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Molti qui mi possono capire. Per un nerd il computer desktop è immensamente utile ma la macchina principale rimane sempre il proprio laptop.

A casa e in ufficio (la distinzione tra i due ambienti è spesso davvero labile) dispongo di molte macchine desktop (per la parte di informatica forense è necessario disporre sia di molto spazio di archiviazione sia di computer particolarmente potenti), ma una è quella che mi segue ovunque, da clienti, in vacanza, agli hack-meeting e LAN party.

Fino a metà di Novembre vivevo abbastanza tranquillo con l’ultimo Ultrabook che avevo acquistato l’anno scorso, un Asus S56CB. Si tratta di un sistema con un pannello da 15,6″ HD, CPU i5 3317 ULV dual Core, 8 GB di RAM, scheda grafica nVidia 740M, disco da 750 GB con cache SSD da 24 GB. In definitiva un ottimo prodotto, unica pecca la batteria che non dura molto (3 ore andandoci davvero cauti) e il fatto che, essendo una macchina piuttosto sottile, quelle volte che ci gioco scalda come una stufa a pellet.

L’assistenza ASUS è di un livello davvero basso.

Purtroppo un pomeriggio il PC si è spento e non si è più riacceso. E qui è cominciato l’incubo, in quanto l’assistenza ASUS è di un livello davvero infimo basso. In primis il numero per contattarli è un 199 a pagamento e quindi, per me che sto spesso all’estero, è un delirio (per non parlare che chiamando da rete mobile anche dall’Italia ti drena il credito). Poi ci sono voluti due diversi tentativi per registrare il form al fine di avere il numero di RMA. Il PC è partito per il laboratorio convenzionato (Service Trade Spa, se per caso lo sentite pronunciare andate in macchina a prendere quella bombola di napalm che avete trovato un po’ di tempo fa.). Mi mandano un mail con la descrizione del materiale, e poi, due giorni dopo mi spediscono un preventivo di 48€ per la batteria che va sostituita e non è coperta da garanzia. Devo accettare il preventivo online e pagare con Carta di Credito. E il sito è in manutenzione.

Nota: dopo un mese il servizio non funziona ancora, anzi ora manco fa più la DNS resolution.

 

Dato che ho fretta rimando il preventivo firmato per mail e indico, come da istruzioni, che opto per il pagamento in contrassegno. Due giorni dopo mi indicano che è possibile pagare solo con bonifico e che devo inviare loro prova del pagamento per proseguire con la riparazione.

Fatto questo silenzio assoluto. Ultima comunicazione è che stavano aspettando i pezzi di ricambio (10 giorni fa). Voto per la gestione del problema? 1, da comunicarsi rigorosamente tramite dito medio.

Update: Tutt’ora non sanno darmi una previsione per la riparazione. Domani andrò da Adiconsum. Per la cronaca Asus vanta sul suo sito una gestione delle riparazioni in “una media di 5 giorni lavorativi”. Una risata è d’obbligo.
Update 2 (24/12): Service Trade mi dice che “sono ancora in attesa di una data certa in cui riceveranno i pezzi di ricambio” probabilmente Asus ora li spedisce a dorso di mulo, o, visto il periodo si affida ai re magi. Asus peraltro, manco risponde più alle mie mail. Se pensano che li chiami all’199 per farmi salassare si sbagliano. Opterò per una raccomandata tramite Adiconsum dopo le feste

 

Decido quindi di prendere un altro portatile e punto su un prodotto che sia di fascia un po’ più alta. Alla fine la macchina che sembra soddisfare tutte le mie richieste è il Lenovo Y50-70.

È un PC da gioco molto potente, con un aspetto sufficientemente nerd senza per forza essere tamarro (i laptop da gioco hanno la pessima tendenza a sembrare disegnati da designer con una propensione all’uso di LSD), non troppo pesante e più sottile della media.

In più è Lenovo e quindi l’assistenza dovrebbe essere di livello. Unica pecca nei forum dicono che il pannello IPS non è di gran qualità.

Da MediaWorld mi imbatto in un animale decisamente in via di estinzione, il commesso competente.

Vado a MediaWorld, dove mi imbatto, cosa che non succedeva da tempo, in un animale decisamente in via di estinzione, ovvero il commesso competente.

Se la cosa vi stupisce pensate a me, di solito sono abituato a persone che difficilmente distinguono una banana da un PC.

Mi brinca mentre sono davanti al Lenovo con una espressione decisamente poco felice. Ve lo dico senza mezzi termini. Non è vero che il pannello montato da Lenovo è di bassa qualità… Fa schifo ai sassi!

Il livello reale varia tra pessimo e indecente. Il commesso nota subito la mia espressione perplessa e mi dice che, per quella cifra, c’è ben di meglio.

