Sono la persona meno indicata per scrivere questo post, sono la persona meno indicata perchè sono certo che molta gente qui dentro saprebbe scrivere di meglio.
Non ho mai reputato Fabrizio De Andrè un cantante, Fabrizio De Andrè per me è un poeta!
Musicalmente non sono mai stato attratto dalla sua “forma” ed ammetto (shame on me) che da funghetto, tutto preso tra i Led Zeppelin ed i Cure, lo snobbavo senza pudore: fu una persona a me molto cara che mi spalancò gli occhi regalandomi un libro con i suoi testi, o meglio con le sue poesie!
Mi si aprì un mondo, un mondo fatto di uguaglianza, un mondo in cui una puttana o un giudice venivano raccontati senza censure nè giri di parole, un mondo malinconico a tratti triste ma VERO… ammetto che se non avessi letto quel libro forse oggi non sarei ciò che sono e non farei ciò che faccio!
Poeta, artista, anarchico, questi sono solo alcuni degli aggettivi che possono descrivere questo personaggio fondamentale per la storia della musica mondiale!
Fabrizio De Andrè vedeva del buono dove tutti vedevano del marcio, e vedeva del marcio dove tutti si sforzavano di vederci del buono.
Auguri Fabrizio De Andrè: poeta… buon settantunesimo compleanno!
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