Oggi sono di nuovo qui per presentarvi un’altra noiosa analisi economica. La mia curiosità è nata dai vari articoli sui Lego che si succedono su :ln:
Ahimè non sono ancora entrato nella seconda giovinezza dei Lego, ma mi riprometto di farlo.
Una cosa in comune che ho visto nei commenti è stata:
Belli i Lego, però costano davvero tanto :sad:
E non posso che confermare. Però poi mi sono detto “Sarà davvero così?”.
Che cosa è successo ai buon vecchi Lego che ci facevano sognare da bambini?
Bhè qualcuno l’ha scoperto, ha pubblicato una dettagliata analisi che vi riporto (al solito formattata, riassunta, tradotta e con spiegazioni di eventuali parti non intuitive).
What happened with Legos? They used to be simple. Oh come on, I know you know what I’m talking about. Legos were simple. Something happened out here while I was inside. Harry Potter Legos, Star Wars Legos, complicated kits, tiny little blocks. I mean I’m not saying it’s bad, I just wanna know what happened.
Voglio saperlo pure io.
Il Trend Storico dei Lego
Nota: tutti i dati si rifanno al mercato US.
L’autore inizia giustamente con il dire che i Lego sono degli ottimi manufatti, benchè costosi.
LEGO® sets are not cheap toys. They are made to the highest standards and have the price to go along with it. However, in the past couple decades it seems that the price of LEGO sets has become outrageous. […]This is a children’s toy, right?
(e qui mi ritrovo il mio pensiero e quello letto in diversi commenti – non siamo soli).
Passiamo alle modalità di indagine.
L’autore specifica quattro condizioni che i set utilizzati nell’indagine devono rispettare.
1) La prima regola dell’analisi sui Lego è che nessuno parla dell’analisi sui Lego
2) Il set deve avere un prezzo e tale prezzo deve essere disponibile nelle liste della Lego
3) Il set deve contenere almeno 25 pezzi
4) Quattro
Si bhe in realtà sono solo 2.
In ogni caso il limite di pezzi a 25 è un valore arbitrario, scelto perché set troppo piccoli risentono del fatto che il grosso del valore va nel packaging e nel marketing piuttosto che nei pezzi di Lego.
Ecco due bei grafici, uno totale e uno sul periodo che ci interessa, ossia dal 1980 in poi, il prezzo è per pezzo, ossia il valore del singolo mattoncino (mattoncino è generico, si considera qualunque elemento singolo Lego)
Così a una prima occhiata sembra che ci siamo sempre sbagliati!
Il prezzo dei Lego sta scendendo!
Il prezzo nominale dei Lego sembra mantenersi abbastanza stabile intorno ai 10 cent per pezzo e anche il prezzo reale tende a questo valore.
Quindi perchè pensiamo che il prezzo sia salito? Ma soprattutto, quanto costano veramente i Lego?
NOTA non ho idea a cosa sia dovuto il 1985. Un venerdì nero per i Lego? Il crollo della Lego? Un undici settembre Lego? Una bolla Lego? Ci sono molte cose che io non so nemmeno l’economia può spiegare.
Quanto Costa un Lego
Preparate i fazzoletti, stiamo per fare un lungo viaggio nel passato, tra i modelli Lego che hanno fatto la nostra infanzia, aspettatevi nostalgia canalis e lacrime napulitante (cit.)
Iniziamo dai set pirateschi (ahrr!)
Year | Name | Retail Price | Pieces | Price Per piece |
1989 | 6274-1 Carribean Clipper | $54.00 | 378 | 14.29 ₵ |
1989 | 6285-1 Black Seas Barracuda | 110 | 909 | 12.10 |
1992 | 6271-1 Imperial Flagship | 50 | 317 | 15.77 |
1993 | 6286-1 Skull’s Eye Schooner | 126.50 | 912 | 13.87 |
1993 | 6268-1 Renegade Runner | 39.75 | 178 | 22.33 |
1996 | 6280-1 Armada Flagship | 50 | 284 | 17.61 |
1996 | 6289-1 Red Beard Runner | 99 | 703 | 14.08 |
1997 | 6250-1 Cross Bone Clipper | 33 | 154 | 21.43 |
2001 | 6291-1 Armada Flagship | 50 | 280 | 17.86 |
2001 | 6290-1 Red Beard Runner (Re-release) | 100 | 698 | 14.33 |
2002 | 10040-1 Black Seas Barracuda (Re-release) | 90 | 906 | 9.93 |
2009 | 6243-1 Brickbeard’s Bounty | 99.99 | 592 | 16.89 |
2010 | 10210-1 Imperial Flagship | 179.99 | 1664 | 10.82 |
2011 | 4195-1 Queen Anne’s Revenge | 119.99 | 1094 | 10.97 |
2011 | 4184-1 The Black Pearl | 99.99 | 804 | 12.45 |
Che ostalgia, pomeriggi passati a tirarsi bordate con i cannoncini a molla, duelli con le sciabole e colpi di moschetto.
Quale nerd non lo ha fatto? E i più nerd di noi avranno anche sviluppato un sistema di dadi per gestire le mischie degli omini gialli (primi timidi approcci al gdr).
Appena ci siamo asciugati la lacrimuccia concentriamoci sui numeri.
Il ppm (prezzo per mattoncino) non sembra seguire un trend di crescita, la media pesata è anzi 13.19 cents per pezzo, i prezzi si sono mantenuti più o meno stabili (e contate che intanto l’inflazione è salita per questo vi dicevo che il prezzo dei Lego è sceso).
