L’emergenza per l’epidemia di Ebola ha davvero fatto danni sul web italiano: nelle ultime settimane la disinformazione l’ha fatta da padrone, al punto che mi sono trovato a scrivere in pochi giorni svariati articoli in merito, tutti per smentire altrettanti pezzi disinformativi.
È pessimo come la disinformazione possa dilagare online, come una sciocchezza faccia in pochi giorni il giro del web, e invece cose serie vengano lette da pochissimi utenti.
Credo quindi di fare cosa importante nel condividere con voi tutto quel che abbiamo scritto su Ebola finora.
Il primo ad avventurarsi nelle acque infestate dell’epidemia era stato il buon Drugo, con un articolo che cercava di spiegare fin da subito il perché gli allarmismi che sarebbero arrivati erano da non ascoltare:
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Forse non tutti sanno che, negli ultimi mesi in Guinea s’è manifestata un epidemia di Ebola. Epidemia è una parola un po’ grossa, forse è meglio focolaio.
Fatto sta che, in circa due mesi, sono morte più di 50 persone, e sembra che nuovi infetti siano stati registrati anche in Sierra Leone. Una brutta situazione, l’ebola è una brutta bestia, ma sembra che le istituzioni sanitarie stiano riuscendo a contenerla.
L’ebola, come già detto prima, è un virus bastardo assai. Alcuni ceppi, hanno una mortalità del 90%, e la morte sopraggiunge, mediamente, dopo 1/2 settimane dall’insorgenza dei sintomi.
Ma, diciamo, l’ebola è un virus che va di fretta. Il periodo di incubazione può variare fra i 2 e i 21 giorni, ma di norma varia tra i 5 e i 10 giorni.
Ciò vuol dire che, nel migliore dei casi, dal momento in cui si contrae il virus al momento in cui si schiatta possono passare al massimo 5 settimane.
È questo che rende difficile il diffondersi delle epidemie d’ebola: colpisce subito e uccide la vittima in breve tempo.
Ciò rende molto più facile contenere i focolai, sempre che vengano rispettate le norme igieniche. Inoltre, il virus si trasmette solo per contatto con fluidi corporei infetti o per contatto con le membrane mucose.
Sembra trasmettersi per via aerea solo tra le scimmie, finora gli studi confermano che l’uomo è sensibile solamente ai metodi di trasmissione sopracitati.
In pratica, è estremamente difficile che un’epidemia d’ebola possa verificarsi in Italia, o in Europa. Il possibile portatore infetto verrebbe individuato quasi istantaneamente, ed isolarlo per evitare il diffondersi del contagio sarebbe più che facile.
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Poi sono arrivati primi veri allarmismi, che parlavano di gente infetta lungo il percorso dei migranti… e ho scritto io un primo articolo che spiegava che:
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L’organizzazione mondiale della sanità ha previsto che l’epidemia possa durare dai 2 ai 4 mesi.
La cosa (per ora) buona è che è stato possibile tracciare una lista di tutti coloro che sono stati in contatto con gli infettati, e si è notato che il contagio si è diffuso finora seguendo uno schema conosciuto, ed è su questo che conta l’OMS per cercare di contenere il numero delle vittime il più possibile.
In Europa per ora non ci sono stati allarmi di alcun tipo in merito.
Circolano notizie di uso di termometri digitali per controllare le temperature dei passeggeri che transitano, ma al momento non ho trovato nulla di confermato.
Sicuramente gli aeroporti che hanno voli provenienti dai paesi interessati saranno (come già detto) sull’allerta.
Se siete habitué degli aeroporti e viaggiate molto gli unici suggerimenti sono di evitare il contatto con sconosciuti, credo sia ovvio dire anche di evitare di entrare in contatto con vomito e fluidi corporei di sconosciuti…
E l’ultimo aggiornamento del Ministero è questo!
Ma niente, i professionisti della disinformazione non ne avevano abbastanza, ed ecco che nell’ultima settimana si sono avuti i primi falsi infetti sul suolo italiano, ripeto, falsi!
A Pisa e Lampedusa secondo le ultime indiscrezioni.
SI tratta di notizie fittizie, fatte per attirare gente perplessa e preoccupata, fatti apposta per fomentare rabbia, xenofobia, paura, preoccupazione…ma senza alcun fondamento, difatti perché possano arrivare infetti in Italia devono seguire un percorso… e un malato di ebola man mano che prosegue lascia tracce, altri infetti, altri casi…
Quella qui sopra è la lunga strada che un clandestino deve fare per poter arrivare ad uno dei barconi che arrivano in Italia, strada che, illegalmente, lo costringe ad attraversare molti stati, eludendone i controlli, cercando vie alternative. Che spesso lo costringe a viaggiare stipato insieme ad altri suoi compagni di sventura, che non credo sarebbero così contenti del contatto con un febbricitante.
Ma di casi lungo queste tratte non ce ne sono stati, gli unici casi extra Guinea sono stati in Sierra Leone e Liberia, A SUD della Guinea.
Questo è l’ultimo aggiornamento sull’avanzamento dell’epidemia, che sembra essersi fermata.
In compenso è di poche ore fa la notizia che gli studi abbiano portato ad identificare che si sia trattato di un ceppo indigeno del virus,e che non sia arrivato dall’Africa Centrale ma sia della Guinea o paesi limitrofi. Sempre Reuters ha pubblicato un comunicato in merito.
Spero davvero di esser stato il più chiaro possibile, un po’ ammetto di non poterne più di questa dannata epidemia e di tutta la disinformazione inutile che se ne sta facendo sopra.
La prossima volta spero di tornare a parlare di ufo e auto ad aria compressa!!11!