[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_038974.jpg[/image]
Ricordo quando un amico ([url=https://leganerd.com/2011/02/09/larte-di-joys/]Joys[/url]) mi raccontò che recatosi a Sarajevo per disegnare, si trovò inconsapevolmente ad attraversare un campo minato. Accortosi dei cartelli che avvisavano del pericolo, chiese a chi lo stava accompagnando se fosse il caso di preoccuparsi. Gli risposero di no. In seguito gli spiegarono che la loro risposta era dovuta al fatto che oramai erano abituati (!) a quel problema. Abituati. OMG
Sudori freddi.
Ora basta catsi miei.
L'[url=http://www.unicef.it/]Unicef[/url] (devo proprio spiegare cos’è?), il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, che si occupa di assistenza umanitaria per i bambini e le loro madri nei paesi in via di sviluppo, allo scopo di sensibilizzare le persone sulle mine e quindi sul fatto che queste continuano a mietere vittime anche a conflitto finito, ha creato degli stickers particolari.
Questi stickers hanno la parte adesiva riportante una riproduzione del pavimento sul quale verranno posti, rendendoli quindi “invisibili” alla vista, mentre sull’altra superfice, la grafica di una mina.
Chi li calpesta e quindi se li trova attaccati alle scarpe, nel momento che li rimuove verrà portato (si spera) a riflettere su coloro che invece che su di un adesivo, poggiano il piede su di un ordigno che nel minore dei mali li mutilerà.
Semplice ma d’impatto. Guerrilla marketing :res: .
[url=http://www.everydaynodaysoff.com/2011/03/09/unicef-camouflaged-landmine-stickers/]Fonte[/url]