I baffi: animali, curiosità, arte e stravaganze

baffo s. m. [etimo incerto]. –

1. Di solito al plur., baffi, i peli che coprono il labbro superiore dell’uomo (solo in caso di ipertricosi, ma in misura molto ridotta, nella donna), tagliati in varie fogge secondo la moda, e anche di taluni animali (gatti, topi, ecc.): b. folti, radi, arricciati, corti, lunghi, a spazzola, ecc.; baffi all’americana, tagliati al livello del labbro; baffi alla Guglielmo II, o a manubrio, con le punte tirate all’insù; un bel paio di baffi; il b. sinistro, il b. destro, cioè il ciuffo a destra o a sinistra del labbro superiore. Frequente in locuzioni fig.: coi baffi, di gran conto, coi fiocchi: una cena coi baffi; un’occasione coi baffi; cosa da leccarsi i baffi, squisita, ghiottissima, appetitosa (e in genere, leccarsi i b., mostrarsi soddisfatto); ridere o ridersela sotto i baffi, di nascosto, tra sé, maliziosamente, anche detto di donne o di ragazzi.
Treccani.it


Come saprete oggi è il Mustache Day, Itomi ha detto “baffi”, e baffi siano.

Com’è nato il Mustache Day

La giornata del baffuto (e della cicciabaffa) arriva dall’Australia ed in realtà sarebbe estesa a tutto il mese di Novembre, ribattezzato per l’occasione Movember: un gioco di parole dato dalla fusione di “November” (Novembre) e “Mustache” (baffo).
Tutto iniziò con una raccolta di fondi per sostenere la ricerca sul cancro alla prostata, e lo slogan è: “Movember: changing the face of men’s health”.
Qui trovate il sito internet, quo la sezione dedicata all’Italia e qua la pagina Facebook.
La campagna ha raggiunto cifre di non poco conto e se volete donare vi basta iscrivervi per ottenere una pagina personale completa di opzioni per fare Fund Raising creando un team.

I baffi negli animali

Cani e gatti
Come probabilmente saprete per i cani e per i gatti le vibrisse (i baffi), costituite da una radice ed uno stelo appuntito, sono organi sensoriali importantissimi. Posizionate sul muso (rima naso-labiale, rima orbitale) grazie ad esse i canidi possono spostarsi nelle ore notturne, in quanto vanno a complementare la scarsa vista: grazie alle vibrazioni d’aria carpite danno l’idea all’animale della dislocazione degli oggetti e del loro stato (solidità e temperatura). Nei gatti sono anche un organo che consente un equilibrio ottimale, infatti se tagliati il felino apparirà disorientato.
Sembra che i baffi siano anche dei ricevitori per i pericoli all’apparato visivo: se provate a toccare i baffi di un cane o un gatto chiuderà (anche se per un istante) le palpebre.

Topi
Mathew Diamond, Ehsan Arabzadeh, Erik Zorzin, ricercatori della SISSA di Trieste hanno svolto un esperimento per capire come funzionassero i baffi del topo che venne pubblicato sul numero di gennaio 2005 di “PLoS Biology”.
Grazie a dei minuscoli muscoli situati sotto la cute, riescono a far vibrare in continuazione le vibrisse eccitando così dei “cuscinetti sensoriali” situati alla base, che fanno rendere conto all’animale del mondo circostante.
I segnali vengono inviati a neuroni di secondo livello del tronco dell’encefalo, quindi a quelli di terzo livello nel talamo, ed infine alla corteccia cerebrale.
Prima di tutto i ricercatori registrarono la differenza di vibrazione de ibaffi relazionandola al posizionamento del topo su superfici differenti (ruvide, lisce, ecc.) poi hanno “trasmesso”queste vibrazioni ad altri esemplari registrandone l’attività neuronale.
Al termine della ricerca Diamond affermò:

“Il confronto dei risultati della simulazione e dell’osservazione reale mostra che la codifica della struttura di una superficie ha origine nella capacità dei neuroni di selezionare le caratteristiche cinetiche di movimento, è come se ogni superficie producesse nelle vibrisse una sua propria “firma cinetica”, definita da quanto velocemente e in quale direzione vibrano: un risultato importante anche al di là degli studi sulla percezione animale perché getta luce sui profondi meccanismi neurali che traducono il tatto in riconoscimento”.

Tamarini imperatori
Il tamarino imperatore è una piccola scimmia baffuta della lunghezza di circa 25 centimetri (esclusa la coda) che si ciba di frutta ed insetti.
Perché cito questa scimmietta in particolare? Perché il curioso nome fu attribuito dallo scopritore in quanto gli ricordava Guglielmo II, ultimo imperatore tedesco che regnò dal 1888 al 1918 e che aveva lunghi baffi bianchi simili a quelli dei tamarini. Una di quelle piccole curiosità carine da sapere.
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I baffi nell’arte

Come non inizare questo paragrafo citando Salvador Dalì ed i suoi fantastici baffi che si fece crescere in onore di Diego Velázquez, grande pittore del seicento. Oltre ad aver dedicato alcune pitture Dalì scrisse addirittura un libro su questi “peli facciali”.
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Continuo citando l’opera dadaista “L.H.O.O.Q.” cioè una riproduzione creata da Marcel Duchamp de “La Gioconda” di Leonardo Da Vinci con l’aggiunta di baffi e pizzetto. Riportando da Wikipedia, il nome è un gioco di parole: infatti le lettere L.H.O.O.Q. pronunciate in francese danno origine alla frase Elle a chaud au cul, letteralmente “Lei ha caldo al culo”, che significa “Lei è eccitata”. Come nel caso di altri ready-made Duchamp ha realizzato diverse versioni di L.H.O.O.Q..
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Campionato mondiale di barba e baffi

Ebbene sì, esiste anche una gara di barba e baffi, suddivisa in diverse categorie e sottocategorie, la prima edizione si svolse nel 1990, e dal ’95 questo campionato mondiale viene ripetuto ogni due anni.
L’ultima serie di gare ebbe luogo il 15 maggio a Trondheim, in Norvegia, e parteciparono 163 candidati di 15 paesi differenti, tra cui l’Italia e come in quella precedente vinsero l’America e la Germania.
Le categorie e le competizioni sono ben distinte, le riporto dal sito:
“17 categorie in gara: 6 per i baffi (naturali, inglesi, alla Dalì, ungheresi, imperiali e figura libera); 6 per le barbe “parziali” (naturali, cinesi, imperiali, alla moschettiere, basettoni e figura libera); 5 per le barbe “complete” (naturali, naturali con baffi curati, alla Verdi, alla Garibaldi e figura libera)”.
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Le auto con I baffi

Una di quelle americanate che quando le vedi ti chiedi: “ma perché?”. Negli Usa da un po’ di tempo usano dotare di baffi le proprie autovetture, non chiedetemi il motivo, gli americani non vanno assolutamente capiti.
Fatti di materiali differenti vengono applicati sulla presa d’aria anteriore (ostruendola), costano 39 dollari e vengono venduti nei negozi specializzati (sicuramente anche su internet).
Contenti loro…
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Approfondimenti:
@Scampaforche segnala un suo articolo scritto il 20/01/11 riguardante i baffi. :res:

Fonti:
Coibaffi.it
Focus.it
Hagakure.it
Au.movember.com
Shinynote.com
Wikipedia.org
Curiositadalmondo.it
Motori.it
Vitadacani.info

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