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Un ginecologo stimato e impegnato tra il proprio studio e l’ospedale, un’avvocato di avviato successo impegnata socialmente, quattro figlie ed un figlio, amici, fidanzati, mariti,nipoti, altri parenti e amici: questa la New York tra gli anni ’80 e ’90, racchiusa tra le mura domestiche, che fece da sfondo alla conosciutissima serie de “I Robinson” (nulla a che vedere con la famiglia del cartoon 3D, che a fatica riesco ad identificare a dispetto di questi… 8-) ).

[b]La serie[/b]
L’idea della serie televisiva [i]The Cosby Show[/i] (questo il nome originale che essa aveva negli USA) nacque quando Marcy Carsey e Tom Werner, produttori esecutivi usciti dall’emittente ABC dopo aver favorito già la creazione di due famose serie come [i]Mork&Mindy[/i] e [i]Tre cuori in affitto[/i], incontrarono l’attore comico e showman Bill Cosby, noto per altri prodotti cinematografici e televisivi, nonché musicali. Secondo l’idea iniziale, la sitcom sarebbe dovuta essere costruita attorno ad una famiglia di bassa estrazione economica, ma per venire incontro al gusto dei telespettatori, si spinse a mutare l’appartenenza dei protagonisti ad una più duttile e agiata classe borghese, cosa però di per sé insolita per un telefilm in cui i personaggi principali sarebbero stati di colore.

La trama della serie finì per vertere, perciò, sulle vicende della famiglia Robinson (in originale gli Huxtable, cognome cambiato in Italia perché ritenuto poco orecchiabile), i cui componenti si trovano ad affrontare le questioni proprie di ogni famiglia numerosa trattate anche in altri telefilm simili, seppur stemperate da una vena umoristica e, a tratti, surreale (anche per l’ovvia centralità del personaggio interpretato da Cosby). Ciò non impedì, ad ogni modo, di includere nei soggetti anche temi più seri e scottanti per l’attualità di quel periodo (ma tutt’ora validi argomenti di discussione) come l’handicap, le gravidanze indesiderate o problematiche, i disturbi alimentari, le dipendenze da sostanze di vario tipo e i diritti civili e culturali delle comunità afroamericane, toccando il tema dei disordini razziali solo marginalmente rispetto ad altre produzioni incentrate su personaggi di colore. Questa scelta particolare, in un primo tempo fautrice di critiche contro la settorialità del tipo di famiglia mostrato, si rivelò poi essere invece punto di forza, per aver rappresentato una visione non stereotipata e razzista.

[b]La programmazione[/b]
Negli Stati uniti la serie andò in onda sul canale NBC dal 20 Settembre 1984 al 30 Aprile 1992, coprendo quindi l’arco di circa 8 anni a cavallo tra i due decenni, assieme ad altre serie di punta della stessa rete, e venne prodotta dalla Viacom Enterprises, prima di essere rilevata dalla Paramount prima e dalla società fondata dagli stessi produttori esecutivi originari poi, che ne detengono i diritti ancora adesso. Rimane tutt’ora la quarta serie più longeva interpretata quasi completamente da attori di colore.
In Italia questo telefilm è ancora oggi trasmesso dalle 23 all’1 di notte sulla rete digitale terrestre e satellitare K2, a ciclo continuo sino al termine della giornata di programmazione, ma ebbe la sua prima distribuzione nel gennaio 1986 su Canale 5, per poi passare per un breve periodo su Italia 1, prima di continuare ad essere ripresa e mostrata nuovamente su Canale 5 in formule di diverso tipo (quotidianamente o settimanalmente, a ritmi di una o due puntate alla volta), subendo interruzioni che ne procrastinarono il termine solo al febbraio 1997.

[b]I personaggi principali[/b] (per la lista completa, vedere [url=http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_The_Cosby_Show_characters]qui[/url])
Come già detto, le vicende ruotavano attorno alla famiglia Robinson/Huxtable ed ai loro figli (in seguito anche una nipote acquisita ed una di lontana parentela), alcuni dei quali che, pur non vivendo sempiternamente sotto lo stesso tetto, rimanevano comunque legati alla dimora familiare.

Nello specifico, la famiglia si componeva di:

– Dr. Heathcliff “Cliff” Robinson, ginecologo, il “padre di famiglia”, pronto sempre alla battuta, ma anche al consiglio profondo
– Clair Olivia Robinson, avvocato, moglie di Cliff e madre dei cinque figli, dotata di saggezza e autocontrollo solo talvolta disattesi
– Sandra (Sondra) Robinson, la primogenita, la più “responsabile”, che si laureò con profitto ed uscì di casa alla quarta stagione, dopo il proprio matrimonio
– Denise Robinson, la secondogenita, dal temperamento a volte bizzarro, ma al contempo artistico e intraprendente, che la portò spesso a scelte avventate, come l’abbandono dell’università un tempo considerata l’unica via di fuga da un ambiente familiare socialmente restrittivo
– Theodore Aloysius “Theo” Robinson, terzogenito ed unico maschio della casa eccetto il padre, incarnava il prototipo dell’adolescente appassionato di sport, motori, ragazze e spacconate, che ebbe modo poi di maturare con il passare degli anni
– Vanessa Robinson, quarta dei figli, visse la crescita dalla gioventù all’adolescenza, sino alla maggiore età, manifestando gli stereotipi sentimentali e vanesi attribuiti alla maggior parte dei personaggi simili, sentendosi al contempo più adulta (rubacchiando i vestiti alla sorella maggiore) o più bambina (trovandosi a litigare sovente con la sorella minore)
– Rudith Lillian “Rudy” Robinson, ultima figlia, di appena cinque anni all’inizio delle riprese, crebbe un po’ coccolata e viziata dai genitori, i quali però le insegnarono via via come comportarsi educatamente con il fratello e le sorelle, con cui spesso litigava

a cui si aggiunsero:

