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[quote]”Just one: why my followers rule the world while nobody is still worshipping you? Think about it loser.”[/quote]
L’ultima volta ho scritto un articolo che parlava di religione e “il cielo non ci è caduto sulla testa” (cit.) quindi questa volta ve ne beccate un altro.
[i]Salve, sono Nicholas, forse vi ricorderete di me per articoli quali [url= https://leganerd.com/2012/03/19/perche-i-calciatori-guadagnano-tanto-i-mercati-twta/]I Mercati TWTA[/url], oggi volevo provare a rispondere alla domanda che tutti ci facciamo almeno 2 volte al giorno: è possibile spiegare le religioni con la teoria TWTA?[/i]
Tutti noi siamo abituati a pensare che esistano alcune grandi religioni (cito a memoria: buddismo, induismo, giudaesimo, confucianesimo, cristianesimo, taoismo, islamismo, sono quelle di Civilization per quello me le ricordo), sappiamo anche che ci sono varie suddivisioni all’interno di ciascuna (protestanti/cattolici sciiti/sunniti) e che al giorno d’oggi chiunque può inventarsi una religione abbastanza facilmente (mormoni, scientology, la wicca, quella religione svedese del copia/incolla di cui non mi ricordo il nome etc.)
Bene, la maggior parte di noi conosce a grandi linee la storia delle religioni principali e un po’ più nel dettaglio quella della propria (ad esempio chi l’ha fondata, quando, varie ed eventuali), eppure le religioni che abbiamo adesso non sono che una minima parte di quelle che sono esistite, le religioni che oggi conosciamo sono quelle che “hanno vinto” e, se la teoria TWTA ci insegna qualcosa, è che se molte persone possono essere accontentate da una ridotta varietà di beni allora per ognuno di questi che ha avuto successo ce ne sono molti altri che hanno fallito.
E per le religioni è esattamente così.
Lungo la storia si sono succedute centinaia se non migliaia di religioni, quelle che sono riuscite a raggiungere la “massa critica” (non solo numericamente parlando) e che erano maggiormente appetibili sono sopravvissute, le altre sono morte (teoria dei Memi FTW).
Divinità come Horus, Giove, il Quetzalcoatl, Mitra, tutte divinità adorate da milioni di persone sono cadute nella polvere mentre altre, iniziate come piccole sette, sono sopravvissute fino ai giorni nostri.
Di molte di queste abbiamo dati e racconti, di moltissime altre no e non le conosceremo mai.
Oggi vi racconterò di una di queste, molto famosa ai tempi e oggi sconosciuta, parliamo di Sabbatai Sevi, della sua dottrina (il Sabbatismo), di come fiorì e di come infine si spense e venne dimenticata.
[b]NOTA[/b] [i]questo articolo non intende offendere, diffamare e/o appoggiare qualsivoglia credo, credenza religiosa, divinità o teiera.[/i]
[title]Gli Inizi[/title]
Sabbatai Sevi nasce a Smirne nel 1626, figlio di una agiata famiglia ebraica.
Studia con alcuni dei migliori rabbini e fin da giovane è considerato un’autorità in materia di Cabala (si lo so, è buffo,anch’io da giovane ero un’autorità in Signore degli Anelli ma evidentemente ho sbagliato il filone fantasy…).
Come di consueto i genitori gli organizzano un matrimonio ma lui si rifiuta di consumarlo ottenendo quindi il divorzio.
A 22 anni decide che è ora di fare qualcosa nella vita e quindi si proclama Messia del popolo ebraico, è il 1648, secondo alcuni l’anno in cui il popolo eletto sarebbe stato redento.
Ovviamente la sua setta viene cacciata a pedate da Smirne, lui si installa a Salonicco e continua a predicare.
[title]La Svolta[/title]
Intorno al 1660 converte alla sua causa alcuni ricchi benefattori che gli danno i fondi necessari per far esplodere la sua dottrina.
Viaggia molto, incontra centinaia di comunità ebraiche, il suo credo si espande su tutte le coste del Mediterraneo, risale l’Europa fino ad Amburgo, si propaga come un incendio nelle steppe polacche e persino ad Amsterdam gli eruditi si dividono in suo favore o contro di lui.
