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La sigaretta elettronica, questa sconosciuta

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Una doverosa premessa

La sigaretta elettronica (esig, ecig o come vi pare) è un’invenzione relativamente recente, ma sopratutto è una scoperta recente per me.
Non ho quindi l’autorità e la competenza necessarie per scrivere un articolo tecnico e nemmeno ci provo, troverete comunque tutti i riferimenti e i link a fine pagina.
Non sono nemmeno un apostolo della Sacra Chiesa della Salute Universale, non ho intenzione di convertire a forza nessuno, ne di accusare nessun altro.
Per finire quello che non sono, beh non sono nemmeno un Autore, e ringrazio preventivamente Editor o chiunque abbia l’indomito coraggio di sistemare probabili pasticci e mi pubblichi.

Sono invece un novello svapatore (colui che svapa, ovvero “fuma” vapore) e voglio raccontarvi la mia esperienza con questo adorabile aggeggio ed introdurvene i fondamenti, se non vi interessa non mi sticazzate e scrollate via.
Detto questo possiamo iniziare…

Oh zio, che cilum nuovo c’hai?

Quello del titolo è solo uno dei tanti interrogativi che si sente rivolgere chi ha l’ardore di esporsi al pubblico ludibrio con la sua sigaretta elettronica la prima volta.
Gli altri sono più o meno -in ordine sparso-
-La sigaretta finta? Ma al tiggi hanno detto che poi muori.
-No, non la provo, tanto smetto da solo…prima o poi.
-Cos’è sta robba da froci?
-Può smetterla che spaventa i bambini?

In effetti c’è parecchia disinformazione in merito e che sia un complotto ordito da Marlboro & Co. o semplice diffidenza è abbastanza raro sentirne parlare ed ancora più raro sentirne parlare bene.
Ulteriore punto a sfavore è che le sigarette elettroniche più accessibili al grande pubblico, quelle vendute in farmacia, sono merda pura di pessima qualità e mal funzionanti.

Com’è fatta in realtà?

Di sigarette elettroniche vi è un infinità di modelli e tipologie, ma tutte condividono un meccanismo comune.
Prendiamo ad esempio questa, una 510 mini(il genere più semplice)

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Composta da tre pezzi principali ha un funzionamento abbastanza elementare, una batteria alimenta una resistenza metallica (situata nella parte centrale, la sezione chiamata in modo abbastanza futuristico “atomizzatore”) che surriscaldandosi porta all’evaporazione un liquido contenuto in una serbatoio, viene quindi aspirato il vapore prodotto.

Questo specifico modello – il 510 mini – ha i vantaggi di una certa leggerezza e somiglianza estetica con le sigarette “analogiche”, ma difetta di autonomia e potenza, sono nati presto quindi modelli dal meccanismo simile ma più grossi detti “eGo” come quello nella foto di testa.

Non mancano inoltre versioni più complesse ed elaborate che manderebbero in visibilio qualsiasi oompa loompa della scienza ingegnere, è il caso dei Big Battery(o BB) totalmente meccanici o con sistemi di voltaggio variabile, costruiti spesso artigianalmente con grande cura dei materiali e della conduttività generale (in approfondimento foto)
[more]Questo è un Golden Greek: un modello artigianale molto quotato

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Anche la parte finale, la cartuccia (corrispondente al filtro di una analogica), dedicata al serbatoio del liquido, ha diverse varianti, si va dai sistemi a lanetta come quello dell’immagine prima, in realtà abbastanza superato, a sistemi dove il liquido è libero in un tubicino di plastica (sistemi detti “Tank”) a versioni anche qui più elaborate.

