[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_046675.jpg[/image]

Qualche mese fa aveva fatto scalpore la [url=https://leganerd.com/2011/10/02/i-neutrini-e-lesperimento-opera/]notizia[/url] che l’esperimento OPERA aveva misurato i neutrini andare più veloci della luce. Poco tempo fa si scoprì però che [del]per colpa di qualche ingegnere[/del] un cavo’apparato di misura era mal collegato durante le misurazioni, cosa che ha annullato i risultati dell’esperimento, portando ad un nuovo periodo di presa dati.
Durante quella precedente ([url=https://leganerd.com/2011/12/16/novita-dallesperimento-opera/]ottobre/novembre 2011[/url]) però anche l’altro esperimento sui neutrini situato nel Gran Sasso (ICARUS, a cui collabora Carlo Rubbia) prese rilevazioni sulle velocità e ieri ha pubblicato su arXiv i risultati dell’analisi degli stessi, rivelando che la velocità dei neutrini è [i]compatibile[/i] con quella della luce. Vediamo in dettaglio:

[title]Le misure di OPERA[/title]
OPERA misurò che il tempo impiegato dal neutrino per giungere ai rivelatori era inferiore a quello che avrebbe impiegato la luce e, quindi, la velocità del neutrino risultava essere superiore a quella della luce di una piccola frazione, in particolare la discrepanza temporale era:

$latex {dt=(57.8\pm7.8(stat)\pm^{+8.3}_{-5.9}(syst))ns}$

dove quelle a destra sono le incertezze sulla misura, che la rendono incompatibile con la velocità della luce (che si ha a $latex {dt=0}$ ) e superiore ad essa.

Come detto sopra, però, questi valori sono da prendere con le pinze, per via del cavo collegato male.

[title]ICARUS[/title]
Sempre situato sotto al Gran Sasso, per schermarlo il più possibile dai raggi cosmici, ICARUS è un esperimento che prevede l’utilizzo di un enorme rivelatore ad [i]Argon liquido[/i] (LAr, ne contiene 760 tonnellate) per lo studio dei neutrini, proposto per la prima volta da Carlo Rubbia nel 1977. Questo rivelatore riesce a visualizzare con una risoluzione molto elevata il passaggio di particelle cariche (ricordo che i neutrini non lo sono, ma i prodotti del loro decadimento si).

Durante la presa dati di ottobre/novembre, sono stati rilevati 7 neutrini (sono eventi ultrarari), su cui è stata effettuata la misura del “tempo di volo” che, confrontato con quello che avrebbe impiegato la luce, ha dato la seguente differenza:

$latex {dt=(0.3\pm4.0(stat)\pm9.0(syst)ns}$

che possiamo anche vedere su un grafico:

[more][image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_046676.jpg[/image][/more]

Il cui valore del $latex {dt}$ compatibile con lo 0 e, quindi, [i]la velocità dei neutrini è compatibile con quella della luce[/i].
Questo è incompatibile con i risultati dell’esperimento OPERA, ma compatibile invece con quelli vecchi di MINOS, che trovarono anche loro una velocità paragonabile a quella della luce.

Altri esperimenti saranno comunque richiesti per determinare la velocità con una precisione maggiore.

[b]APPROFONDIMENTI[/b]:
-articolo su [url=http://arxiv.org/abs/1203.3433]arXiv[/url]
-[url=https://leganerd.com/2011/10/02/i-neutrini-e-lesperimento-opera/]I neutrini e l’esperimento OPERA[/url]
-[url=https://leganerd.com/2011/10/11/i-neutrini-violano-la-conservazione-dellenergia/]I neutrini violano la conservazione dell’energia?[/url]
-[url=https://leganerd.com/2011/12/16/novita-dallesperimento-opera/]Novità dall’esperimento OPERA[/url]
-[url=http://icarus.lngs.infn.it/]Pagina dell’esperimento ICARUS[/url] (in inglese)

[RUBRICA][URL=https://leganerd.com/tag/lezioni-di-fisica][Lezioni di Fisica][/URL] è la rubrica di divulgazione scientifica curata da @il-cavaliere-di-berzelius[/RUBRICA]