Le comunità ebraiche sono in visibilio, ovunque è atteso e festeggiato come il Messia.
Fioccano gli aneddoti: pare che, durante un viaggio in nave, l’imbarcazione fosse sorpresa da una tempesta e Sevi abbia sgridato il mare che si sarebbe subito calmato!
Altri dicono che, durante un periodo di prigionia, dalla sua cella provenissero fuochi sacri e aromi sconosciuti!
[spoiler]Altri ancora dicono che no, non sono successe queste cose.
[/spoiler]
I dotti si scontrano a suon di pubblicazioni e libelli, gli umili vendono i loro averi pronti a seguire il Messia in Terra Santa.
Cosa sosteneva la sua dottrina?
Bhe in pratica che la fede è l’unico mezzo per salvarsi, fare opere buone o conoscere la Torah serve tanto quanto.
Inoltre le vecchie leggi sono false, quindi si possono infrangere senza problemi e non si sarà puniti per questo
(A grandi linee, non sono un esperto).
[title]La Fine[/title]
Forte del sostegno di centinaia di migliaia di fedeli Sabbatai si dirige a Costantinopoli.
Pessima scelta.
A quel tempo l’impero Ottomano era abbastanza preparato a gestire i tumulti delle minoranze religiose, l’idea di fondo era di lasciar abbastanza in pace chiunque finche si trattava di teologia ma, appena qualcuno avesse richiesto concessioni più “materiali” sapevano come intervenire.
Sabbatai voleva la Terra Santa, quindi una bella fetta dei possedimenti mediterranei dell’impero, questo faceva di lui un problema, un problema che andava risolto.
Arrivato a Costantinopoli lo fanno arrestare, come detto gli Ottomani non erano i primi venuti quindi gestirono la situazione nel migliore dei modi.
Intanto sia il sultano che le autorità religiose si opposero al fatto che venisse giustiziato: avevano imparato che creare martiri è una gran seccatura e ottieni il contrario di quello che ti proponi, la gente inizia ad adorare maggiormente il profeta, si possono fargli dire e fare qualsiasi cosa e il suo sacrificio può venir emulato.
Lo tengono in prigione un po’ poi il sultano gli concede udienza (i suoi solerti scannagatti hanno già raccolto un po’ di informazioni su di lui, tra cui il fatto che pare fosse dedito ad “atti impuri”).
Sabbatai si dirige al palazzo seguito dalla folla festante che lo acclama come un dio.
Ora, sappiamo bene cosa successe (è riportato nelle cronache) ma non esattamente come, quindi lo romanzerò un po’.
Lungo la strada il [b]Visir[/b] (o chi per lui) chiacchiera con [b]Sabbatai[/b].
[b]Visir[/b] “Sai Sabbatai, la tua religione, mi piace, io non metto in dubbio che tu sia il Messia, anzi.
Basta guardare tutte queste persone che credono in te, chiaramente un segno di dio!
Però vedi… il sultano… lui è un po’ così… come dire…”
[b]Sabbatai[/b] “Blasfemo?”
[b]Visir[/b] “Bhe… avrei detto più pragmatico e saggio ma anche blasfemo…
Comunque senti, facciamo così, vedi nella piazza?”
[i]Sabbatai si gira e vede schierato un reggimento di arcieri imperiali.[/i]
“Bene io ora ordinerò agli arcieri di tirarti contro, ovviamente dio non permetterà che il suo profeta venga ucciso giusto?
Di conseguenza devierà le frecce in qualche modo, con un gran prodigio immagino! Questo convincerà il sultano!”
[b]Sabbatai[/b] “Ehmmm…”
[b]Visir[/b] “Ovviamente non è che ti costringiamo, se non vuoi lasciamo perdere…”
[b]Sabbatai[/b] “Mi sembra un’ottima idea!”
[b]Visir[/b] “… ma a questo punto la tua richiesta di un Regno in Terra Santa sarebbe solo una pretesa materiale, il che farebbe di te un volgare predone.
Il sultano non vede di buon occhio le persone così, toccherebbe quindi impalarti sulla piazza centrale…
Per fortuna che tu non sei un volgare predone ma il Messia!”