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Mi mostra poi un Asus N550JV. Non mi piace granché, ha la batteria non rimovibile e in più sto ancora fumando come un Drago di Pern per come, in assistenza,  lavorino con i piedi sia Asus sia Service Trade spa (farò un bambolina voodoo con la forma della loro sede)

Il commesso ha passato un buon 10 minuti a rassicurarmi che nonostante tutto, Asus fa buone macchine e il mio è un caso isolato (in realtà lo so, ne ho avute cinque e questa è la prima rottura – e per fortuna visto come le gestiscono). Poi mi dice che dovrebbe avere qualcosa di interessante in magazzino. Sparisce e torna di lì a poco con una scatola nera, con dentro un Asus N56JK.

Mi spiega che è una macchina appena uscita, con però lo chassis dell’anno scorso, che non solo è più bello (vero) ma ha la batteria rimovibile e raffredda molto meglio di quello di quest’anno.

Purtroppo è amore a prima vista. 20 minuti dopo esco dal negozio con il portatile sottobraccio, dopo aver benedetto il portatile con un incantesimo recitato in Quenya per evitare che finisca mai in mano a Service Trade spa (si capisce che li odio?).

 

 

Specifiche

Il modello N56JK-CN051H è l’ultimo aggiornamento della serie N56. Si tratta di una serie di portatili multimediali pensati come desktop replacement.

Lo dico subito: non è sottile come un Ultrabook, anzi, il portatile è alto 3 cm nel punto più spesso.

Ad ogni modo non è scomodo da tenere in mano ed è sorprendentemente più leggero di quello che ci si potrebbe aspettare (pesa 2,7 Kg, 400 g in più del precedente Ultrabook).

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A fronte di cotanto peso troviamo però delle specifiche di tutto rispetto:

  • CPU Core i7 4710HQ: Si tratta di un processore QuadCore in grado di arrivare fino a 3,5 Ghz in modalità Turbo Boost
  • 8 GB di RAM espandibili a 16 (cosa che ho fatto prontamente)
  • HD 1 TB (non è specificato ma penso abbia una cache SSD come il precedente modello che avevo, è semplicemente troppo rapido per essere solo un disco meccanico)
Update: Ho controllato è veloce ma non ha cache SSD. Tra il resto l’ho levato e sostituito con un SSD Patriot Blaze, trovato ad un prezzo folle (160 € per un 480 GB) a Lugano. Ora la macchina vola.
  • Masterizzatore DVD
  • Scheda grafica nVidia GTX 850M con 4 Gb di memoria dedicata
  • Scheda grafica Intel HD 4600
  • Schermo da 15,6″ FHD matte
  • Batteria da 6 celle (quasi 5 ore di autonomia in uso normale)

A tutto questo si aggiunge uno chassis in alluminio spazzolato nero (con logo Asus illuminato che fa tanto figo) per il retroschermo, in alluminio satinato per l’interno (con tastiera nera retroilluminata a tre livelli mediante led bianchi) e plastica nera per il sottoscocca.

Una nota. Attualmente ci sono 3 serie di computer sostanzialemente identici come caratteristiche, ovvero la serie N56, la serie N550 e la serie N551. La serie N56 è la più vecchia e il modello N56JK è l’ultimo aggiornamento della stessa che porta la componentistica interna al livello delle macchine più attuali (uscita in Italia a Ottobre 2014).

La serie N550 è venuta dopo ma ha avuto non pochi problemi di raffreddamento, un audio sensibilmente peggiore e alcuni problemi dovuti al surriscaldamento dello schermo (dovuto al fatto che il nuovo sistema di raffreddamento soffia aria calda verso il retro della macchina e quindi sullo schermo). La serie N551 non ha fatto altro che prendere il design della serie N550 (tra cui la tastiera in tinta con il top in aluminio – e che non è piaciuta per nulla) con le soluzioni tecniche che invece erano presenti sulla N56. In particolare hanno reintrodotto il raffreddamento sul lato sinistro, e hanno unito la qualità dell’audio del N56 con i 4 altoparlanti della serie N550 però montati sul top della tastiera e non frontali come su N550. In più hanno reintrodotto il fondo in plastica e la batteria rimuovibile come su N56.

Quindi se vi dicono che N550 e N551 sono più attuali è vero, in teoria, ma la serie N56 rimane comunque, al momento attuale e fino a che N551 non si troverà in tutti i negozi, il punto di riferimento.

Tutto è costruito in maniera perfetta e il risultato è quello di disporre di una macchina solida e che non da nessun segno di cedimento o flessione.

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A livello di I/O troviamo 4 porte USB (tutte 3.0, standing ovation, e di cui una sempre attiva anche a PC spento), un porta VGA, una HDMI, RJ-45 per la LAN, Audio Out e Microfono.

