altro versioni inglesi ufficiali della sua app per la Yi Camera, ma per ora la situazione è questa, vi dovrete accontentare su Android di una versione tradotta dai fan e su iOS della versione cinese, ben poco utilizzabile.
Non è un problema da poco: come già scritto, l’app companion è semplicemente fondamentale per questa camera, è l’unico modo per cambiarne le impostazioni principali e per vedere in tempo (quasi) reale cosa state inquadrando.
C’è da dire poi che Xiaomi si è anche complicata il tutto da sola, non sfruttando decentemente quello che aveva a disposizione sulla camera in assenza di schermi: è infatti presente una bella serie di led attorno al tasto frontale di accensione che possono, tecnicamente, assumere diversi colori… peccato che il firmware attuale non utilizzi questa feature efficacemente, ma la releghi al momento della ricarica (i led passano da rosso, azzurro e viola in base alla percentuale raggiunta).
È difficile allo stato attuale ad esempio capire se si è in modalità “video” o “foto”: per capirlo è necessario infatti guardare il led di servizio superiore, ben poco luminoso… se è acceso siete in modalità video, se è spento in modalità foto. Se state riprendendo comincia a lampeggiare e sullo stop lampeggia tre volte.
Il problema, come detto, è che questo led è molto poco luminoso e difficile da vedere alla luce del sole… senza contare la macchinosità dell’UX attuale.
Sarebbe bastato utilizzare il cerchio di led attorno al tasto di accensione e ad esempio assegnare un colore alla modalità video (blu?) e uno a quella foto (verde?) e magari farlo diventare rosso durante la ripresa… molto più chiaro, utile e facile.
Come detto il firmware e il software di questa camera sono in continuo aggiornamento, quindi speriamo che arrivino ad una UX generale più decente di quella attuale.
La procedura attuale per collegare la camera all’app sul proprio smartphone è abbastanza macchinosa: si tratta di accendere la camera con il tasto dedicato, attendere 2/3 secondi, premere il tasto per accendere il Wi-Fi, attendere una decina di secondi, andare nelle impostazioni dello smartphone, attendere di vedere il Wi-Fi creato dalla camera, joinarlo (su android questi due passaggi sono automatici grazie al bluetooth, su iOS no), aprire l’app, cliccare sul tasto per individuare la camera, attendere che la veda… e usare finalmente l’app dedicata per cambiare modalità, inquadrare, cambiare le impostazioni.
Tutta questa pugnetta infinita chiaramente può presentare svariati contrattempi, può succedere che anche se siete nella WiFi creata dalla camera, l’app non ne vuole sapere di rilevarla, con conseguente spreco di bestemmie e ritorno alla casella di partenza… etc.
Questo è il problema che hanno tutte queste camere comandate via Wi-Fi: non solo la batteria dura meno (ovviamente) ma la connessione e il software complicano enormemente l’esperienza utente generale, dando in cambio ben poco nell’uso quotidiano.
C’è da dire che, almeno, Xiaomi ha fatto come al solito i compiti a casa per quanto riguarda la qualità generale dell’app: non è la solita merda cinese (scusate amici cinesi, ma solitamente i software a corredo di questo tipo di prodotti è, a dire poco, imbarazzante) e offre un’usabilità generale e una qualità estetica molto buone.
Tramite l’app è possibile anche attivare modalità particolari come il timelapse, invertire l’orientamento di ripresa (per collegare la camera al contrario ad esempio) e altre finezze… piuttosto che cambiare la qualità e risoluzione dei video e delle foto, etc.
Sono tutte impostazioni in realtà che setterete una volta e poi praticamente mai più, se non per usi particolari.
Mancano funzionalità più particolari, ma presenti nella concorrenza (leggi: SJ4000) come la possibilità di utilizzare la camera come dashcam (la camera si accende e comincia a riprendere non appena sente tramite l’alimentazione che l’auto si è accesa e si spegne da sola quando spegnete l’auto) o come camera di sorveglianza (la camera registra solo quando “vede” dei movimenti nell’inquadratura) o come webcam collegata ad un computer…. Insomma di opzioni per ora ce ne son ben poche purtroppo.
Il vero motivo per cui dovrete lanciare l’app companion è inquadrare correttamente la vostra ripresa, utilizzando come schermo quello dello smartphone o tablet. Vedrete infatti una versione in bassa risoluzione (a 240p, creata al volo dalla camera e passata allo smartphone via Wi-Fi) di quello che state riprendendo, con un ritardo abbastanza fastidioso, attorno al secondo o due.
Inutile dire che rispetto alla comodità assoluta di avere uno schermo integrato, come succede sulla SJ4000 e relativi cloni, siamo davvero ad anni luce di distanza: con la Yi Camera non solo dovrete ogni volta farvi il pippone della connessione, ma dovrete anche tenere in mano smartphone o tablet mentre riprendete, guardando uno stream in bassa risoluzione (240p) su uno schermo di grandi dimensioni… non buono.
