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[quote]ICANN has opened the Internet’s naming system to unleash the global human imagination[/quote]
Questa frase viene [url=http://edition.cnn.com/2011/TECH/web/06/20/domain.names/]pronunciata[/url] da Rod Beckstrom, presidente e CEO di [url=http://www.icann.org]ICANN[/url] al termine della votazione tenutasi a Singapore che con 13 voti favorevoli, 1 contrario e 2 astenuti ha approvato la proposta di liberalizzazione dei gTLD consentendo l’utilizzo di nomi diversi dai classici “.com”, “.net” o “.org”.
In realtà non si tratta di una liberalizzazione nel vero senso della parola, infatti a partire da gennaio 2012, l’ICANN riceverà le proposte di nuovi gTLD fino ad aprile dello stesso anno e successivamente si occuperà di renderli operativi entro la fine del 2013. Potranno richiedere un gTLD brandizzato sia le istituzioni pubbliche che quelle private, con una completa libertà di scelta, ma al costo di 185.000 dollari per ogni gTLD richiesto.
Secondo l’ICANN questo dovrebbe escludere la corsa di speculatori e cyber-criminali, ma il sospetto è che sia più una operazione commerciale che una iniziativa volta a “liberare l’immaginazione umana”.
[more]I gTLD sono domini di primo livello (TLD) generici usati, almeno in teoria, da una classe particolare di aziende o organizzazioni. Sono formati da tre o più lettere.[/more]
[url=http://punto-informatico.it/3194404/PI/News/icann-domini-liberati.aspx]Fonte[/url].