Ma cerchiamo altri dati (in realtà non sarebbe necessario ma credo che l’autore, come il sottoscritto, ami rivangare tra i modellini Lego).
Vediamo un po’ i castelli!
Scusate mi è entrata una pagnottella nell’occhio.
Guardiamo i numeri, di nuovo non c’è un trend di crescita anzi, a fronte di una media pesata di 10.56 diversi set sono addirittura economici.
Anzi, diamo un’occhiata al grafico dei prezzi, tagliamo via il 1980 e concentriamoci sul 1990 e dati successivi
Che dire, i prezzi scendono per 15 anni di seguito per poi stabilizzarsi intorno al 2006.
Ma allora, che cosa è andato storto?
Costi, Grandezza e Licenze
Fino ad adesso ci siamo concentrati sul prezzo dei pezzi, ma magari i set hanno subito una crescita di costo.
E come è possibile visto che i pezzi singoli hanno perso valore o sono rimasti stabili? Direte voi. Bhe attraverso la crescita del numero di pezzi of course!
C’è solo un modo per spiegare come mai quei bellissimi mattoncini sono diventati così costosi, ce ne vendono di più!
Vero a metà.
Questo grafico mostra la media di pezzi contenuti nei set Lego per anno.
In effetti un incremento quantitativo c’è stato.
I set Lego sono diventati più grandi, più complessi e, diciamocelo, più belli.
Ma questa è solo metà dell’informazione, l’altra metà è che i set dei Lego sono diventati tanti.
Questo grafico mostra le release dei set Lego per anno.
Qui la differenza che si vede è netta, la Lego ha iniziato a rilasciare carrellate di set.
Perché per ogni Perla Nera ci sono decine di scialuppe.
Questa mossa può sembrare una mera rincorsa al guadagno (e infatti lo è) ma permette di avere Lego “per tutte le tasche”.
Non tutti possiamo comprare il castello del cavaliere nero, ma magari il carro del drago si (parlo per esperienza diretta :sad:).
Quindi in realtà il prezzo medio dei set si mantiene basso (qui la media per quanto pesata ha un valore relativo, prendetela con le pinze).
Il valore è già aggiustato rispetto all’inflazione.
Licenze
C’è da dire che molti dei set più costosi vengono da film, e per fare un set basato su un film tocca sganciare il grano per le licenze.
Ci si potrebbe quindi aspettare che il prezzo dei set sotto licenza sia maggiore e, visto che i set più belli sono spesso quelli tratti da film, potrebbe essere la spiegazione del perché i Lego costino tanto (ai nostri occhi).
Sorpresa, non è così.
Anzi i set licensed spesso costano meno (sempre rapportato al numero di pezzi), se mai sono i set con più pezzi.
Conclusione
Ma allora perché il prezzo dei Lego è salito?
Bhe l’amara verità è che il prezzo dei Lego non è salito, siamo noi che siamo diventati grandi.
LEGO is not a cheap toy and has never been.
Ebbene si cari nerd, i Lego non sono mai stati a buon mercato. Si tratta solo di percezione.
Quando eravamo più ragazzi i Lego ce li regalavano i genitori e nessuno di noi si chiedeva quanto costassero. Oggi che ce li andiamo a comprare ce ne rendiamo conto e ci sembra tanto, l’amara verità è tutta qui.
Oggi lavoriamo e conosciamo il valore dei soldi (tranne i signoraggisti e i grillini :troll:) e spendere più di cento euro in Lego ci sembra tanto, ma la verità è che i nostri genitori spendevano altrettanto, solo noi non lo percepivamo.
Inoltre i ragazzini che giocavano con i Lego oggi sono adulti che giocano con i Lego e la Lego lo sa e quindi prepara dei set adatti a loro.
La morte nera non è per tuo figlio, è per te, e tu sei un adulto (o supposto tale) e vuoi un set completo, ben fatto e complesso, un set così ha tanti mattoncini e quindi costa di più.
La Lego produce e vende mattoncini fin da prima che noi nascessimo, e costruisce dei set spettacolari permettendo a persone dotate di fantasia di fare capolavori che io metto tranquillamente sullo stesso piano delle opere d’arte.
La Lego è un’azienda che punta al profitto, è vero, ma è un’azienda che ci ha preso per mano quando eravamo bambini e che oggi, a 20 o 30 anni di distanza, è ancora li, a pensare al piccolo nerd che è dentro di noi che vuole montare un’astronave, ma anche a pensare al grande nerd che siamo diventati e a cercare di soddisfare i nostri nuovi desideri.
E lo fa.
Anno dopo anno, con la qualità che la contraddistingue.
Quindi cara Lego: grazie.
Vi lascio con la conclusione dell’autore.
[…]When we are younger, we do not fully understand how money works. We do not realize that a large LEGO set can require hours of work to earn. We only know what we want. I would wager that it isn’t until our first jobs that we can fully appreciate the value of money. We all wanted the large sets as kids and we didn’t realize how hard our parents had to work for them. […]
Next time you are out buying a LEGO set for a loved one or for yourself, take a second to thank everyone who ever bought one for you as a gift.
Qui c’è l’analisi originale con diversi link dai quali l’autore ha preso informazioni:
- What Happened with LEGO (therealityprose.wordpress.com)