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[b]Haruki Murakami[/b] è uno di quegli autori che mi ha sempre affascinato, molte sue opere le ritengo quasi dei capolavori: Dace Dace Dace, L’uccello che girava le viti del mondo, kafka sulla spiaggia, ecc… per questo mi sono immerso nella lettura di questo libro con grandi aspettative.
Senza alcun dubbio è un libro che mi ha dato da pensare, sia nel bene, che nel male.
In questo libro Haruki decide di lasciare da parte lo stile onirico che ha caratterizzato i suoi romanzi; la trama è molto più limpida e diretta, ma anche in questo libro ritroviamo una descrizione minuziosa delle ambientazioni, dei personaggi, delle loro azioni e delle loro sensazioni.
La storia parla del percorso di vita di Tōru Watanabe, un ragazzo che durante questo percorso si trova davanti ad un duplice amore e quindi a una scelta, tra Naoko, una bellissima ragazza con forti problemi psicologici, e Midori, eccentrica ragazza conosciuta all’università.
Watanabe si troverà a dover affrontare la solitudine, la morte di persone care e la necessità di diventare adulti.
La storia affronta temi importanti, che ogni ragazzo prima o poi deve affrontare, e li affronta anche abbastanza bene: Si intuisce che questo romanzo è molto intimo per l’autore e la storia di conseguenza cattura l’attenzione del lettore.
Il grosso problema di questo libro per me sta nella parte erotica, spesso usata a sproposito: Molte situazioni perdono così di credibilità e sembrano forzate.
[spoiler]
Esempio per chi l’ha letto:
1 – Reiko descrive il rapporto sessuale avuto con una ragazzina di 12 anni, che la porta a un grosso crollo emotivo psicologico, la scena descritta da Reiko è descritta nei minimi dettagli, però la stessa Reiko dice che si trova in imbarazzo a parlare di sesso e che molto raramente ne parla.
Se Reiko è molto pudica e riservata in campo sessuale che bisogno ha di descrivere dettagliatamente il rapporto sessuale avuto con la ragazzina?
Il fatto poi di Reiko molestata da una ragazzina di 12 anni, che racconta ai genitori di essere stata lei ad essere stata violentata da Reiko stessa, mi sembra veramente forzata.
2 – Quando Reiko descrive l’ultima notte di Naoko prima del suo suicidio.
Reiko racconta che Naoko era cosi sudata che aveva pure le mutandine bagnate e che per questo gliele toglie, poi specifica a Watenabe di non pensare male perchè lei era abbituata a vederla nuda e che facevano pure il bagno insieme come sorelle.
cosa centrano questi particolari col fatto che si stava per suicidare, perchè Reiko avrebbe dovuto specificarlo?
(Ricordiamoci che sessualmente era molto riservata) a noi lettori serve a qualcosa sapere che Naoko aveva le mutandine sudate e che Reiko gliele ha tolte non per scopi sessuali?
Trovo questo particolare veramente fine a se stesso.
3 – Watenabe che fa sesso con Reiko mi sembra una scelta forzata e anchessa fine a se stessa.
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Personalmente sono favorevole alla descrizione di scene sessuali, anche nei minimi dettagli, però solo se sono contestualizzate e servono ad aggiungere significato alla situazione.
Un’altra cosa che mi ha lasciato un po titubante è lo stile di scrittura scelto nel finale, che si rifà allo stile da lui sempre utilizzato e che lo caratterizza… che però in questo libro non è mai stato utilizzato.
In qualsiasi caso penso che sia un libro da leggere, fatto bene, molto intimo e con dei contenuti molto stimolanti.
Per approfondire:
– Norwegian Wood (wikipedia.it)
– Haruki Murakami (wikipedia.it)
– Norwegian Wood (komixjam.it)
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– Norwegian wood. Tokyo blues (Brossura) Haruki Murakami (Autore), G. Amitrano (Traduttore)