[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_040330.jpg[/image]
La [url=http://www.aiasf.org/]AIA[/url] (American Institute of Architects, non quelli del pollo) di San Francisco ha annunciato i candidati alla premiazione per milgiore design del 2011. Spicca all’occhio uno dei candidati per miglior’ interior design: una farmacia adibita alla distribuzione di marijuana a scopo medicinale ( :rofl: ) creata da [url=http://www.sandstudios.com/]Sand Studios[/url].
Il blog locale, [url=http://sfist.com/2010/09/09/take_a_look_inside_sparc_the_apple.php#photo-3]SFist[/url] (che sta per San Franciscoist, non fatevi strane idee :a65: ), ha descritto la farmacia in questione come lo “Apple store dell’erba”. Se doveste chiedere a quelli di [url=http://www.architizer.com/en_us/blog/dyn/19202/medical-marijuana-dispensary-wins-with-aia-sf/]Architizer[/url] invece, la descriverebbero come un posto con uno charm caldo e accogliente tipo [url=http://www.anthropologie.eu/europe/page/home]Anthropologie[/url] ma più croccante.
Gli Sand Studios, guidati da Larissa Sand, disegnarono il progetto per la non-profit [url=http://sparcsf.org/about-sparc/who-we-are]SPARC[/url] ispirati dal fatto che la maggior’ parte dei locali adibiti a questa attività fossero progettati con un design povero e spigoloso assumendo una spazialita che implicava una condizione peggiorativa. Erich Pearson, fondatore di SPARC, spiega che la missione del progetto e quella di far si che chiunque avesse bisogno di questi locali non dovesse trovarsi a interagire con catapecchie che raffigurassero delle crack houses ma bensi dei posti dignitosi dove poter sentirsi a proprio agio, portando così la canapa medicinale fuori dall’oscurità e in chiara vista a tutti, così da permettere ai pazienti di sentirsi comodi in merito al posto dove acquisiscono la loro marijuana… medica.
La SPARC non solo vende marijuana a prezzi modici, ma anche piante neonate e snacks. Secondo SFist, le dosi vengono distribuite in barattoli di vetro dalla grafica customizzata e il prodotto è stanziato dentro delle casse di legno alineate al muro di fondo, proprio come le farmacie della vecchia scuola. [url=http://sparcsf.org/medicine/flowers]Il menu e i prezzi[/url] vengono mostrati su degli schermi LCD appesi al soffitto. I tavoli, le panchine e il contatore sono stati fatti in legno di rovere e i lampadari sono stati fabbricati in [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Borosilicate_glass]vetro di borosilicato[/url], usato comunemente nella produzione di bongs.
La facciata di vetro blu veste un design basato sul DNA della pianta della marijuana. A quanto pare, il vetro ha preso ispirazione anche dalla Twin Peaks Tavern, i primo bar gayo ad adoperare finestre in vetro. [url=http://thestir.cafemom.com/home_garden/110997/green_design_pot_club_much]The Stir[/url] parla del fondatore Pearson costatando che “Una facciata di vetro rappresenta trasparenza, legitimità e una specie di outing. Fa sapere alle persone che non abbiamo paura di niente e che non ci si debba vergognare. E’ una terapia per molte persone.” :res:
Molto civile. Non trovate?
I popocorn al burro e una Dr. Pepper, grazie.
Fonti-
Trovato grazie a [url=http://archispasm.tumblr.com]Archispasm[/url]
Tradotto da [url=http://archispasm.tumblr.com]Architizer[/url]
[OT]