Il forno a microonde venne scoperto da Percy Spencer impiegato di una società statunitense mentre realizzava dei magnetron per apparati radar.
Da quest’ idea cominciò a lavorare sullo sviluppo del brevetto del forno a microonde, prima provando a far scoppiare dei pop-corn all’ interno dell’elettrodomestico e successivamente un uovo.
Nel 1946 venne registrato il brevetto, e l’anno successivo uscì sul mercato il primo forno commerciale.
Esso era immenso, enorme e pesante. L’altezza raggiungeva i 180 cm mentre il peso era di 340 chilogrammi.
[spoiler]Mi dissocio da questa storia: io continuo a sostenere che sia una tecnologia aliena ceduta agli esseri umani durante uno dei contatti che precedettero quello di Rooswell![/spoiler]

Il successo del primo forno a microonde divenne ben presto molto elevato. Negli anni ’60 la Litton Industries cominciò a sviluppare dei forni a microonde che hanno come base di progettazione la stessa di quelli attuali. Questo prodotto venne messo in vendita all’ inizio presso una fiera di Chicago aprendo il mercato alla diffusione del forno a microonde in tutti gli Stati Uniti.
In seguito molte aziende cercarono di entrare in questo mercato, visto che incontrava i bisogni delle casalinghe indaffarate.

I forni a microonde arrivarono in Italia alla fine degli anni ’80. I primi forni a microonde nel nostro paese erano visti come degli alieni, ed infatti la loro diffusione non fù immediata. A poco a poco questo prodotto cominciò a diffondersi tra gli italiani, ed oggi è considerato uno dei pochi oggetti da possedere sempre in casa perché facile da usare e molto pratico.

[b]Cosa succede all’interno di un forno a microonde?[/b]
Quando schiacciamo il tasto “start” di un forno a microonde attiviamo un potente campo magnetico, che oscilla nella stessa banda di frequenze utilizzata per trasmissioni TV e radar, generato da un “cannone” che produce le onde radio che consentiranno al cibo di cuocere.

Le microonde sparate dal forno influenzano lo stato di quiete delle molecole d’acqua presenti nei cibi facendole vibrare fino a 2.500 milioni di volte al secondo.
Quando il cibo in un forno a microonde assorbe le onde radio, l’energia si traduce in movimento atomico, che diventa calore. In altre parole, le onde radio a microonde eccitare gli atomi che compongono il cibo.

Rispetto a un forno tradizionale, tutta l’energia viene assorbita dal cibo, che cuoce quindi molto più rapidamente ed economicamente rispetto ai metodi tradizionali di cottura.

In un forno a microonde possono essere utilizzati contenitori di porcellana, vetro, carta o di una particolare plastica resistente alle alte temperature. È invece sconsigliabile l’uso di recipienti metallici e fogli di alluminio che, riflettendo le microonde, non permettono una cottura omogenea dei cibi e in alcuni casi possono anche danneggiare il “cannone magnetico” del forno.

Le onde radio comunemente utilizzate per la trasmissione di dati, o di voce e musica, hanno una lunghezza che può variare da qualche metro a migliaia di metri. Come suggerisce la parola stessa, le microonde sono invece molto corte e raggiungono una lunghezza media di 12cm.
Un’onda elettromagnetica è una particolare vibrazione di campi elettrici e magnetici, che oscilla da valori negativi a valori positivi.

I forni a microonde utilizzano onde caratterizzate da un numero di 2.450 milioni di cicli al secondo (cioè oscillano 2.450 milioni di volte da un valore positivo a uno negativo al secondo).
La loro frequenza è dunque di 2.450 megahertz (MHz).

Semplificando molto, possiamo dire che le molecole d’acqua su cui agiscono le onde hanno un estremo con carica positiva e uno con carica negativa.
Oscillando tra un valore “più” e uno “meno”, le microonde interagiscono con le molecole d’acqua attraendole e respingendole milioni di volte al secondo. Così facendo le molecole si muovono vorticosamente in direzioni alterne, a una frequenza di 2.450 milioni di volte al secondo, surriscaldandosi per l’attrito e l’altissima velocità raggiunta.