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[quote]Sì. Anzi, no. La fine del tempo sembra tanto impossibile quanto inevitabile. Un paradosso la cui soluzione è suggerita da ricerche recenti in fisica teorica.
La teoria della relatività generale di Einstein prevede che il tempo possa avere una fine in condizioni dette di “singolarità” che si verificano per esempio quando la materia raggiunge il centro di un buco nero o l’universo collassa in un big crunch.
Ma la teoria prevede anche che le singolarità siano fisicamente impossibili.
Considerando la morte del tempo come un processo graduale e non improvviso potremmo risolvere questo paradosso.
Il tempo potrebbe perdere le sue numerose caratteristiche una dopo l’altra: la direzionalità, la nozione di durata e il ruolo nell’ordine causale degli eventi.
Infine, il tempo potrebbe portare a una fisica più profonda, che faccia a meno del tempo.
Proviamo ad affidarci all’immaginare anziché alla ragione e alla matematica.
Proviamo ad immaginare la diversa percezione dello spazio e del tempo che ha un pesce confnato in uno stagno e la percezione che ne ha, invece, lo stesso pesce libero di nuotare in mare aperto.
Proviamo ancora a chiederci se, quel pesce immerso nello stagno da quando è nato, immagina che esista, o si accorge, del mondo circostante e della presenza di noi che lo osserviamo. Con ogni probabilità no; a meno che non faccia uno sforzo sistematico e continuo nel tempo di immaginazione. Ovvero non abbia doti naturali non comuni.
Da questo punto di vista, dunque, possiamo concludere che spazio e tempo non esistono; sono il risultato di convenzioni – che possiamo sforzarci di formalizzare con complesse teorie ed equazioni matematiche (utili a vincere un premio nobel, magari) – e nulla più.
La Fisica ci sta sempre più o meno rapidamente arrivando. L’immaginazione può arrivarci immediatamente, fornendoci le spiegazioni più semplici, più ovvie e… più confortanti.[/quote]
Vi propongo un’interessante articolo tratto dal sito [url=http://www.cnim.it/cnimnm/manutenzione/man-news.aspx?articleid=1323&zoneid=1]cnim.it[/url] che segue il noto ragionamento formulato da più scienziati/teorici sotto un punto di vista fuori dal comune, usando (citando le parole dell’autore) come base l’immaginazione e non la ragione.