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Disclaimer: l’articolo trattato è stato creato SOLO per scopo informativo. L’uso improprio, o non autorizzato, e l’acquisto di semi o sostanze trattate non rendono l’autore dell’articolo responsabile di eventuali conseguenze fisiologiche.

Pianta erbacea, legnosa perenne è presente in gran parte nel territorio del Mediterraneo, in Asia orientale e in India. Si trova anche in Italia e cresce spontanea in Sardegna e Sicilia. Di Withania oggi conosciamo 23 specie, a cui si attribuisce una attività narcotica, ma solo la Withania somnifera ha caratteristiche terapeutiche.

Origine: questa pianta è utilizzata sin dall’antichità nella medicina tradizionale indiana, detta Ayurvedica.
Secondo questa antica tradizione, la pianta ha capacità immunostimolanti e adattogene, inducendo l’organismo ad accrescere la resistenza alle malattie. Relativamente gli adattogeni sono innocui visto il loro meccanismo d’azione non specifico, normalizzano solo la situazione patologica dell’individuo, rappresentati dai glicosidi e alcaloidi delle piante.
Sempre seguendo questa tradizione indiana la pianta, la parte che viene utilizzata è la radice, trova applicazioni per curare anche infiammazioni, psoriasi, bronchiti, asme, ulcera, scabbia, insonnia e debolezza senile.
In Oriente, nella medicina Unani, la radice della pianta veniva utilizzata per facilitare il concepimento, e in Africa la radice, una volta triturata in una polvere finissima, veniva unita con un pò d’acqua per curare ferite e ustioni.
In Italia si hanno notizie sull’utilizzo della pianta per attennuare stati influenzali e febbrili ed è conosciuta come Ginseng Indiano.
Sotto lo spoiler potete vedere la radice utilizzata per i preparati [more][img]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_040803.jpg[/img][/more]

Caratteristiche: principalmente nella radice possiamo trovare due composti importanti che sono i witanolidi (principio attivo) e due alcaloidi l’anaferina e l’isopellaterina. Tra i witanolidi sono racchiuse due sostanze importanti: la witaferina A e la witanolide D, la cui concentrazione varia a seconda di dove avviene l’estrazione: nella radice abbiamo un 0,066% di wA e una 0.193% di wD. Per un approfondimento tecnico vi rimando poi al documento a fine articolo.

La witaferina A, più altri composti, ha dimostrato la sua attività antitumorale, eseguendo l’esperimento su linee cellulari tumorali umane, su polmone, mammella e sistema nervoso centrale.
I witanolidi si comportano in due modi differenti nell’ambito di adattogeno e di immunostimolante: nel caso delle proprietà adattogene i meccanismi non sono ancora chiari, ma si sà che vanno ad agire sul sistema endocrino, nervoso, cardiovascolare e respiratorio.
L’effetto immunostimolante è da attribuire alla sintesi dei macrofagi di monossido di carbonio (NO).

La withania a dosaggi elevati può portare a disturbi gastrointestinali, vomito e diarrea. Si è scoperto che la frazione alcaloidea della sostanza produce un effetto sedativo che, con all’aumentare delle dosi, provoca una depressione respiratoria.
E’ sconsigliato assumerla durante la gravidanza perchè stimolano la musculatura interna ed inolte non si conoscono bene i suoi effetti sul feto.

Se volete approfondire l’argomento vi mando ai siti utilizzati per la scrittura dell’articolo qui, quo e qua. Questi due per la parte tecnica qui e quo.