Nel week end dal 7 al 9 marzo si è svolta la nona edizione del Mantova Comics & Games, la rassegna fumettistica organizzata per l’appunto in quel di Mantova che accoglie un bel po’ di eventi con ospiti di tutto rispetto.
Per il terzo anno consecutivo è arrivato anche il mitico Alessandro “DocManhattan” Apreda, celebre blogger che anziché giungere nella consueta veste di moderatore, per il 2014 arriva in qualità di autore presentando il suo primo libro (fatta eccezione per i due precedenti e-pub, scaricabili gratuitamente dal suo sito) dall’evocativo titolo “Per il Potere di Grayskull – meraviglie e mostruosità degli anni 80“.
Day 1 – L’incontro col DocManhattan
Il primo giorno, appena entrato nel capannone della fiera, ho incrociato Alessandro allo stand della Limited Books, la casa editrice a cui si è affidato per la pubblicazione del suo libro e, consegnatogli un pacchetto di Fonzies Choco (NdItomi: gli Stronzies!) come presente di accoglienza, ho avuto il piacere di scambiare due chiacchere realizzando la mini intervista che segue.
Per il terzo anno consecutivo arrivi come ospite della rassegna Mantova Comics & Games, quest’anno giungi in qualità di autore con “Per il potere di Grayskull, meraviglie e mostruosità degli anni 80” il tuo primo libro. Parlaci un po’ di questa novità.
DOC – Questo libro è un po’ come tutti i miei post: un insieme di ricordi, di esperienze di gioventù bruciata calabrese e di tante risate e figuracce accumulate nel corso degli anni.
Dentro c’è davvero di tutto, il Commodore, i giocattoli, lo sport dei cartoni giapponesi (che ognuno ha poi tentato di imitare nei campetti di calcio delle scuole medie) ma soprattutto c’è un periodo storico raccontato attraverso situazioni, prodotti e linguaggio tipico dell’epoca come peraltro annunciato dai terribili Super Santos raffigurati sulla copertina con grafica pop art in stile Warhol.
Senza voler anticipare troppo sul contenuto posso dire che verrà apprezzato dai nati di una certa decade che da quel che posso leggere sono assidui frequentatori dell’Antro.
A proposito dell’Antro Atomico, il tuo blog, ripensando a quando hai iniziato ti saresti mai aspettato un successo simile?
DOC – Sinceramente no, il blog è nato come qualcosa di assolutamente personale, una raccolta dei miei pensieri che bene o male ho deciso di condividere su internet o meglio “sull’internet”.
Differentemente dal mio lavoro, dove devo assolutamente curare la forma nel minimo dettaglio, sul blog mi sono sempre lasciato andare a ruota libera ed è per questo che non mi preoccupo troppo se utilizzo termini come fantascienzo, precisino della fungia, o tanti altri, perché mi appartengono, appartengono al mio modo di pensare che esprimo direttamente senza troppe remore.
Oggi il blog ha superato ogni aspettativa di visualizzazione ed è davvero bellissimo vedere giorno dopo giorno l’affetto che quelli che mi piace definire “amici” mi dimostrano con i loro commenti, utilizzando questo strano modo di parlare.
Gestire un simile numero di visualizzazioni non deve essere semplice.
DOC – In realtà la cosa più difficile è dover far fronte alle differenze di opinioni. Su internet puoi trovare chiunque e alle volte il semplice fatto di aver visto un film che non ti è piaciuto – Robocop 2014 – ed aver espresso il tuo parere può davvero scatenare un putiferio di flame e di commenti che quando sfociano sulla polemica rovinano lo spirito del blog.
I flame dovrebbero essere all’ordine del giorno per un social blog.
DOC – Si, ma non fa mai piacere scatenare discussioni negative. La gente che mi legge dovrebbe capire che se ho visto qualcosa che non mi è piaciuto – Robocop 2014 – non voglio imporre il mio pensiero ma semplicemente esprimerlo e condividerlo.
Parli di pensieri e di opinioni, ma ormai chi ti segue è abituato a dei veri e propri appuntamenti fissi che spaziano dalle pubblicità fuorvianti ai sondaggioni del sabato sera. Il tuo blog sembra organizzato in maniera precisa.
DOC – Mi fa davvero piacere sentire queste parole perché in realtà i post dell’Antro sono dettati dal caso. Fatta eccezione per le recensioni dei i telefilm che bene o male sono legati alla trasmissione e seguono dei ritmi prestabiliti, tutti gli altri articoli vengono pubblicati a seconda di quel che ho deciso di scrivere al mattino.
Solitamente mi alzo molto presto e anche se magari già da un paio di giorni ho deciso cosa scrivere, mi ritrovo poi a parlare di altro accantonando le idee per il futuro.
Cerco comunque di portare avanti tutto quello che ho iniziato tanto è vero che continuo a recensire telefilm che ormai fanno schifo ma che guardo lo stesso perché ormai avevo iniziato a parlarne sul blog!
Le fiere di fumetto sono sempre un grande spunto per i tuoi post futuri, andrai a caccia di materiale qui a Mantova?
Certamente, oltre a qualche vecchia rivista o fumetto, da cui attingere per rinfoltire il settore delle pubblicità fuorvianti, ho visto anche dei bei giochi vintaggi come i mezzi di Big Jim che per me rimane uno dei giocattoli più schifosi di sempre ma che vantava un parco veicoli davvero fantastico.