Chiudo la parte tecnica (avevo promesso sarei stato breve) con un assortimento di modelli di ecig più comuni
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I liquidi e la salute

Discorso a parte va fatto per i liquidi che verranno fatti evaporare.
Sono composti da un misto di acqua, glicerina vegetale, glicol propilenico ed aromi alimentari idrosolubili, a questi si può aggiungere una concentrazione di nicotina più o meno alta.
Visto che queste sostanze verranno a tutti gli effetti assorbite dal nostro organismo è importante fare un precisazione: sebbene le altre siano fondamentalmente innocue la nicotina è un veleno potenzialmente letale.
Va maneggiata con cura ed è sconsigliata l’assunzione attraverso lo svapo in concentrazioni superiori ai 22 mg/ml, il contatto con la pelle è ancora più pericoloso e bisogna subito lavare le parti entrate in contatto, è inoltre illegale l’assunzione per i minori di 18 anni, quindi se sei minorenne niente ecig, torna immediatamente a farti le canne al parchetto.

La possibilità di poter regolare i dosaggi di aromi e nicotina sono uno dei tratti fondamentali del fumo digitale e lo analizzeremo tra i pro e i contro, ma, visto che mi viene chiesto spesso, lo preciso subito: quel principio attivo non viene trasmesso mediante il vapore, quindi nisba, nein, no, niente liquidi “special”, sebbene esistano aromi che ne emulano il sapore.

Precisato di cosa stiamo parlando, ecco la mia storia…

Lo Zen e l’Arte dello Svapo

Ovvero cronache di un giovane svapatore

Ho 19 anni e da almeno 3 fumavo un pacchetto abbondante di “rosse” al giorno, non ho mai sentito il bisogno di smettere e non ci ho nemmeno mai provato… finché non la vidi.
Era in mano ad un amico di famiglia venuto a trovarci, mia madre che non ha mai lasciato fumare nessuno in casa era stranita nel vedere quei nuvoloni di vapore che subito si disperdevano nell’aria, io invece ero innamorato.
Non ero spinto da motivi di salute, né di principio, ma devo ammetterlo, da quella banale curiosità che provo compulsivamente un po’ per tutto, e lì sul divano tra i morbidi vapori di quella locomotiva portatile mi feci spiegare tutto quello che c’era da sapere sulla sigaretta elettronica, o quasi.
Incautamente il giorno dopo mi diressi verso la farmacia per acquistarla. Cinquanta euro in meno dopo, a casa mi misi di impegno, la caricai bene, inserii le cartucce con il liquido preconfezionato e… niente.

Dov’erano quei soffici nuvoloni? Dov’era quel leggero prurito in gola ad ogni tiro? Dov’era quel diavolo di sapore?
Il carogna dell’amico di famiglia si era dimenticato di dirmi che la sua l’aveva presa in internet, e che usava la nicotina… cosa da nulla porca polenta.
Avevo due strade, lanciare la paccottaglia nel cassetto delle cose inconcluse o farmi coraggio e riprovare.
Mezz’ora dopo, tempo di eviscerare qualche forum ed accaparrarmi dei codici sconto, ero su uno shop on-line ad acquistare la mia prima sigaretta elettronica decente, una 510 mini bianca con il led rosso.
Arrivò in tre giorni, il 26 ottobre 2011, dal preciso istante in cui lessi le istruzioni non ho più toccato una vecchia sigaretta,ho ancora lo stesso pacchetto con 8 puzzole da qualche parte. Non mi costò la minima fatica, non ho sentito il bisogno di accendermene una nemmeno una volta. Nel frattempo ho cambiato modelli, sono passato a batterie più grosse e a sistemi più avanzati(uso una eGo tank in questo preciso istante), ma mai mi è tornata la voglia di riaprire quel pacchetto di Winston.

Certo nel frattempo mi è finita della nicotina negli occhi, ho perso in un tombino una ecig completa, ho imbrattato la scrivania, ho provato liquidi al sapore di cane bagnato e altre spiacevolezze eppure posso dire di aver smesso di fumare.
Sì perché ora svapo, la mia dipendenza è rimasta e sinceramente non ho intenzione di smettere, continuo ad assumere nicotina (anche se in dosi man mano minori) e continuo ad attaccarmi “al ciuccio”, eppure non devo più fare corse disperate al tabacchino alle due di notte, non devo più sorbirmi il freddo e la bocca impastata alla mattina… chiodo scaccia chiodo si dice, ma nessuno specifica che il secondo chiodo può essere meno arrugginito.

