Indiana Jones e il destino di Atlantide

Indiana Jones e il Destino di Atlantide è un’avventura “punta e clicca” del 1992. Forse non dovrei neanche dilungarmi in spiegazioni. Dubito che ci sia qualcuno di voi nerdazzi che non la conosca ancora.
Se non conosci tale pietra miliare, prima vergognati, poi leggi qui sotto.

Disponibile per Amiga 500 (dove lo giocai io), il gioco offre un’emozionante avventura degna di qualsiasi pellicola “decente” di un film dell’epoca d’oro.

Personalmente vissi un vero e proprio periodo di estasi grazie a questo prodotto. Ricordo a distanza di (ormai) tanti anni, le nottate passate in cameretta. Il gioco contava una vita di floppy (credo 12) e davvero tante ma tante ore di impegno per finirlo. Io ero un ragazzino di 12 anni e quando lo cominciai, entrai letteralmente NEL gioco.
Addirittura approntai un vecchio registratore di audio cassette dove registravo a voce i miei progressi come una sorta di “appunti di viaggio” perché di un vero e proprio viaggio ad 8-bit stiamo parlando.

La trama spacca veramente il qulo in ogni sua parte. Rimane estremamente fedele al filone “Indiana Jones”, il personaggio è uguale. Scanzonato, ironico, rissoso… Insomma, è lui. Circondato da coloro che rendono Indy così speciale: Marcus Brody, Unabellezzaacaso e, ovviamente, i Nazisti-Cattivi-et-Puzzolenti.
Le musiche, i luoghi, anche solo le azioni saltano subito all’occhio come facenti parte del regno Indiana Jones.

– LA TRAMA –

Indy si trova questa volta implicato in una corsa contro il Terzo Reich. Una corsa contro il tempo per il destino della Seconda Guerra Mondiale. Infatti i crucchi maledetti hanno scoperto (contemporaneamente a Indy) un materiale incredibile chiamato Oricalco col quale potrebbero creare armi d’immane potere distruttivo.
Tale materiale porterà i personaggi sulle tracce della mitica Atlantide, tra insidie, pericoli, fughe e inseguimenti, il nostro Indy dovrà con tutte le sue forze, svelare per primo i segreti della civiltà perduta e salvare in questo modo, il destino dell’umanità.

– I PERSONAGGI PRINCIPALI –

Indiana Jones: Servono spiegazioni?
Sophia Hapgood: La bella di turno. Non voglio spoilerare nulla sul suo caratterino e la sua storia.
Marcus Brody: Il migliore, imbranatissimo, amico di Indy.
Il Cattivone Nazi: Una persona peggio.

L’avventura in sè è qualcosa di spettacolare. Il giocatore, dopo aver risolto pochi semplici enigmi di riscaldamento, si trova a dover compiere una scelta importante.

– LE TRE VIE –

Interessantissimo e per la prima volta in assoluto, questo gioco offre la possibilità di affrontare l’avventura in tre modi differenti:

IL MODO ACTION

Se si sceglie questa modalità, il giocatore si troverà ad affrontare innumerevoli nemici pronti a menar le mani. Eccitanti sequenze di pura azione ed epiche scazzottate in puro stile “Indy”. Insomma, la scelta del Macho.

IL MODO TEAM

E’ la modalità “semplice”. Verrete aiutati (non troppo a dire il vero) dalla bella Sophia, che vi accompagnerà sempre nella storia e vi darà addirittura la possibilità di un finale “baciami stupido”, per romanticoni.

IL MODO INGEGNO (consigliato)

Offre la vera e propria avventura mentale. Siete da soli contro tutto e tutti. Affronterete schiere di enigmi e labirinti senza poter ricevere alcun aiuto. Siete soli, saprete cavarvela?

– L’IMPORTANZA DEI DIALOGHI –

Nel corso dell’avventura, vivrete vere e proprie interazioni da film con tanti personaggi sparsi per il mondo (si, praticamente mezzo globo terrestre). Ci sarà da parlare, ingannare, convincere e anche prendere a sberle diverse persone.
Il bello è che a seconda del modo in cui affronterete tali dialoghi potrete ricevere aiuti o potrete anche finire stecchiti, dando fine all’aventura. A seconda di come gestirete le persone potreste trovare o meno determinati oggetti, scovarli in locazioni diverse o addirittura anticipare o ritardare determinate sezioni della trama o avere accesso a certe sotto parti del gioco.

– GLI ENIGMI –

Gli enigmi sono più che degni del vecchio immortale Indy. Dovrete combinare oggetti, usare la fantasia, uscire da labirinti, pestare a sangue diversa gente, mascherarvi, inseguire e chi più ne ha più ne metta.
L’impronta è la più classica delle avventure “PuntaClicca”

Detto questo, vi informo che entrai mente e corpo in questo videogioco (termine riduttivo per tale titolo). Non usai aiuti (non esisteva internet), prendevo sistematicamente appunti vocali e cartacei. Passai notti quasi insonni a rimuginare su luoghi, oggetti e personaggi.
Alla fine della fiera ci misi poco più di sei mesi, per giungere, con le lacrime (tante) agli occhi alla conclusione dell’avventura.
Non lo dimenticherò veramente mai. Più di un libro. Più di un film.

-DATI TECNICI –

Sviluppo: Lucasarts
Ideazione: Hal Barwood
Pubblicazione: Lucasarts
Data pubblicazione: 1992
Genere: Avventura grafica
Modalità di gioco: Giocatore singolo
Piattaforma: MS-DOS, Amiga, FM Towns, Mac OS
Motore grafico: SCUMM
Supporto: Floppy Disk, Cd Rom, Steam

Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Indiana_Jones_and_the_Fate_of_Atlantis e la mia memoria.

[GnL] – Giochi nella Leggenda è una rubrica che parla dei giochi che hanno fatto la storia nel mondo dei computer e delle console.

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