Martedì 10 dicembre si è svolto un importante appuntamento dal titolo “Incontro su scienza, innovazione e salute”, promosso dai senatori Elena Cattaneo e Emilia De Biasi.
La prima volta non si scorda mai
“È priorità della politica avvicinare la comunità scientifica all’esercizio del potere pubblico per costruire insieme le politiche del futuro”
Con queste parole Pietro Grasso, presidente del Senato della Repubblica, ha aperto l’incontro, unico nella storia della nostra Nazione: un gruppo di scienziati provenienti da diverse discipline ha raccontato nei dettagli le ricerche di cui si stanno occupando davanti ai senatori di Palazzo Madama.
In particolare erano presenti i Presidenti di Camera e Senato, alcuni parlamentari e l’intera Commissione Sanità.
Potrà sembrare curioso il fatto che incontri di questo tipo siano frequenti in altri paesi europei, ma sappiamo che c’è sempre una prima volta, anche per il nostro Paese.
L’inaugurazione di un dialogo
L’idea dei promotori di questo incontro era proprio quella di far entrare gli scienziati direttamente nelle istituzioni, al fine di aprire così un dialogo tra scienza e politica, in un momento sicuramente critico e delicatissimo, basti pensare ad alcuni argomenti caldi come OGM, staminali, sperimentazione animale, etc.
Trovo particolarmente sensate le parole del Presidente del Senato quando afferma che è necessario “coltivare un pensiero strategico“, inteso come sostegno alla ricerca scientifica, il quale indubbiamente si riflette poi come sostegno all’intera collettività.
I protagonisti
Tra gli scienziati protagonisti di questo incontro è possibile segnalare alcuni nomi di spessore nella ricerca biomedica italiana: Giuseppe Remuzzi dell’Istituto Mario Negri di Bergamo, Elisabetta Dejana dell’università degli Studi di Milano, Francesco Cucca dell’Università di Sassari, Bruno dalla Piccola dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma e Alessandro Bertani dell’Ismett di Palermo.
A rappresentare i fisici, Luciano Maiani della Sapienza di Roma e Roberto Cingolani dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova.
Alcuni giornalisti hanno fatto notare che è mancato qualche esponente che affrontasse i temi della ricerca in ambito ambientale, ma sono stati lasciati spazi all’economia della ricerca, alle scienze giuridiche e alla filosofia.
Aspettative per il futuro
Visto il successo di questo incontro, non possiamo far altro che sperare che sia solo il primo di una lunga serie.
A mio avviso, è fuori discussione l’utilità e i benefici che la ricerca scientifica, soprattutto quella di base, possano dare alla comunità al giorno d’oggi, e in un momento delicato come quello che stiamo attraversando ora, sia economicamente che politicamente incerto, trovo estramamente sensato un incontro di questo tipo.