– Russell e Anna Robinson, chiamati anche “nonni Robinson”, erano i genitori di Cliff e venivano spesso a visitare i propri parenti, non perdendo mai occasione per far divertire i nipoti e prendere scanzonatamente in giro il figlio, con i ricordi riguardo la sua infanzia e la sua vita al college
– Dr. Alvin (Elvin) Tibideaux, medico chirurgo, si laureò durante la serie e, dopo un lungo tira-e-molla con Sandra, la sposò e con lei ebbe due figli
– Martin Kendall, militare della Marina USA, conobbe Denise e si sposò con lei ad insaputa dei genitori della moglie, che non seppe essere all’oscuro appieno della situazione; aveva una figlia da un precedente matrimonio, Olivia, che entrò a far parte a tutti gli effetti della famiglia Robinson
– Olivia Kendall, figlia di Martin e figlia adottiva di Denise, rimpiazzò nella serie il ruolo della “bambina piccola” che ormai non era più consono a Rudy, data l’età, dando modo a Cliff di fare il “nonno”
– Pamela “Pam” Tucker, lontana cugina minorenne di Clair, non era abituata allo stile di vita dei Robinson, considerato da ricconi e, a volte, troppo ficcanaso, fu costretta ad abitare a casa loro perché figlia di una madre single che dovette assentarsi dalla città per le cure della distante nonna

[b]Curiosità[/b]
– La scenografia che ricorreva maggiormente era quella dell’interno della casa dei Robinson, in particolare il soggiorno, la cucina e la camera matrimoniale, anche se non era raro vedere le camere dei figli. Meno frequenti le scene al di fuori di tale edificio: si nota bene come quasi tutte le situazioni si svolgano all’interno di altre abitazioni, o di luoghi di lavoro/studio/divertimento non all’aperto.

– Per la descrizione di tutti i giovani Robinson (eccetto Sandra, creata appositamente per la serie), Bill Cosby si ispirò in parte alla vita dei propri figli, specialmente per il personaggio di Theo, dislessico come l’unico suo figlio maschio.

– La serie generò uno spin-off, [i]Tutti al College[/i] ([i]A Different World[/i]), basato nella prima stagione sulla vita al college della seconda figlia dei Robinson e per questo rinominato inizialmente, in Italia, [i]Denise[/i].

– Nelle varie puntate furono spesso ospiti personalità famose del mondo dello spettacolo e della cultura afroamericana, tra cui Jacob Lawrence, Miles Davis, James Brown, Stevie Wonder, Michael Jackson, Lena Horne, Duke Ellington, Dizzy Gillespie, B.B. King e Miriam Makeba. Fecero anche la loro apparizione, tra i tanti, l’attrice Sonia Braga, Alicia Keys, Bernie Mac, Tisha Campbell-Martin e la modella Naomi Campbell, oltre al tenore Placido Domingo e ad Adam Sandler.

– Proprio per la specifica componente culturale, due erano i generi musicali ricorrenti nell’ambito della narrazione, ovvero il rap/hip-hop, inteso come la musica dei “giovani”, e il jazz, di cui il capofamiglia era cultore, ma a cui tutti sentivano dovere rispetto o ammirazione (o addirittura, ne facevano punto comune di conversazione persino con estranei). Il pezzo usato nella sigla stessa del programma, [i]Kiss me[/i], era stato composto dallo stesso Bill Cosby assieme al musicista Stu Gardner, e venne riproposto ad ogni stagione suonato in maniera differente.

– Degli attori che hanno interpretato i ragazzi facenti parte del nucleo familiare, solo Raven-Symoné (l’attrice che ha interpretato Olivia) ebbe notorietà a posteriori dal termine della serie e ne mantiene ancora adesso, come attrice e cantante.

– Opportuno pensare infine al doppiatore storico di Bill Cosby in questa sitcom, il compianto Ferruccio Amendola, che seppe dare una resa vocale paritaria alla mimica facciale espressiva dell’attore statunitense.

Ed eccoli come sono dopo tanti anni:

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La storica sigla televisiva

[more][/more]

via Wikipedia ([url=http://it.wikipedia.org/wiki/I_Robinson]it[/url] | [url=http://en.wikipedia.org/wiki/The_Cosby_Show]en[/url])

I Robinson su IMDb – [url=http://www.imdb.com/title/tt0086687/]link
[/url]

Un [url=http://blog.libero.it/tutto8o/8392184.html]post[/url] dedicato ai Robinson su un sito italiano inerente gli anni ’80

Un altro [url=http://www.chissenefrega.com/2009/03/12/i-robinson-ieri-e-oggi/]post[/url] sui Robinson

[rubrica] [url=https://leganerd.com/tag/dyr/]Dyr[/url] – DoYouRemember è la rubrica che scava nei meandri della tua mente e riporta alla luce ricordi ormai sopiti da tempo.[/rubrica]