L’evoluzione dei coperchi

The disposable coffee cup lid falls squarely in the category of random, everyday objects that you might assume are overlooked, but are actually quite the opposite.

I coperchi dei bicchieroni usa e getta sono di sicuro un oggetto che passa inosservato, dato che ognuno, chi più chi meno, vi ha a che fare diverse volte al giorno. Negli Stati Uniti circolano all’incirca un miliardo e mezzo di questi coperchi ogni giorno e questa cifra ragguardevole può rendere un’idea orientativa di quanto sia importante l'affare dei coperchi.

Il primo Lid in assoluto (disegno originale del patent QUI) risale al 1937 e fu pensato per sole bevande fredde. Invece il primo coperchio da caffè fu brevettato da un certo Alan Frank di Philadelphia nel 1967 (disegno originale del patent QUI). Nei soli anni ’80 furono rilasciati ben 26 brevetti che provvedevano a migliorare i coperchi già esistenti con accortenze per il comfort delle labbra, riduzione degli schizzi, la diminuzione dell’attrito, accoppiamento rapido col bicchiere e attivazione con una mano sola. Ancora oggi sono in continua e rapida evoluzione e spesso, oltre a garantire tutti i vantaggi della perfetta usabilità, aggiungono interessanti surplus come l’indicatore di temperatura presente nell'Hot Lid oppure l’ecocompatibilità come nel Karma Cup.

L’esperto di design Phil Patton possiede una sua personalissima collezione di coperchi da bevande, con oltre 30 tipologie diverse di coperchi. Questa collezione è stata accuratamente analizzata e catalogata da Patton stesso per il giornale I.D. Magazine, autorevole testata del design industriale:

Like most Americans, I spend a lot of time on the road and drink a lot of coffee while I’m there. Lids began to pile up on my car floor and I noticed how many varieties there were, how various and intricate the device is and how intensely designed they were.

Il coperchio Solo Traveler Lid, alcune speculazioni.
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For example, the Solo Traveler Lid was designed to accommodate the nose and lip of a drinker. In accomplishing this design goal, the necessary height of the lid made it useful for foam-topped gourmet coffees.

Primo della lista dei coperchi analizzati è stato il Solo Traveler Lid, brevettato nel maggio 1986. Nel disegno del brevetto è possibile notare l’ergonomicità che caratterizza il coperchio, con i giusti spazi per labbra e naso. Fu definito anche “sanitary lid” dal critico Steve Heller, per le positive implicazioni che aveva nella preservazione delle bevande. Lo stesso Heller, da grande sostenitore, fu capace di coglierne l’aspetto Freudiano, associando il coperchio a un seno materno e dichiarando:

The Solo Traveler lid is a substitute for a mother’s breast – what we might call nature’s original travel lid. […] It provides comfort and joy as well as nourishment. Certainly plastic is not the most warm and loving material, but somehow the fundamental shape transcends the emotive limitations of the materials. Somehow that lozenge-shaped opening is a means to a totally satisfying end.
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Potete leggere e approfondire le interessanti storie dei coperchi sull’articolo originale che trovate QUA.

Per saperne di più (consigliata lettura):
The Evolution of Lid (en) on Edible Geography
Hot Lids a Very Good Idea (en) on GizMag
Drink Sustainably – Karma Cup (en) on Jovoto
Top This! by Phil Patton
Caution! Contents Hot by Cincinnati Museum of Art (Press Exhibition Material)

Si ringrazia il buon @Zed per il Bazinga!

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