Certo il Wi-Fi ha anche grandi vantaggi: è possibile infatti ad esempio collocare la camera su un supporto e registrare a distanza controllando sul proprio smartphone cosa si sta inquadrando e facendo partire o fermare la ripresa quando si vuole. Tutto molto figo, tanto figo che è una delle “feature” più spinte da GoPro per i suoi utilizzatori professionali, l’app dedicata riesce addirittura a controllare diverse camere contemporaneamente e il tutto funziona davvero bene.
Ma parliamoci chiaro: voi non siete dei Pro. Non vi serve una GoPro e neanche le sue feature da Pro. Non volete spendere 500 e passa euro per una action cam, non vi frega niente della top quality o del frame rate altissimo: siete solo alla ricerca di una action cam piccola, facile da usare, che riprenda decentemente e con una focale a occhio di pesce… il tutto magari a meno di 100€ … è questo il presupposto di tutte queste action cam economiche che stanno uscendo e, per ora, questa Yi Camera non sta esattamente brillando come usabilità e dotazione generale purtroppo.
Aggiungo, per dovere di completezza, che è possibile collegare un monitor di servizio esterno a questa camera attraverso la porta microHDMI inclusa… non so quanti di voi abbiano un monitor portatile con ingresso HDMI, ma vi lascio in ogni caso immaginare la scomodità di questo utilizzo in mobilità… certo, si può fare, potete collegare una TV o un monitor esterno portatile per vedere in tempo reale cosa state riprendendo… ma chi lo farà mai per davvero?
La batteria inclusa è di dimensioni superiori alla media della categoria, raggiunge i 1100mAh e vi consente, più o meno, 70/80 minuti di riprese. Ovviamente il tutto dipende da quanto e come usate il WiFi: se usate la Yi Camera completamente senza WiFi (possibile, ma davvero scomodo, come si faceva una volta con le GoPro) allora l’autonomia aumenta arriva tranquillamente ai 100/110 minuti.
Però, e qui scatta il però che aspettavate, è anche vero che, al contrario della concorrenza, Xiaomi ha risparmiato su tutto (schermo, accessori) per puntare alla grande su un sensore e un processore di immagini di alto livello, come dire: ok, gli accessori sono a parte e non avete lo schermo, ma cazzo vi ho messo dentro un Sony Exmor R, guardate che figata di riprese e che foto stratosferiche potete fare!
Tutto vero? in parte.
Video
Diciamolo subito: la qualità video generale di questa Yi Camera è molto buona, c’è poco da dire. Ovviamente se la luce è buona. Quando scende la sera il tutto comincia a complicarsi, ma il sensore Sony è famoso anche per la sua qualità con poca luce e nel buon passaggio tra diverse intensità di luce (davvero velocissimo) e i risultati rimangono comunque assolutamente sopra alla media e di molto superiori a concorrenti più economici come la SJ4000.
L’angolo di ripresa è attorno ai 155 gradi, quindi inferiore (di poco) rispetto a GoPro, ma comunque assolutamente ancora in modalità “occhio di pesce”. È presente un’opzione nelle impostazioni che cerca di rettificare l’immagine croppando e al tempo stesso contro-deformando il tutto… il risultato è decente nella maggior parte dei casi, ma non certo eccelso.
La possibilità di riprendere a 60 frame al secondo in Full-HD (1080p) è molto interessante e lo è ancora di più quella di arrivare a 120 frame al secondo se si scende di risoluzione fino a 720p. Aumentando il frame rate chiaramente cala anche la luce in ingresso (della metà o di un quarto) e, di conseguenza, sono modalità utilizzabili unicamente con una buona o ottima illuminazione generale della scena. Scordatevi di riprendere a 120fps la sera per intenderci.
In generale la qualità video è simile se non superiore ad una GoPro 3 Black, che costa quattro volte, quindi su questo fronte la Yi Camera è sicuramente un win totale.
Altra buonissima notizia è che la qualità audio dei microfoni integrati è buona: solitamente queste camere low cost hanno microfoni imbarazzanti, ma la Yi Camera invece offre una qualità più che dignitosa e non vi obbliga a togliere l’audio in fase di montaggio o utilizzare un secondo microfono durante le riprese.
Fotografia
Non è un segreto che queste action cam facciano tutte abbastanza schifo come macchine fotografiche. Il sensore è molto piccolo, le ottiche, complice la dimensione e la focale scelta (tutte praticamente dei fish eye) non particolarmente nitide e definite… il risultato è praticamente sempre abbastanza deludente, con buona o cattiva illuminazione.
