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Il maggiore Alexis Casdagli fu prigioniero di guerra in un campo tedesco dal 1941 al 1945. Dopo 6 mesi trascorsi nel campo gli fu regalato un pezzo di tela da un altro prigioniero e cominciò a ricamarlo utilizzando della lana rossa e blu presa da un vecchio pullover ormai inutilizzabile.
Oltre alle ovvie svastiche e simili Alexis ricamò un pò di abbellimenti irregolari lungo i bordi della sua opera che fu subito molto apprezzata dai soldati tedeschi che gli lasciarono quindi esporre la sua creazione in bella vista nei quattro campi che cambiò in quattro anni di detenzione.
Nessuno si accorse mai che quegli abbellimenti irregolari erano in realtà un semplice codice morse che riportava due messaggi belli chiari.
[spoiler]”God Save The King” e “Fuck Hitler”[/spoiler]
[url=http://www.guardian.co.uk/lifeandstyle/2011/sep/03/tony-casdagli-father-stitching-nazis]via[/url]