La Tepco (Tokyo Electric Power Company) ha annunciato a marzo 2013 che l’impianto di Fukushima rilascia ancora acqua contaminata nel terreno e nel vicino oceano. La soluzione per bloccare queste perdite? un muro di ghiaccio enorme.

Sembrerebbe la solita bufala tanto è incredibile, ho aspettato un giorno o due per cercare di capire meglio di che stiamo parlando: non sono un esperto, ma questa idea mi pareva una follia totale fin da quando è stata annunciata lo scorso settembre.

Non ci abbiamo più pensato fino ad un paio di giorni fa, quando la Nuclear Regulation Authority ha annunciato di aver approvato i piani della Tepco per la costruzione del muro di ghiaccio a protezione dei quattro reattori di Fukushima.

I soldi ci sono, il progetto è approvato: lo faranno davvero.

Questo tipo di “contenimento” è già stato usato in passato, ma mai con queste dimensioni e soprattutto mai per progetti che dovessero durare svariate decine di anni (il tempo di disattivare e smantellare l’impianto).

We had some concerns, including the possibility that part of the ground could sink. But there were no major objections to the project during the meeting, and we concluded that TEPCO can go ahead with at least part of the project as proposed after going through further necessary procedures.

 

Quello che in pratica si preparano a fare il prossimo mese gli ingegneri della Tepco è infilare nel terreno una serie di tubi fino ad una profondità tra i 20 e i 40 metri, ad un metro di distanza uno dall’altro.

 

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A quel punto verrà pompato in ogni tubo uno speciale fluido refrigerante che, espandendosi, creerà di fatto un muro di ghiaccio in grado di impedire il passaggio dell’acqua sotterranea da e verso gli impianti al suo interno.

Il “muro” sarà lungo circa un chilometro e mezzo e circonderà completamente l’impianto.

Il “muro” così creato sarà lungo circa un chilometro e mezzo e circonderà completamente l’impianto. Costerà 300 milioni di dollari e non si conosce ancora il costo del suo mantenimento o quanto esattamente dovrà rimanere attivo.

Le incognite sono tantissime: non si sa come reagirà la struttura dell’impianto una volta circondata da questo muro, come reagirà ad eventuali terremoti o altre calamità… senza contare che c’è chi dice che il tutto rischia di sprofondare…

Cosa ne pensate di questa incredibile storia?