[b]Sabbatai[/b] “Già giaà… che fortuna…”
“Oppure” dice il [b]Visir[/b] fermandosi e fissando [b]Sabbatai[/b] “Oppure possiamo dire che è stato tutto un malinteso, ossia che tutta la tua dottrina è stata un malinteso.
Nulla di male, ma sarebbe brutto lasciare tutti i tuoi sostenitori nel dubbio vero?
Convertiti pubblicamente all’Islam e sarai libero entro stasera”.
Che scelta fece Sabbatai?
I funzionari ottomani lo avevano messo nel sacco, erano andati a vedere il suo bluff sicuri che lui non voleva morire: se avesse rinunciato all’ordalia (il tiro degli arcieri) o accampato scuse sarebbe stato impalato come traditore di conseguenza l’unica scelta era l’apostasia.
Ora, io non so se Sabbatai era il Messia (benché un’idea me la sia fatta…) ma so che era un mammifero e quindi con un certo istinto di autoconservazione, di conseguenza si convertì all’Islam.
Gli Ottomani furono di parola, fu deportato in una zona judenfrei tra l’Albania e il Montenegro e li visse tranquillo fino alla morte avvenuta nel 1676.
[title]Il Culto[/title]
La sua religione si sfaldò appena i suoi fedeli seppero della conversione, alcuni di loro tentarono spiegazioni assurde (è asceso al cielo, si nascosto in attesa che il mondo sia pronto, ha finto la conversione ma tra poco tornerà a predicare) ma la maggior parte di loro semplicemente andò avanti.
Nel giro di pochi anni il Messia venne dimenticato.
L’ultima traccia della sua dottrina rimane in una minuscola setta sincretista turca (i Donme) che predica un’osservanza di facciata islamica a fronte di una fede di stampo giudaico, insomma, un modo di far funzionare le cose lo si trova sempre.
[title]Conclusioni[/title]
Torniamo quindi al nostro interrogativo: le religioni possono essere ricondotte a dei mercati TWTA?
Esse rispondono alla [i]domanda[/i] di credere delle popolazione e in cambio richiedono una spesa da ciascuno che decida di [i]acquistarne[/i] una.
Non è necessariamente una spesa monetizzabile, ma lo è in termini di effort e soprattutto di esclusività della scelta (nessuno crede in due religioni).
Inoltre per ogni religione che riesce, migliaia scompaiono come appunto il Sabbatismo.
Quindi sembrerebbe di sì.
Ma in realtà sbaglieremmo a non vedere le differenze, intanto le religioni non nascono tanto per incontrare i desideri della popolazione, molte sono anzi estremamente contro intuitive e “faticose” da perseguire, ma bensì per la decisione di qualche singolo che, mi piace pensare, non lo faccia al solo fine di avere vantaggi materiali di qualche genere (benchè spesso il dubbio me lo ponga).
Inoltre i mercati TWTA danno per scontata la possibilità di scelta, mentre il [i]mercato[/i] delle religioni è molto simile a un’economia di stampo sovietico (non nel senso “In soviet Russia religion choose you” ma perché al momento della scelta l’offerta è spesso limitata a un solo bene a seconda dell’area geografica e inoltre cambiare religione è spesso complesso e richiede impegno).
Ma, secondo me, il punto che hanno maggiormente in comune con i modelli TWTA sta nella risposta al perché le religioni che abbiamo adesso hanno vinto e quella di Sabbatai no.
I motivi sono molteplici, storici, economici, politici etc. ma alla fine il motivo cardine è lo stesso che guida le logiche economiche quando il mercato decide quale sarà il prossimo best-seller da milioni di copie: fortuna.
Ne più ne meno.
Nessuno avrebbe mai scommesso su Twilight, così come nessuno avrebbe mai scommesso sui cristiani e nessuno su Sabbatai Levi, alla fine i primi hanno avuto fortuna mentre di Sabbatai non sappiamo nemmeno dove sia sepolto.
La fortuna è ciò che hanno in comune, questo ovviamente a meno che non crediate in dio, in quel caso anche dio è un motivo valido ;)
Fonti
RTFW [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Sabbatai_Zevi]Sabbatai Sevi[/url], [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Sabbateans]Sabbatismo[/url]
Hitchens – Dio non è grande.