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Un esperimento con le api ha dimostrato che quelle che imparano più in fretta e reagiscono meglio allo stress vivono più a lungo. Secondo Gro Amdam dell’Università dell’Arizona questa proprietà si potrebbe applicare anche gli umani, nel senso che un sistema che funzioni meglio possa ottimizzare meglio le risorse, permettendo all’organismo di resistere meglio all’invecchiamento e di vivere, quindi, più a lungo.
Sinceramente, penso che il discorso sia molto più complesso di ciò, basti pensare a Stephen Hawking o ad Amadeus Mozart, geni indiscussi colpiti da terribili malattie. Il primo resiste, certo, ma non è che scoppi di salute.
In ogni caso, l’articolo è interessante, proviene dal sito dello Scientific American, lo potete leggere [url=https://leganerd.com/forums/topic/le-persone-intelligenti-vivono-piu-a-lungo]qui[/url].
Inoltre alcuni scienziati dell’Università di Edinburgo raccolsero dei dati sul QI di ben 2792 bambini di 11 anni di Aberdeen nel 1932, dai dati da loro raccolti sembra che quelli con un QI più alto siano vissuti più a lungo, in quanto il QI medio di chi non ha raggiunto il 1997 era più basso di quello di chi è vissuto almeno fino a quell’anno.
L’articolo di quest’ultimo esperimento lo trovate sulla [url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/health/1260794.stm]BBC[/url].
Io personalmente ritengo che la prima tesi sia alquanto discutibile o perlomeno non ancora dimostrabile per la comparazione tra mente dell’uomo e mente dell’ape.
Via [url=https://leganerd.com/forums/topic/le-persone-intelligenti-vivono-piu-a-lungo]:bazinga:[/url] grazie a [url=https://leganerd.com/people/Akiyama]Akiyama[/url].