Chiaramente il sensore Sony della Yi Camera fa comunque il suo dovere in questo caso, offrendo tanti mega pixel in più rispetto a concorrenti come la SJ4000 e una resa generale nella fotografia migliore, anche se non certo di qualità accettabile (almeno per i miei standard)
Di solito qui vengono inserite le solite foto scattate in giro per la città o la campagna o quello che è… la trovo una pratica abbastanza inutile visto che si finisce per valutare la foto e non la camera con la quale è stata scattata. Al contrario voglio semplicemente mostrarvi come si comporta la Yi Camera con poca e buona luminosità, confrontando gli scatti con gli stessi fatti con una SJ4000.
Scarsa Luminosità
Buona Luminosità
Come vediamo, la qualità fotografica è pessima nella SJ4000 e appena sufficiente nella Yi Camera. Certo, con buone condizioni di luce e un buon soggetto vi sembrerà di scattare belle foto con la Yi Camera, ma non illudiamoci troppo.
La Yi Camera può andare bene per fare qualche scatto in vacanza, con una qualità paragonabile alle compatte di qualche anno fa, ma sicuramente non offre una qualità fotografica che possa andare sopra il 6 come voto generale.
Insomma, che mi compro?
La guerra delle action cam low cost: che mi compro? Da sinistra: SJ CAM SJ4000, Xiaomi Yi Camera e GoPro Hero.
La SJ4000 vince in quanto a prezzo (70€!), dotazione e facilità d’uso, grazie al suo comodissimo schermo integrato di servizio con cui inquadrare facilmente e riguardare quanto girato e ai tantissimi accessori inclusi, oltretutto compatibili GoPro.
La Yi Camera vince in quanto a qualità delle riprese e supporto tecnologico (WiFi, Bluetooth, gran sensore e processore di immagini), ma pecca in termini di dotazioni e facilità d’uso… ed è venduta ad un prezzo non proprio super basso (sui 110€)
La “nuovissima” GoPro Hero, creata per contrastare l’ascesa di queste nuove action cam low cost, invece fallisce su tutta la linea: costa troppo (140€ di listino!), non ha né WiFi, né schermo integrato (solo il classico schermino frontale per le impostazioni) e ha la qualità video della primissima GoPro uscita anni e anni fa… certo però è una GoPro, chiaro, è compatibile quindi con i software desktop GoPro e… nient’altro. Ah, è una GoPro, potete dire ai vostri amici che avete una GoPro, figata.
Conclusioni
La Xiaomi Yi Camera offre una buona qualità video e una sufficiente qualità fotografica, ma pecca in termini di usabilità e semplicità d’uso: non aver incluso un monitor di servizio, né per le opzioni (frontale come nelle GoPro) né per l’inquadratura/review del girato (dietro come nelle SJ) penalizza tantissimo questa camera, soprattuto perché di fatto orientata verso il mercato consumer che vuole si spendere meno (rispetto a GoPro) ma anche avere una semplicità d’uso migliore di quanto offerto da Xiaomi.
Aver poi investito tutto su un buon sensore e processore di immagini, tagliando di fatto tutto il resto (schermo, accessori inclusi) non fa così tanto la differenza come ci si aspetterebbe.
Su una camera low-cost e orientata al mercato consumer come questa non posso certo valutare unicamente la qualità delle riprese, purtroppo accessori e facilità d’uso sono altrettanto importanti e questa Yi Camera pecca grandemente in entrambi gli aspetti.
Rispetto alla SJ4000, che costa meno, ha uno schermo di cortesia e tantissimi accessori inclusi, la qualità video è sicuramente superiore, ma non così tanto da giustificare l’assenza di componenti altrettanto importanti nella scelta di una action camera consumer come questa.
In conclusione vi consiglio di acquistare una SJ4000 se non avete troppe pretese: ormai è calata a prezzi davvero incredibili (tra i 70 e i 100€!) offre un comodo schermo integrato senza l’inutile complicazione del WiFi e tantissimi accessori inclusi. Se volete una qualità video superiore allora potete orientarvi verso il suo successore ufficiale, la SJ5000+, che offre un processore e sensore aggiornati, WiFi, schermo integrato e tanti accessori, per una spesa di non tantissimo superiore a questa Yi Camera.
Quando e se la Yi Camera riceverà un aggiornamento firmware/software importante e calerà sufficientemente di prezzo da giustificarne l’acquisto rispetto agli altri cloni cinesi simili allora aggiornerò questa recensione, ma allo stato attuale non posso che consigliarvi di comprare altro.
Xiaomi Yi Camera
Me Gusta
- ✓Buona qualità dei video
- ✓Buona durata della batteria
- ✓Supporto Wi-Fi e Bluetooth
- ✓Buona App companion
- ✓Prezzo competitivo
Meh
- ✕Niente schermo per inquadrare
- ✕Nessun accessorio in dotazione
- ✕Troppo dipendente dal WiFi e app companion
- ✕App iOS solo in cinese (per ora)
- Xiaomi Yi Camera (amazon.it)
- Case subacqueo Yi Camera (amazon.it)