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In merito alle scottanti rivelazioni che il sito [i]Wikileaks[/i] si appresta a divulgare al mondo, il governo USA scrive un “appello” al fondatore [b]Assange[/b], prospettando la messa in pericolo di molte vite.
Infatti, secondo [b]Harold Koh[/b] (consigliere giuridico del dipartimento di stato), la pubblicazione dei circa 250.000 documenti:
[quote]minaccia le vite di attivisti per i diritti umani, giornalisti e soldati e minaccia operazioni internazionali in corso per contrastare la proliferazione nucleare e il terrorismo[/quote]
La lettera è una risposta ad un’altra missiva di Assange rivolta al governo in cui chiedeva chi sarebbe stato danneggiato.
C’è anche chi afferma (come il quotidiano [i]Der Spiegel[/i]) che alla fine queste rivelazioni non saranno poi così scottanti, in fondo sono state ricavate tutte da database statali a cui hanno accesso almeno 2.5 milioni di addetti e nessuno di questi documenti è targato come top secret. Difficile credere che possano essere così importanti. D’altro canto le reazioni fin’ora dimostrate dal governo fanno pensare il contrario.
La risposta l’avremo stasera alle 22.30, quando tutto sarà finalmente pubblico e, a mio parere, se non cadono almeno due o tre governi, questa volta [i]Wikileaks[/i] fa la fine del 3d.
Fonti: [url=http://www.corriere.it/esteri/10_novembre_28/wikileaks-lettera-dipartimento-di-stato_6c94210e-fad5-11df-abbf-00144f02aabc.shtml]qui[/url] e [url=http://www.ilgiornale.it/esteri/wikileaks_rivelazioni_saranno_pubblicate_stasera/28-11-2010/articolo-id=489947-page=0-comments=1]quae[/url]
[spoiler]Nel frattempo:
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