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L’europa cambia il mondo delle spedizioni in orbita, la novità si chiama [tag]Vega[/tag]. Vega (Vettore Europeo di Generazione Avanzata) è un lanciatore (o vettore), cioè è il mezzo di trasporto che viene utilizzato per la messa in orbita di veicoli spaziali, principalmente satelliti. Detta cosi la cosa non sembra sensazionale, ma le novità invece sono molte e qualcuna decisamente rivoluzionaria.
[title]L’Europa cambia marcia[/title]
Il 13 febbraio scorso il primo lancio di Vega è partito dallo spazioporto dell’[tag]ESA[/tag] a Kourou in Guyana francese, un nuova missione con cui l’Europa fa un salto nella competizione con statunitensi, giapponesi e indiani. La maggior parte dei sistemi impiegati è stata concepita e realizzata nel nostro Paese, realizzando un sogno del professor [tag]Luigi Broglio[/tag] (padre della ricerca spaziale italiana) di tutta Agenzia Spaziale Italiana ([tag]ASI[/tag]). Il nuovo “razzo” si pone come alternativa agli storici vettori Ariane e Soyuz (rispettivamente europeo e russo), ma con un enorme carico di novità.
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Prima fondamentale innovazione, forse quella di più peso (in tutti i sensi), la possibilità di trasportare più di un veicolo. Questo primo lancio ne metterà in orbita addirittura nove, di cui due di discreta dimensione (LARES, laser relativity satellite, del’Agenzia Spaziale Italiana e ALMASat-1 dell’Università di Bologna) e altri più piccoli forniti da diverse università europee (e-St@r-Italia, Golia-Romania, MaSat-1-Ungheria, PW-Sat-Polonia, Robusta-Francia, UniCubeSat GG – Universita di Roma “La Sapienza” e Xatcobeo-Spagna). Un altra grande novità è appunto la possibilità a soggetti normalmente esclusi dalla possibilità di lancio di progettare ed inviare in orbita i loro satellite, quindi ecco un prolificare di progetti fatti dalle università.
Le missioni dei due satelliti principali saranno molto interessanti:
-LARES avrà l’affascinante compito di testare la Relatività generale di Albert Einstein e di fornire nuovi dati circa la dinamica della Terra (studio della deriva dei continenti, studio dei terremoti).
-ALMASat-1 testerà diverse tecnologie sviluppate presso i centri di ricerca dell’università di bologna, tra cui l’esperimento di un sistema a propulsione miniaturizzato a gas freddo.
Più dettagli sul [url=http://www.esa.int/esaCP/index.html]Sito Esa[/url]