L’esercito di terracotta di Xi’an
La storia moderna di questa scoperta comincia nel 1974, quando un contadino cinese, durante alcuni lavori di scavo nei pressi di Xi’an riporta alla luce alcune fosse contenenti uomini armati, cavalli, servitori, carri, mandarini e concubine, tutti quanti di terracotta.
Il proseguire degli scavi ne porta alla luce più di 6.000, di altezza compresa tra 1,75 e 1,95 (e quindi mediamente più alti delle raffigurazioni abituali dell’impero cinese). Si tratta dell’imponente mausoleo dell’imperatore Qin Shi Huang.
Chi era costui?
Non si può parlare dell’Esercito di Xi’An senza menzionare Qin Shi Huang, il primo Imperatore della Cina. Di seguito un estratto della sua biografia che ci porta al tema principale:
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Zhèng ascese al trono nel 247 a.C., ma aveva solo dodici anni e mezzo, perciò fu affiancato da un reggente, dalla cui custodia riuscì a liberarsi solo nel 238 a.C. con un colpo di stato. Una volta assunto il controllo dello stato di Qin mosse le sue armate contro lo stato di Han, sul quale ebbe la meglio nel 230 a.C.; seguirono Wei (225 a.C.), Chu (223 a.C.), Zhao e Yan (222 a.C.), e infine Qi (221 a.C.).
Nel 221 a.C., governando ormai l’intero territorio cinese, e desiderando di distinguere la sua posizione da quella di semplice re di Qin, forgiò per sé il titolo di huangdi (皇帝sempl. letteralmente “”augusto sovrano””), unendo i caratteri che indicavano i Tre Augusti e Cinque Imperatori, sovrani mitologici del Paese unito. Si pose sullo stesso piano dei progenitori, evidenziando il fatto che non aveva bisogno della tradizione per legittimare il proprio dominio. Poiché il titolo di huangdi è generalmente tradotto come “imperatore”, egli è conosciuto come il Primo Imperatore (in cinese Shi Huangdi); il suo successore avrebbe assunto il nome Er Shi Huangdi (imperatore della seconda generazione) e così via.
Dopo aver riunificato la Cina l’imperatore si dedicò a rafforzare il suo dominio e la sua amministrazione, affiancato dal suo ministro Li Si; non trascurò però l’aspetto militare, e condusse varie campagne contro le popolazioni nomadi che abitavano i confini del suo impero. L’odierno Guangdong, a Sud, fu annesso alla Cina per la prima volta, e gli Xiongnu a Nord-Ovest furono sconfitti; quest’ultima vittoria non fu però definitiva, e questa fu una delle cause che lo spinsero a collegare le varie mura erette durante il periodo degli stati combattenti in quello che divenne il primo nucleo della grande muraglia cinese, sebbene oggi resti ben poco delle mura dell’epoca.
Fonte: wikipedia.it
L’aspetto per noi più interessante è sicuramente la sua ossessione per l’immortalità, che sviluppò con l’avanzare dell’età.
I comportamenti strani non si limitavano però a viaggi e spostamenti, ma si manifestarono anche all’interno delle mura domestiche: l’imperatore non dormiva mai nella stessa stanza per due notti consecutive, per paura che gli spiriti maligni lo trovassero nel sonno.
Ironicamente fu proprio questa sua ossessione ad ucciderlo: i suoi medici personali prepararono delle pillole tramite le quali l’imperatore avrebbe finalmente ottenuto la tanto agognata vita eterna, ma il mercurio contenuto all’interno di esse ne provocò l’avvelenamento e la morte.
Un’opera monumentale
Anche per la sua sepoltura l’imperatore non lasciò nulla al caso, fece costruire una camera funeraria così profonda da attraversare 3 distinte falde acquifere nel sottosuolo (forse per rendere più difficile il compito di trovarlo ai demoni dell’aldilà), con pareti di bronzo e fiumi di mercurio, ritenuti gli ingredienti base per l’immortalità. Il tutto abbellito da balestre pronte a scattare per dissuadere i predatori di tombe.
Ma perché?
Diverse ipotesi sono state formulate sulle motivazioni che spinsero l’imperatore ad avviare la costruzione di quest’esercito; la più accreditata sicuramente è quella che li vuole a guardia della sua tomba, in modo da difendere ulteriormente il suo corpo dalla morte.
Altri hanno ipotizzato che fossero un espediente per tenere lontani gli eserciti nemici (ricordiamo che la protezione del regno era un obiettivo primario per Qin Shi Huang, avendo avviato la costruzione anche della Grande Muraglia). La vista al tramonto di 6.000 ombre di “uomini” in assetto da battaglia avrebbe facilmente ingannato e portato alla ritirata qualunque esercito.
Quel che è certo è che ci troviamo di fronte a quella che viene definita come l’ottava meraviglia del mondo.
Fonti:
Abakab.com
Wikipedia.it
China ABC