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La staurofobia

Doppia razione di P.A.U.R.A.? questa settimana! L’assenza prolungata da :ln: mi ha fatto salire la scimmia ed ho intenzione di recuperare.

Questa volta, per rendere la cosa meno ripetitiva e più originale, trattiamo una paura insolita e blasfema ovvero la staurofobia: la paura delle croci!

Dunque dunque… tanto per cominciare è duopo sottolineare che l’etimologia del termine staurofobia è fondamentalmente errata, lo stauròs (σταυρός) è letteralmente un palo usato per indurre un soggetto alla morte; il termine però é stato modificato nel corso dei vari contesti storici (è lo stesso motivo per il quale, nella religione cattolica, viene utilizzato il “Tau”).

Detto questo, addentriamoci nei meandri di questa inconsueta fobia. Chi soffre di staurofobia è principalmente cattolico, o quantomeno cristiano, il principio cardine verte sicuramente sull’ immedesimazione del soggetto nei panni del proprio profeta; il dolore, la sofferenza, la lenta agonia, porta il diretto interessato a vivere momenti che vanno dal disagio al panico più irrazionale ogni volta che si imbatte in una croce, sia essa stilizzata o meno.

Questo però non vuol dire che tutti gli staurofobici siano atei o buddhisti, molti di loro (più che per scelta, per necessità) negano la sofferenza fisica dando più importanza al “valore della sua morte” (la Parola si è fatta carne; Giovanni 1:1), esempio lampante sono i cristiani evangelici.

Lo staurofobico patologico però, riesce a collegare tutta ‘sta storia a qualsivoglia simbolo grafico perpendicolare, dal + alla T, dall’incrocio stradale alle piastrelle nel bagno. Il procedimento logico (per quanto assurdo e surreale) è: incrocio = croce, croce = Gesù, Gesù = mio salvatore, mio salvatore = morte, morte = croce, croce = sofferenza mio salvatore, sofferenza mio salvatore = sofferenza mia!

E’ interessante sottolineare che curare una persona staurofobica è difficile se non impossibile, la psicoterapia infatti è totalmente antitetica alla Fede, questo particolare rende le sedute, siano esse di gruppo od individuali, fondamentalmente prive di progressi o benefici.

Parlando sempre per assurdo, un militare staurofobico non accetterebbe mai un’onorificenza a forma di croce, per lo stesso motivo uno studente staurofobico non giocherebbe mai a Tic Tac Toe durante le ore di lezione.

L’argomento è minato, ed evito di addentrarmi ulteriormente nell’ argomento per non scatenare flame notturni, vi abbandono con una serie di immagini raffiguranti croci di svariati generi e fatture… Porre mentalmente una crocetta sulla foto che piace di più!

… E tu? Di cosa ha paura?

[P.A.U.R.A.?] è la rubrica a cura di @0paque che tratta di fobie più o meno conosciute

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