Un po’ di pro e contro

Voleva essere un articolo molto più breve, ma come vedete di cose ce ne sono così tante da dire che è difficile non perdersi, almeno nei pro e contro cercherò di essere conciso.

Pro:
-La salute
Si dice che che in una sigaretta ci siano 4000 sostanze tossiche, senza contare i residui di combustione, toglietene 3999; non è aria di montagna e non consiglio a nessuno di iniziare a svapare se non fuma già, ma dopo solo tre mesi si sente meno il fiatone e l’affanno.

-La puzza
Non fidatevi di chi dice il contrario, il vapore non puzza, al massimo si può sentire un leggero odore di burro dovuto alla glicerina, ma nessuno vi darà più della ciminiera, inoltre scordatevi l’effetto nebbia in Val Padana in macchina, il vapore si disperde molto più velocemente del fumo.

-Il calduccio
In Italia e in gran parte del mondo non esiste una regolamentazione precisa per l’ecig, quindi potrete tranquillamente fumarla al chiuso; è meglio chiedere comunque il permesso in posti come il ristorante o l’aereo ed è il caso di evitare di svapare in luoghi affollati come metropolitane (e nel caso in cui si usi nicotina se ci sono bambini, anche se non è dimostrato il rischio del “vapore passivo” non si sa mai). Ma al cinema se c’è poca gente o mentre si fa la spesa è un piacere raro poter fare qualche boccata.

-I soldi
Vi riporto il mio caso, prima spendevo 130 euro al mese di sigarette, ora tra liquidi e ricambi arrivo a mala pena a 30 euro, svapando in continuazione. Vanno affrontate delle spese iniziali un po’ alte (circa 120 per un kit completo di liquidi), ma si ammortizza subito.

-Gli aromi
Devo davvero precisare che figata sia svapare il caffè o la liquirizia e farsi il proprio “ricettario”?

Contro
-La manutenzione
Date le parti meccaniche in gioco soggette ad usura, l’ecig ha bisogno di un po’ di manutenzione. Parliamo di una pulitina almeno ogni due-tre giorni (fidatevi, lo stesso tempo di fare la fila al tabacchi).

-I liquidi
Sottolineo la pericolosità della nicotina e comunque i liquidi vanno miscelati con contagocce e boccette. L’effetto piccolo chimico può piacere o no, ma va comunque ricordato. Si può risolvere con i poco più costosi liquidi premiscelati ma poi dovete ricaricare lo stesso da voi i serbatoi.

-I rifornimenti
Vanno pianificati con un po’ di anticipo se non si vuole rimanere a secco, visto che i negozi fisici specializzati sono ancora pochi e bisogna affidarsi a corrieri e tempi di consegne.

-Gli Altri
Preparatevi a qualche occhiata e battutina.

-La scimmia
È un rischio anche quello, è facile perdersi nel mondo delle novità e nella ricerca di hardware più performanti, quindi occhio.

-Non è una sigaretta
Quindi non buttatela nel cesso o fuori dal finestrino della macchina.

-Un po’ di attenzione
Richiede sicuramente più cura di un accendino: bisogna stare attenti alle batterie che non si scarichino, alle cartucce che siano ben chiuse, ecc…

Se volete fare questo salto preparatevi: entrerete in una nuova concezione della sigaretta.
Dimenticate i dieci minuti fuori al balcone a fare tre tiri, la fretta di finire la sigaretta prima di entrare al bar, dell’incertezza se accendersene una in fila all’altra o aspettare con ansia la prossima, dimenticate le aspirate forti, veloci, furtive.
Vi aspetta un piacere diverso, fatto di tiri lenti e prolungati, della ricerca dell’aroma preferito, della costante compagnia di questo tubicino metallico e delle sue morbide volute di vapore.

Riferimenti

Il forum ECF, punto di riferimento internazionale delle ecig

Il forum italiano più frequentato, con molte, ottime, guide

Wikipedia, anche se la pagina è un po’ incompleta e sorpassata

La più importante ricerca internazionale condotta dall’Università di Catania sul fumo elettronico

Articolo del NYT sulla ecig e sugli studi a riguardo

Il canale Youtube di Mr. Svapo con recensioni e consigli

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