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[quote]Mettete del sale nei vostri disconi! (Anonimo Ing. hippie del MIT negli anni ’60)[/quote]
Buone notizie sul fronte tecnico-culinario! A quanto pare basta aggiungere un pizzico di comune sale da cucina (cloruro di sodio) ai vostri hard disk per renderli ben 6 volte più “saporiti”!
E’ quanto hanno sperimentato a Singapore i ricercatori dell’Institute of Materials Research and Engineering nel tentativo di rendere più efficiente la capacità di memorizzazione dei classici dischi magnetico/meccanici. Cercando di rendere più “ordinata” la disposizione magnetica di ogni bit all’interno del disco, che attualmente è piuttosto carente di ordine ed ottimizzazione, si sono resi conto che aggiungendo questo materiale durante il procedimento di costruzione EBL era possibile rendere “ordinabili” i bit in maniera molto più efficiente, creando degli strati molto più densi ed ordinati d’informazioni, ma non solo. I bit stessi potevano cominciare a immagazzinare informazioni diversamente da quanto fatto fin’ora, ovvero dove il bit stesso E’ l’informazione. Joel Yang, uno dei ricercatori ha detto a proposito:
[quote]In addition to making the bits, we demonstrated that they can be used to store data.[/quote]
In pratica grazie ad un fascio di elettroni e questa soluzione a base di sale è stato possibile disegnare un “reticolo”, una nanostruttura a tutti gli effetti, impresso in maniera permanente sulla superficie del disco. Le stime iniziali dicono di poter aumentare la densità (per esempio) di un disco da 1 TeraByte di ben 6 volte, tutto questo senza cambiare minimamente la struttura del disco, penalizzarne le prestazioni o cambiare i processi produttivi in maniera importante. Pensate che un normale disco da 1 Tera costruito con questa tecnologia (e portato quindi a 6 Tera) potrebbe contenere così tanti dati da suonare ininterrottamente per 12 anni se riempito totalmente di musica. I ricercatori dicono che ovviamente siamo solo all’inizio della sperimentazione di questa tecnologia, che potrebbe avere interessanti risvolti nel mondo del computing.