[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_040597.jpg[/image]

In molte discussioni che toccano un che di morboso (IMHO 8-) ), individuabili sia in rete che su altri media, si paventa la possibilità di creare prodotti partendo dal [tag]latte[/tag] umano, piuttosto che da quello degli animali di allevamento più diffusi per tale abitudine (quali mucche, pecore, capre, ecc…).

Di per sè molte di queste chiacchierate si rifanno a dicerie nate dal “sentito dire”, oppure sono trame ironiche e un po’ piccanti di prodotti per la televisione, quali ad esempio quella del filmato passato qualche giorno orsono [url=https://leganerd.com/2011/04/25/muuuu-muuuu/]qui[/url] su LegaNerd, ma a volte sono specchio di reali accadimenti (come [url=http://www.inhabitots.com/london-restaurant-now-serving-baby-gaga-breast-milk-ice-cream/][b]questo[/b][/url]).

Ebbene, un’esposizione museale inaugurata a New York, presso la Michael Mut Gallery, il giovedì appena passato (per la cronaca, il 28 aprile 2011), presenta una singolare tematica, ispirata alle idee del [url=http://www.stanford.edu/dept/HPS/Haraway/CyborgManifesto.html][b]Cyborg Manifesto[/b][/url] di Donna Haraway: la mostra e la degustazione pubblica di formaggio realizzato dal latte umano, di cui l’autrice e artista [url=http://www.miriamsimun.com/][b]Miriam Simun[/b][/url] mostra il processo industriale, dalla selezione della materia prima sino alla produzione e commercializzazione. Ma l’azzardo non si limita “solo” a questo, infatti

[quote]Three delicious different human cheeses will be available (made from the milk of three different women), accented with food pairings inspired by the terroir of each cheese, created by Chef Sarah Hymanson.[/quote]

e cioè vi sono più varietà assaporabili, che vengono oltretutto accompagnate nell’assaggio da vino adatto (così riporta il sito del museo).

In realtà, per quanto tutto ciò possa solleticare palati gourmet di alcuni, l’intenzione dell’autrice (di cui quest’esposizione è il lavoro finale nell’ambito del [url=http://itp.nyu.edu/itp/][b]NYU’s Interactive Telecommunications Program[/b][/url]) è quella di far riflettere sulla produzione industriale del cibo e sulle modifiche che essa subisce nelle tecnologie e nei processi sociali e naturali correlati. Sullo sfondo, la provocazione in merito a se sia più naturale, etico e salutare mangiare prodotti realizzati da materie prime umane, qualora essi risultino di migliore gusto.

Sarà questa la nuova frontiera alimentare? :smug:

via [url=http://inhabitat.com/nyc/the-human-cheese-shop-pops-up-at-michael-mut-gallery-in-nyc/][b]Inhabitat.com[/b][/url]

Il [url=http://www.michaelmutgallery.com/][b]sito[/b][/url] della Michael Mut Gallery.

[spoiler] Una futura produttrice del settore caseario… :rofl:

[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_040598.jpg[/image]
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[more]Un divertente e conosciuto sketch dei Monty Python su un “negozio di formaggi”


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