SELECT

Le Rane Deformi

Deformed_frog_assorted_RASY

Vi ricordate quando da ragazzini si andava a prendere le rane e gli si staccava le zampe? E poi, quando si era più grandicelli si andava ad ammazzare i gatti? E da adolescenti a bruciare i capanni? E oggi siamo i serial killer?

Bei tempi.

Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 infatti ci fu, soprattutto negli Stati Uniti, un’ondata di panico legata alla presenza di rane deformi.

Rane con più o meno zampe del normale gettarono nel panico la popolazione.

Gli animalisti in prima linea strepitarono di inquinamento, radiazioni e altre cose di cui non avevano competenze, cosa avevamo fatto noi umani a queste povere creature?

Quando il polverone passò arrivarono i biologi a cercare le risposte.

E oggi racconteremo (con un pizzico di ironia) l’incredibile storia di quelle risposte.

 

 

Rane Multizampe

Siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi si ostinano a guardare in alto, verso le stelle

OSCAR WILDE

 

La nostra storia inizia come tutte le grandi storie: da un sogno.

Per quale motivo delle rane dovrebbero generare delle zampe supplementari? La nostra storia inizia come tutte le grandi storie: da un sogno.

Il protagonista della nostra storia è un piccolo vermicello chiamato Ribeiroia Ondatrae.

Questo piccolo esserino fa parte dei Trematoda un possente gruppo di parassiti.

Il nostro protagonista vive nel fondo degli acquitrini fangosi, la sua vita è miserrima, per riprodursi infetta le gonadi delle lumache e le usa per riprodursi.

Eppure, questo vermicello ha un sogno, lui vuole volare.

Gli altri abitanti dell’acquitrino lo deridono, nessuno nato nell’acquitrino potrà mai librarsi nel cielo (a parte le larve di libellula, e quelle di zanzara e forse qualche altro migliaio di specie ma non i Trematoda!).

Nonostante questo il nostro vermetto ogni sera, quando torna a casa dopo aver infettato le gonadi delle lumache, guarda i suoi poster di aerei e scrive su Facebook gli aforismi di Wilde mentre pensa a un modo per poter volare anche lui un giorno.

Il tran tran evolutivo è estenuante ma, a un certo punto, durante la storia del mondo, il nostro eroe ha infine un’idea.

Se voglio volare, pensa, l’unica è raggiungere un uccello predatore, uno di quelli che ogni tanto vengono qui a mangiare gli animali dell’acquitrino, se riuscissi a farmi mangiare pure io finalmente potrei volare!

Solo che gli uccelli dell’acquitrino mangiano solo animali grossi, lui invece è un semplice vermetto.

Ma non si da per vinto!

Mentre l’evoluzione va avanti sterminando il 90% delle specie che man mano si affacciano sul mondo il nostro Ribeiroia finalmente individua il suo ospite: la rana!

La rana viene mangiata dagli uccelli e, cosa da non sottovalutare, la rana prima di diventare rana è un girino.

Ribeiroia ha visto tanti girini, sguazzettano felici nelle sue stesse acque, se riuscisse a parassitarne uno è probabile che, una volta diventato rana, sarà mangiato da un uccello.

E lui finalmente potrebbe librarsi nel cielo come ha sempre sognato.

Rimane però un problema, le rane non sono stupide.

Rimane però un problema, le rane non sono stupide, sono addestrate a fuggire ai predatori, inoltre non è detto che il predatore mangi proprio la rana infettata e non magari una rana sana vanificando tutti gli sforzi e costringendo Ribeiroia a una vita di miserie dentro una rana.

No way, ci va un’idea.

Come avrete capito il nostro eroe non è tipo da farsi spaventare dalle avversità e così, nelle notti insonni della storia evolutiva, vaglia una miriade di ipotesi fino a trovare quella più conforme.

Il giorno dopo esce dalle gonadi della lumaca e punta il suo bersaglio, un allegro girino che sguazzetta mangiando fango.
Si infila nel suo corpo e si posiziona nella zona lombare.
Il girino non sospetta di nulla, ha un sacco di problemi pure lui.

E li Ribeiroia inizia a darsi da fare spingendo il girino a generare più gambe.

Il girino cresce mentre zampe deformi continuano a spuntare finchè, un bel giorno, diventa una ranocchia.

 

 

Ribeiroia Frog
Una facile preda per gli uccelli predatori.

Ma ahimè, una ranocchia deforme, che salta male, si muove lenta e in maniera scoordinata (tipo dopo una serata alcolica), insomma una facile preda per gli uccelli predatori.
Infatti la sua vita si conclude abbastanza in fretta nel becco di qualche uccello dopo una misera esistenza di stenti.

E così il nostro Ribeiroia ha raggiunto il suo sogno, nello stomaco dell’uccello potrà completare il suo ciclo vitale ma, soprattutto, potrà finalmente volare anche lui…

Ed ecco spiegato il mistero delle rane deformi…

 

 

 

Rane Menomate

… se non fosse che manca metà della spiegazione.