Nota: il computer carica via USB a PC spento se è presente l’alimentatore o se il livello di carica della batteria è superiore ad una soglia impostata via software. In pratica il laptop diventa un powerpack costoso ma capiente :-)

 

Si trova anche una porta piuttosto strana. Quando precedentemente ho aperto  la scatola ho trovato all’interno quello che, di primo acchito, sembrava un bicchiere marcato Asus, e che, in realtà si è rivelato un subwoofer esterno da collegare al laptop proprio mediante quella porta dedicata. Non fa urlare al miracolo ma fa il suo lavoro.

La cosa che spaventa è l’alimentatore. Ha la forma e le dimensioni di una grossa scatola di sgombri sott’olio e nello zainetto  si porta via un bel pezzo della tasca degli accessori. Ha il vantaggio che pesa poco e scalda ancora meno, nonostante abbia tentato di mettere sotto torchio il portatile in questi giorni.

Nota: occhio con gli alimentatori compatibili. Quelli che si trovano in giro sono al massimo da 90W, questo supera i 120W

 

Come va

Potrei girarci intorno ma la risposta non può che essere una. Una bomba. Al momento attuale, tranne lo spessore non certo da MacBook Air, non riesco a trovargli un difetto.

Purtroppo per ben tre ore dopo l’unboxing, ho dovuto scaricare praticamente due giga di patch a Windows 8.1, e installare alcuni programmi indispensabili, ma poi  ho provato a far partire un paio di macchine virtuali Linux con VirtualBox.

Una volta messe a schermo intero è stato davvero difficile rendersi conto di essere in un ambiente virtualizzato. Tutto funziona nel migliore dei modi e senza alcun rallentamento. Sono poi passato ad una pesante sessione di gioco con Guild Wars 2. Il mio precedente Ultrabook dopo una mezz’ora iniziava a scaldarsi parecchio, nonostante lo tenessi su un apposito ripiano che ne facilitava l’areazione.

Questo inizia a far girare le ventole (la cui presenza si avverte sempre anche se non fanno molto rumore) e a pompare fuori aria calda, ma a questo punto lo spessore della macchina si trasforma in un vantaggio in quanto le griglie di areazione sono molto più ampie e la macchina riesce a ventilare per bene. Il gioco poi, in FullHD, con tutti i dettagli al massimo, gira tra i 66 e i 100 fps. Un risultato davvero ragguardevole.

 

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Colgo l’occasione per segnalare l’audio del portatile. Nella musica forse abbiamo una eccessiva rilevanza del toni medi, anche in presenza del subwoofer, ma nella visione di film o durante le sessioni di gioco, invece è ottimo e la resa del campo sonoro è davvero la migliore che abbia avuto modo di sentire su un laptop. Si sente il lavoro fatto dagli ingegneri di Bang & Olufsen. La successiva serie N550, anche se con 4 altoparlanti non è all’altezza. Si legge in giro che invece N551 sia ancora meglio di N56.

Anche la compilazione in ambiente Linux virtualizzato viaggia spedita senza inficiare il normale lavoro sull’host.

Altra cosa da segnalare è la quasi totale mancanza di bloatware da parte di Asus. L’installazione di base è un Windows 8.1 pulito con la sola aggiunta di utility per la gestione della tastiera, dell’audio e della calibrazione del monitor. Quest’ultimo è davvero una gioia per gli occhi. Luminoso, con dei neri molto profondi, non ha brillantezza dei pannelli glossy ma è davvero un toccasana per gli occhi, specialmente se, come me, in ufficio si lavora con una finestra alle spalle.

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Per la parte di Input la tastiera a isola permette una digitazione molto rapida, anche se i tasti, ma è gusto personale, hanno forse una corsa un po’ troppo lunga e una resistenza iniziale un po’ troppo elevata.

La retroilluminazione a tre livelli aiuta non poco negli ambienti dove la luce sia bassa o soffusa. Il touchpad permette di avere gesture a due o tre dita ed è sensibile quanto basta.

 

Conclusioni

La macchina in questione è quasi un top di gamma anche se rientra più nella categoria dei Desktop Replacement piuttosto che in quella degli Ultrabook ultrasottili e con batteria infinita.

È comunque una macchina molto molto veloce che permette di districarsi senza problemi anche in caso di carichi di lavoro elevati come l’uso di VM, video editing, giochi ed altro.

Il costo di € 999.99 è commisurato alla qualità sia della costruzione sia della componentistica interna di ottimo livello. Non posso che consigliarlo. Nel caso non riusciste a trovarlo optate per un N551 con la stessa componentistica, mentre mi sento di sconsigliarvi l’N550.

Se lo volete poi trasformare in una macchina perfetta, aggiungete altri 8 Gb di RAM,sostituite il disco meccanico con un SSD e usate gli ultimi soldi per comprare un amuleto. Giusto per evitare che dobbiate mandarlo in assistenza e perderne le tracce…