Big Jim era da avere solo per le moto o la jeep ma per il resto faceva cacare e con questa dichiarazione mi preparo a scatenare l‘ennesima polemica intanto che vado a presentare il libro qui a Mantova.
Parlare con il Doc è stato davvero interessante perché Alessandro è una persomna disponibile con tanta voglia di comunicare e soprattutto di divertire.
Un ragazzo che se ti intravede dal palco da cui sta presentano l’incontro con uno degli ospiti della rassegna ti strizza l’occhio e ti fa un sorriso nonostante ti abbia conosciuto solo il giorno prima e che scopri con enorme piacere che ha letto ognuno dei commenti lasciati sul suo blog.
Lasciato il Doc mi sono fatto un primo giro per la fiera approfittando del fatto che ancora non era arrivata l’onda di ressa.
Fatto un salto dai ragazzi del Gundam Italian Club e ammirati gli splendidi modellini esposti ho visitato la sezione dedicata al retrogaming alla ricerca di qualche pe(e)rla da collezione prima di tornare velocemente in ufficio e terminare la giornata lavorativa.
Day 2 – Il Cosplay contest
Il sabato, c’era da aspettarselo, la fiera ha richiamato molta più gente, complice anche il fatto che alle 15:30 era in programma la consueta gara di Cosplay.
Già dalle 8:30 la fila alla bilglietteria era notevole e fra i ragazzi in costume spiccava un singolare signore in abito scuro, scarpetta marrone e ventiquattrore che proprio non ho capito se stesse interpretando qualche personaggio o fosse lui stesso un personaggio.
In approfondimento una gallery con alcuni scatti dei cosplayers
Date un’occhiata anche a:
- Mantova Comics Cosplay 2014 (leganerd.com)
Nuovamente entrato nel padiglione la ressa era ancora tutta per il Doc che, con indosso la maglia dell’Antro F.C., si stava dedicando alla firma delle copie del suo libro.
Salutato nuovamente Apreda mi sono buttato a capofitto sugli stand Panini, Star Comics e Bonelli per vedere le ultime novità prossime alla pubblicazione.
Chiaramente in giro per la fiera c’erano gruppi di ragazzi conciati a festa Che hanno strappato sorrisi e grande stupore a chi come il sottoscritto non ha più l’età per travestirsi!
Il migliore a mio parere un bambino che forse avrà avuto 7/8 anni a cui il padre aveva realizzato un fantastico costume di Optimus Prime in cartone in grado di trasformarsi in veicolo.
Day 3 – gli acquisti
Potendo approfittare di ben tre giorni per visitare la fiera, la giornata di domenica è stata dedicata per lo più agli acquisti debitamente selezionati durante le visite precedenti.
Nonostante sia un evento molto ridotto rispetto a Lucca Comics o ad altre fiere italiane, il MN C&G offre un bel po’ di scelta a chi cerca fumetti, modellini, accessori per cosplay ma anche giochi vintage, GDR.
Quest’anno, oltre all’arena per le lotte medievali ed il ring per il wrestling c’era anche un tendine dove con un’offerta a piacere era possibile provare il softair.
Fortunatamente anche il clima mantovano è stato soggetto all’ondata di caldo che ha avvolto più o meno tutto il settentrione durante il week end dal 7 al 9 marzo e questo ha permesso sia di sfoggiare i costumi più succinti che dedicarsi alle attività all’aperto organizzate per l’evento.
Riempite un paio di borse con pubblicazioni e action figures varie, e acquistata l’ennesima t-shit che metterà inserio imbarazzo mia moglie davanti agli amici, si è conclusa anche questa edizione.
Il libro
Come già scritto sono andato al MN C&G prevalentemente per intervistare il DocManhattan e acquistare il suo libro.
Per il potere di Grayskull si legge in un lampo, non tanto per le 128 pagine che lo compongono quanto piuttosto per l’immediatezza del linguaggio con cui è costruito.
Un libro che capitolo per capitolo attraversa una decade ben precisa, gli anni 80, descrivendola attraverso i film. I telefilm e gli oggetti che in quel decennio ci hanno fatto divertire e sognare.
Un amarcord ironico, nostalgico e tremendamente divertente in cui si respira tutta la geniale comicità di Apreda fatta di descrizioni tragicomiche mai banali, nonostante i tanti temi siano già trattati sul suo Antro Atomico.
Per chi come il sottoscritto gli anni 80 li ha vissuti con innocenza, questo libro farà tornare alla mente tanti ricordi ormai persi, dalla tecnica di riavvolgimento manuale delle audio cassette (espediente per risparmiare le pile del walkman) alle sfide in sala giochi, senza dimenticare i terribili tempi di caricamento del Commodore 64.
Certi ricordi sono fatti per commuovere, ma l’ironico linguaggio di Apreda riesce sempre a evidenziare il lato divertente di ogni cosa senza mai scadere nel volgare e alla fine tornano in mente proprio le sensazioni di quel periodo, definiti come una realtà alternativa dove tutto era sbrilluccicoso e in cui poco importava se si andava l cinema per vedere Mazinga e poi ci rifilavano un’enciclopedia, perché l’autore ci fa capire come da allora siano ormai passati trent’anni… e son trent’anni che li si rimpiange nonostante tutto!