Per quanto mi duole ammetterlo da bambino non torturavo le ranocchie staccandogli le zampe, e non perchè fossi animalista, ma perché, come la maggior parte di voi, sono nato e cresciuto in città e le rane le ho viste solo nei documentari.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

La colpa non è nemmeno dell’inquinamento, ne delle radiazioni, la colpa, se così si può dire, fa parte di un’altra torbida storia (essendo un acquitrino le storie sono tutte torbide) e i colpevoli sono… i bambini!

Avete presente quando qualcuno dice che gli squali sono evoluti pochissimo durante la storia del mondo?
Dopotutto perché evolvere se sei già una macchina assassina top di gamma tra le specie viventi?

Una cosa simile deve essere successa alle libellule.
Capaci volare fino 40 km orari (con punte a 97 km/h mi dice wiki) e capaci di volo stazionario, le libellule sono gli Apache degli acquitrini, predatori implacabili, perfette macchine di morte che attaccano in volo altri insetti forti della loro superiorità aerea, nessuno è al sicuro.

Come ci insegna Studio Aperto se sei un adulto violento devi essere stato un ragazzino violento e questo vale anche per le libellule.
Le larve di libellula infatti sono anch’essi dei predatori temibili e tra i loro bersagli ci sono, manco a dirlo, i girini.

Così nel tempo tra le due specie si è innescata una corsa agli armamenti come solo l’evoluzione sa fare.

La prima mossa fu probabilmente per le libellule che, insieme ad altri predatori attaccavano i piccoli girini, i quali a loro volta risposero nel modo più classico.

Veleno!

Vieni vieni stupida larva di libellula, assaggia la mia pelle piena di ghiandole tossiche, mi prenderò il pomeriggio libero per vederti agonizzare come un cane!

(i girini sono persone male).

Questo mise relativamente al sicuro i girini da molti predatori ma, i piccoletti, non avevano fatto i conti con l’astuzia delle libellule.

Ehi! Ehi! Che diavolo combini, ehi! Perchè mi trovo a testa in giù? AHHHH OH MIO DIO MI STA STACCANDO UNA GAMBA!! AHHH AHHH!

Ebbene si le larve di libellula hanno imparato nel tempo ad attaccare i girini e mangiargli le piccole zampe che iniziano a formarsi le quali non sono protette dalle ghiandole tossiche.

La cosa divertente è che i girini spesso sopravvivono all’attacco e se la nuotano via meditando vendetta  mentre la larva di libellula finisce di mangiarsi la loro zampa.

Ma allora perché la fuori non è pieno di rane senza zampe?

Perché i girini hanno elaborato una contromossa.

Maledetta libellula, speri di avermi sconfitto eh? Ma non è finita qui! Per il potere delle alghette! Gnam gnam gnam, moar alghette, gnam gnam gnam. Strategia evolutiva, a me! Nhnnnhnnnnn, nhnnnnhnn

POP

Ah ha! Nuove zampe bitches! Tornerò, ma quando tornerò sarò una rana e ti farò il culo! Mia mamma se ne mangiava venti al giorno delle vostre mamme, perdenti!

I girini infatti hanno sviluppato nella loro storia la capacità di rigenerare gli arti perduti e uscire dalla loro pericolosa infanzia come adulti perfettamente formati.

Purtroppo però questa capacità è tanto più presente quanto più il girino è giovane.
Quando ormai il suo ciclo da girino sta per concludersi perdono la loro abilità di rigenerazione e quindi, se fossero attaccati in quel momento, sarebbero incapaci di rigenerare le zampe perdute, diventando di fatto adulti aventi diritto alla pensione di invalidità.

 

 

 

Conclusioni

Quando ho iniziato ad approfondire questa storia e a scoprirne i fantastici retroscena le mie considerazioni sono state le seguenti.

  1. Se mai incontrerò dal vivo una rana con un numero normale di zampe andrò a stringerle la mano, se lo merita, se lo merita davvero.
  2. Cosa succederebbe se un girino infettato da un Ribeiroia fosse attaccato da larve di libellula? Alla fine potrebbe uscirne un adulto sano? Perché libellule non aprono centri chirurgici per girini infetti? Sciocche libellule.
  3. Ma se una principessa delle favole baciasse una rana infetta da un Ribeiroia verrebbe fuori un principe con gambe multiple? Creepy! Se qualcuno ci scrive un racconto glielo acquisto subito!
  4. Quattro

Ma soprattutto mi ha ricordato quanto sia bello il mondo la fuori, perché in natura esistono cose davvero fantastiche, storie che meritano di essere conosciute e che superano ogni immaginazione.

E anche che, se l’evoluzione uccide circa il 90% delle specie che ci provano, chissà in passato quante altre bellissime strategie evolutive si sono affacciate sul mondo, strategie probabilmente ancora più assurde che forse non conosceremo mai.

So long ranocchie, avete guadagnato la mia stima.

 

 

Il Monte Everest
Il Monte Everest
I Krampus
I Krampus
Miss Liberty
Miss Liberty
Il Viaggio Inaspettato di Denis Medri
Il Viaggio Inaspettato di Denis Medri
15 libri da leggere ad Halloween
15 libri da leggere ad Halloween
La vera storia di Halloween
La vera storia di Halloween
Le isole di ieri e di domani
Le isole di ieri e di domani