El-P


EL-P sta per Lyrics Punisher, ma anche per El Producto.
Negli states è riconosciuto come il miglior produttore Hip-Hop indipendente, ma a mio avviso è il miglior produttore Hip-Hop in assoluto.
Inizia la carriera con i Company Flow, insieme ai rappers Mr. Len e Bigg Jus. Il loro disco del ’96 “Funcrusher” fa faville e vende una cosa come 30000 copie. Ancora oggi è considerato un cardine dell’Indie rap ed è apprezzato da personaggi del calibro di Mos Def e i Beastie Boys, solo per citarne due.

L’avventura con i Company Flow finisce presto per attriti con l’etichetta, la Rawkus (quella dei Soundbombing, mixtape nelle quali apparve un giovanissimo e poco noto Eminem), e Jaime Meline (questo il suo vero nome) decide di aprirsi la sua casa di produzione: la Definitive Juxtapositions, meglio nota come Def-Jux.

Nella scuderia di El-P appaiono i Cannibal Ox, Aesop Rock, Camu Tao e RJD2. Le featuring con i Jukies (gli artisti dell’etichetta) si sprecano: Bjork, Dj Shadow, Alec Empire. I primi anni del terzo millennio sono floridi per l’etichetta, che vede premiata una ricerca musicale complessa e dei testi pungenti e ben scritti.

Tornando all’Head Artist, nel 2002 produce Fantastic Damage, ed è subito un successo planetario. Considerato a seconda della testata uno dei migliori dischi Rap indipendenti, tra i 10 migliori album di rapper bianchi, l’undicesimo tra i migliori album del 2002 e chi più ne ha più ne metta, questo capolavoro della tecnica presenta dei campioni mai sentiti nel mondo del rap: l’artista spazia da J. M. Jarre a David Bowie, da Mike Oldfield a brani presi dal film “1984”, per le basi, e canta come pochi hanno osato prima. L’uso delle assonanze è il suo punto di forza, i testi intelligenti e critici la sua differenza dalla scena rap delle Major: niente puttane dollari e successo ma stati di paura, di allucinazione, paranoie, sensazioni e opinioni sul mondo. Effetti distorti e cacofonici e noise ben utilizzati, ne fanno un disco fuori da questo pianeta. Un esempio è Deep Space 9mm:

This is for the fringes and such
My generation just sit like dust
Feed ’em off of us and ask what I trust
Tell these stories, I’m right here holdin’ my nuts
Right here holdin’ my nuts

Una pausa di 2 anni, nei quali passa il tempo a produrre basi per tutta la sua scuderia di artisti (e sono veramente tanti per un’etichetta indie) e Meline torna a far parlare di se con High Water, il suo secondo album, con la partecipazione dei “Blue Series Continuum”, una Jazz band.
Il disco è un esperimento: i musicisti hanno improvvisato sulle basi del producer, che poi, una volta ricampionato il tutto, ha lavorato digitalmente sul registrato. Descrivere l’album a parole è impresa molto difficile per me, vi consiglio l’ascolto per avere un’idea della resa.
Si tratta di un album Fusion Jazz, misto ad elettronica. Ancora una volta questo Newyorkese riesce a lasciare con la bocca aperta molta gente. Un piccolo aneddoto personale: lavoravo in un Internet Café, e spesso mettevo su questo disco, che si addice molto al tipo di locale, essendo rilassato e poco aggressivo, quando una signora mi si avvicina e mi dice in inglese “io sono stupefatta da questa musica: abito a New York e non ho mai sentito roba del genere.” inutile dirvi quanto trovai divertente la cosa, dato che l’album che stava ascoltando era stato prodotto probabilmente a qualche isolato dalla sua casa. Le dissi il nome dell’artista e le consigliai di comprarlo, in quanto indipendente.
Sunrise Over Brooklyn è una delle mie tracce preferite di questo album:

Lo stesso anno esce Collecting The Kid, che è un’antologia delle varie produzioni fatte negli anni passati.

Nel 2007 dopo altri tre anni d’attesa, esce finalmente I’ll Sleep When You’re Dead, il suo ultimo lavoro.
Qui le basi sono più mature, e ci sono delle featuring molto importanti come i Mars Volta e Trent Reznor. Le basi sono molto ripetitive e dal forte impatto musicale. Probabilmente un po’ più piegato verso il gusto del mercato, il disco risulta molto più orecchiabile, anche se a tratti psichedelico. I testi non si sono per niente ammolliti, anzi, l’artista si spinge verso le introspezioni filosofiche.
Ne è un esempio Flyentology, che vede la featuring di mr. “NIN” Trent Reznor:

No!
There are no atheists in the foxholes
No!
There is no intellect in the air
No!
There are no scientists on the way down
Just a working example of faith versus physics

Poi album corali con altri artisti, distribuiti gratuitamente ai loro concerti, i “Wearallgoingtoburnihellmegamixx”, featuring e tour mondiale (a Londra io c’ero), El-P è probabilmente un artista raro, che ad oggi, dopo 18 anni di carriera, non ha mai deciso di vendersi, continua imperterrito a produrre quello che gli piace, piuttosto che quello che piace alla massa, e per questo lo stimo personalmente, nonché lo apprezzo artisticamente.

Purtroppo l’etichetta Def-Jux ha smesso di esistere dal febbraio 2010, mantenendo solo il sito con lo shop online e le relase digitali (che continuano ad uscire).

In February 2010, El-P announced that he was stepping down as artistic director of the label to focus on producing and being a full time artist. The label will not be releasing physical products from multiple artists in the immediate future, but will change to keep up with evolutions in the music industry.

Siti di riferimento:
Def-Jux | MySpace | Facebook | Wiki

Portare Andrea Pazienza a teatro
Portare Andrea Pazienza a teatro
Remix e Mixtape arrivano su Spotify e Apple Music
Remix e Mixtape arrivano su Spotify e Apple Music
Nobody Speak, il sorprendente videoclip dei Run The Jewels
Nobody Speak, il sorprendente videoclip dei Run The Jewels
La Bella e la Bestia, Angela Lansbury canta per il 25° anniversario
La Bella e la Bestia, Angela Lansbury canta per il 25° anniversario
Suck on This, il nuovo mixtape dei Die Antwoord
Suck on This, il nuovo mixtape dei Die Antwoord
Lo Stato Sociale
Lo Stato Sociale
Epic Rap Battles of History: Steve Jobs vs Bill Gates