Cerere, l’asteroide più massiccio della fascia principale del sistema solare, è stato fotografato dalla sonda Dawn svelando due misteriose macchie luminose.

Mentre la sonda Dawn è a pochissimi giorni dall’inserimento in orbita intorno al pianeta nano, le immagini in arrivo da Cerere continuano a sorprendere gli scienziati. Le ultime fotografie della camera, scattate da una distanza di circa 46,000 chilometri, rivelano che l’ormai famosa Macchia Bianca, la misteriosa zona che già dalle prime immagini di Hubble si stagliava chiara sulla superficie dell’asteroide, non è sola. Vicino a lei, sarebbe già identificabile una seconda macchia altrettanto chiara, visibile.

 

cerere

 

La Macchia Bianca di Cerere sembra avere un compagna, molto simile anche se meno chiara.

Ha annunciato ai media Chris Russell, dell’Università della California, PI della missione. Anche lo strumento italiano VIR si è acceso nella stessa campagna di osservazione, inviando a Terra dati interessanti ancora in fase di studio.

 

Maria Cristina De Sanctis, INAF-IAPS, responsabile dello strumento VIR conferma:

anche VIR ha messo in evidenza la Macchia Bianca, distribuita su un paio di pixels. Sebbene tale area più chiara non sia ancora risolta, le osservazioni (e in particolare la distribuzione di albedo osservata) fanno pensare a due macchie chiare molto vicine tra loro.

 

Se la presenza di una o più macchie bianche sulla superficie di Cerere sembra essere appurata già da queste prime fasi di avvicinamento della missione, molto poco si può ancora dire sulla loro misteriosa natura. Chris Russell, osservando le prime immagini a disposizione, azzarda una tra le ipotesi possibili:

La vicinanza delle due zone Bianche osservate in queste nuove immagini potrebbe essere spiegata da una origina vulcanica. Ma ovviamente sarà necessario avere immagini ad una risoluzione migliore, per essere in grado di fare ipotesi geologiche.

 

il 6 marzo Dawn entrerà in orbita intorno a Cerere

Non bisognerà aspettare molto perché ciò accada: usando il suo motore a ioni, il 6 marzo Dawn entrerà in orbita intorno a Cerere e comincerà a inviare a Terra immagini e dati molto piu dettagliati, che permetteranno di interpretare la natura della strana macchia e delle altre caratteristiche di questo nuovo mondo.

 

Andreas Nathues, ricercatore del Max Planck Institute for Solar System Research, Germania, a capo del team della camera:

Al momento la Macchia Bianca è troppo piccola per poter essere risolta, ma è molto più chiara di qualsiasi altra cosa visibile sul pianeta nano Cerere. E questo è un mistero che intendiamo assolutamente risolvere.

 

Non ci resta che attendere quindi i prossimi giorni per scoprirne qualcosa di più!