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Le rivolte delle Zoot Suit sono avvenute nel 1943 a Los Angeles, California. Videro coinvolti i marinai di stanza in città e i Pachucos, ossia i giovani messicani nati negli USA, che avevano creato una subcultura caratterizzata da una forte propensione ad unirsi in gang e un particolare modo di vestirsi, la [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Zoot_suit]Zoot Suit[/url].

Le cause dei disordini sono attribuite ad un sostanziale razzismo dei bianchi statunitensi e delle istituzioni, alla rabbia dell’opinione pubblica per un omicidio attribuito alle gang dei latinos e al clima teso della società americana con una guerra in corso. Da non sottovalutare il fattore moda: la produzione delle zoot suit era vietata dal razionamento di guerra ,in quanto considerate spreco di tessuto, ma i pachucos continuavano a comprarle e ad indossarle, facendone il simbolo dell’antipatriottismo, della ribellione allo stato e della pigrizia.

Dopo alcune risse a partire dal 30 maggio 1943 in pochi giorni dilagò la violenza: migliaia di marinai giravano per la città picchiando ogni maschio non bianco che incontrassero. Trattamento speciale per le odiate zoot suit: venivano bruciate, strappate o lacerate con gli zoot stick, bastoni con una o più lame di rasoio all’estremità. La polizia di fatto fu complice dei pestaggi: l’ordine fu di non arrestare alcun marinaio ma oltre 500 pachucos vennero incarcerati per gli scontri.

I fatti descritti vengono citati nei romanzi Dalia nera e Il grande nulla di James Ellroy e compaiono anche all’inizio del film Black dahlia di Brian De Palma.

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Eccovi un accattivante video musicale che mostra, oltre ad una pregievole band, anche varie Zoot Suit [/more]

[url=http://en.wikipedia.org/wiki/Zoot_Suit_Riots]Fonte Wikipedia
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