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Come Mokkori chiedeva, ecco un post sul H-4 “Hercules”

Nel 1942, dopo l’entrata nel conflitto mondiale degli U.S.A., il dipartimento della guerra si trovò ad affrontare la necessità di trasportare uomini e materiale verso l’inghilterra in modo da rifornire gli alleati.

Via mare le perdite furono ingenti a causa degli attacchi di U-boot tedeschi, quindi venne emessa una specifica per un velivolo con grande autonomia, e ampia capacità di carico.

L’unica limitazione era dettata dalla necessità: il materiale strategico doveva essere usato per fabbricare armi, quidi per l’aereo avrebbero dovuto usare legno.

L’idea iniziale in realtà fu di Henry J. Kaiser, l’ideatore delle navi liberty,le cui intenzioni era quelle di costruire una sorta di nave volante, con scafo catamarano, in modo da rifornire velocemente le truppe in europa e nel pacifico.

L’idea lasciò molto perplessi i vertici militari americani, ma non H. Hughes, che dopo alcune modifiche al progetto (da catamarano a mono carena), si mise in società con Kaiser fondando la Kaiser-hughes.

Venne subito costruito un modello in scala, e il 16 novembre 1942 fu approvato il progetto.

Progetto che incontrò subito problemi legati alla costruzione , ma soprattutto ai ritardi, che fecero lievitare i costi:nel 1944 le esigenze belliche cambiarono, l’aereo non era ancora pronto, e Kaiser decise di lasciare la società.

Con la fine della guerra il governo perse interesse per questo aereo, ma Hughes decise di portare a termine il progetto;dopo un montaggio parziale, a Culver City, l’aereo fu portato a Terminal Island, vicino a Long Beach, per il montaggio finale.

Il 2 novembre 1947, alle ore 13:20, davanti ad operatori e un pubblico di circa 50000 persone, l’aereo pilotato personalmente da Hughes e Dave Grant decollò e percorse circa due chilometri a 25 metri di quota, con una velocità di circa 150 km/h. Fu il primo ed unico volo del colossale aereo.

Una nota di merito bisogna attribuirla allo studio sui materiali:

Costruito in materiali diversi tra cui legni di abete rosso, acero, pioppo, mogano e ciliegio sottoposti ad un procedimento di laminatura chiamato Duramold, la sua realizzazione vide il ricorso ad una nuova tecnologia basata su impialliciature unite da un collante termoindurente a base di formaldeide, pressato a caldo in un’autoclave; le parti esterne erano composte da una parte in legno, una mano di collante, carta velina, due mani di vernice impermeabile ed una di vernice alluminizzata, il tutto per limitare il peso il più possibile.

Allo stesso modo, ad esclusione dei motori Pratt & Whitney R-4360 «Wasp Major» da 28 cilindri con potenza di 3000 hp, la strumentazione, le cerniere dei piani di comando e le controventature tubolari all’interno del bordo d’entrata dell’ala, erano tutte in legno. A questo si univa un sistema di congiunzioni in cui i chiodi erano tolti dopo che il collante aveva fatto presa.

Fino all’avvento dell Antonov 225 è stao l’aereo più grande mai costruito, ed è tutt’ora quello con l’apertura alare più estesa, e con l’altezza da terra maggiore.

Dati tecnici:

Lunghezza: 66.65 mt
Apertura alare: 97.54 mt
Altezza: 24.18 mt
Peso max al decollo: 180.000 kg
Velocità max (teorica): 320km/h
Motori: 8 x Pratt & Whitney R-28, 4.360 cc, 3.000 HP ciascuno.