Descendents

NEVER DID A POPULAR THING…
COULDN’T SELL OUT A TELEPHONE BOOTH…
THE PROUD… THE FEW… THE DESCENDENTS

I Descendents sono un gruppo punk rock di Hermosa Beach, California. La loro discografia comprende sei album registrati in studio, tre album registrati dal vivo, tre compilation e tre EP. I Descendents si sono separati e rimessi insieme più volte nel corso degli anni, a volte anche con musicisti diversi. La formazione attuale comprende Milo Aukerman (cantante), Stephen Egerton (chitarra), Karl Alvarez (basso) e Bill Stevenson (batteria).

I Descendents si formarono nel ’78 dal chitarrista Frank Navetta, il bassista Tony Lombardo ed il batterista Bill Stevenson. Il loro primo rilascio, l’unico con questa formazione, fu il singolo new wavish “Ride the Wild”/”It’s a Hectic World”.

Nel ’80 chiamarono un vecchio amico di scuola di Stevenson, Milo Aukerman, per fare da cantante. Riapparsero con questa formazione come gruppo punk nella scena hardcore che si stava sviluppando a Los Angeles ai tempi. Il loro primo rilascio con Aukerman, l’EP del ’81 dal titolo “Fat”, fu un furioso barrage da sei minuti di rabbia e umorismo da teenager contenente canzoni tipo “My dad sucks” e “Wienerschnitzel”.

Il loro album di debutto uscito l’anno successivo, intitolato “Milo Goes to College”, fu più melodico della media degli album hardcore di quel periodo. Cantavano sul essere dei reietti (“I’m Not A Loser”, ”I Wanna Be a Bear”. “Parents”), cantavano di ragazze (“Hope”, “Myage”. “Marriage”, “Kabuki Girl”), cantavano di pesca (“Catalina), ed alter materie sensibili alle emozioni. Tutti i componenti partecipavano alla creazione dei loro pezzi.

Milo Aukerman frequentò il college, dove svolse gli studi necessari per fare un dottorato in biochimica. Nel frattempo, Bill Stevenson diventò il batterista dei Black Flag. I Descendents non registrarono più nulla fino al ’85, anno in cui pubblicarono “I Don’t Want to Grow Up”. La composizione di questo LP fu di carattere più sensibile rispetto ai dischi precedenti della band, malgrado i pezzi vivaci quali “Pervert” e “No FB”.

La formazione del gruppo cambia ancora durante la registrazione di “I Don’t Want to Grow Up”. Navetta se ne andò dal gruppo per fare il pescatore in Oregon e Lombardo disse che i tour erano incompatibili con la sua carriera da postino. Ray Cooper, che aveva sostituito Milo al microfono, prese il posto di Navetta alla chitarra dopo il ritorno di Milo. Doug Carrion, ex ANTI, rimpiazzò Lombardo al basso.

Il loro album successivo, “Enoy” del ’86, non fu accolto bene dai critici a causa delle canzoncine stupidine tipo Enjoy, Kids ed Orgofart e le contrastanti canzoni emotive e mature tipo “Get The Time” e la cover di “Wendy” dei Beach Boys. Il gruppo sperimento adirittura con il thrash metal nel tema “Hürtin’ Crüe”.

Dopo il tour Enjoy!, Ray Cooper ottenne un lavoro nella scena emergente del software e Doug Carrion partì per altri progetti, finendo nei Dag Nasty. Stevenson invitò Stephen Egerton e Karl Alvarez dei Massacre Guys di Salt Lake City a rimpiazzarli. Da qui, la formazione non cambiò più.

Il gruppo rilasciò il disco All nel ’87, e malgrado “Van”, “All-O-Gistics” e la traccia da un secondo “All”, fu il disco più maturo dei Descendents degli anni ’80 con canzoni emotive tipo “Coolidge”, “Cameage” e “Clean Sheets”. All sarebbe stato l’ultimo disco prodotto prima della separazione della band durata 7 anni. Durante il tour della riconciliazione, la band che credeva di non poter fare esaurire i posti in una cabina telefonica stava facendo il tutto esaurito in quasi tutte le tappe del tour.

Con il rilascio di All, i Descendents introdussero al mondo il concetto di fondo che spingeva la loro carriera, la filosofia del All. La canzone “All” fù scritta ai tempi del concepimento della filosofia intorno al ’80. In mezzo alla furiosa composizione di canzoni che produsse molti dei titoli del EP “Fat”, “I Like Food” inclusa, Stevenson collaboro con il suo migliore amico, Pat McQuiston, alla produzione di “Fifth Member”. I due partorirono il concetto durante una pesca a tarda serata dalla quale nacquero “Kids” di Enjoy e “Coffee Mug” di Everything Sucks. Queste canzoni portarono aiuto nella ricerca della filosofia All-istica. La filosofia di All è quella dell’auto-miglioramento perenne.

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