[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_040711.jpg[/image]
[quote]”Uno sciamano a capo di una tribù
Su un pianeta gemello, in una versione estrema della Terra
Dove il tempo erode ogni cosa sotto gli occhi del giocatore
E il potere di dominare la natura è l’unico modo per sopravvivere
Valuta ogni conseguenza delle tue azioni”.
Immergiti in un mondo esotico tanto affascinante quanto pericoloso. Prova le emozioni di un videogioco moderno ed innovativo dove la natura è l’indiscussa protagonista. Vesti i panni di uno sciamano, guida la tua tribù e reclamane la potente eredità… oppure osserva il mondo mentre si distrugge. Il destino degli abitanti di From Dust giace nelle tue mani![/quote]
Giovedì 21 aprile mi sono recato nella sede di Ubisoft Italia per provare in anteprima i videogiochi “Outland” e “From Dust” (l’ultimo versione beta, non definitiva).
Del primo [url=https://leganerd.com/2011/04/30/outland-il-capolavoro-che-non-ti-aspetti/]ne ha già parlato Loffio[/url] (personalmente do un 8.5/10 a questo platform) ora parleremo del secondo.
Informazioni:
Produttore: Ubisoft
Sviluppatore: Ubisoft Montpellier
Data d’uscita: Estate 2011
Genere: Strategia/God game
Sito web: http://www.facebook.com/fromdustgame
From Dust è un videogioco stile Populous, cioè uno [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Videogioco_strategico_in_tempo_reale]strategico in tempo reale[/url] di tipo [url=http://it.wikipedia.org/wiki/God_game]God game[/url].
La grafica è molto curata, le animazioni anche e pure le musiche; questo mix rende l’esperienza di gioco davvero immersiva e coinvolgente.
Per quello che ho visto lo scopo del gioco è far arrivare la popolazione da un punto del territorio ad un altro, ove è situato un portale che li teletrasporterà in un altra terra (mappa).
Interessante la metodologia da utilizzare per raggiungere gli obiettivi: nei panni di uno sciamano (che pare più un Dio ) potremo utilizzare gli elementi a nostro piacere, se c’è un corso d’acqua da attraversare possiamo prendere della terra da un punto e trasportarla in un altro così da creare una collina che lo interrompe; possiamo posarla vicino ad un villaggio così da permettere alla vegetazione di crescere (e quindi fornire le risorse necessarie alla sopravvivenza ed alla riproduzione del popolo), possiamo trasportare dell’acqua, e così via.
Con l’avanzare della storia diventerà necessario combinare i vari elementi tra loro, aumentando così la difficoltà del gioco.
Naturalmente non mancano tutti gli elementi di catastrofi naturali che rendono più difficile il titolo.
In un occasione mi è capitato che gli “omini” facessero un percorso illogico per raggiungere l’obiettivo (avevo creato una collina di terra sul fiume e loro “volevano per forza passare da un altro punto più lontano ed impervio) ma devo ammettere che poi non mi è più successo. Inoltre non dimentichiamoci che si tratta di una versione beta, quindi non definitiva.
Non sono un grande fan di questo tipo di giochi, ma mi ha colpito positivamente.
Gli screenshot sottostanti sono stati forniti da Ubisoft Italia.