Yodeliamo tutti insieme!


Lo jodel (yodel) o jodler è un canto tipico dell’ area germanofona alpina.
Da secoli veniva utilizzato nella Svizzera centrale per richiamare il bestiame o per una richiesta di soccorso. Il termine “jodeln”, in riferimento ai cantanti, fu utilizzato per la prima volta nel 1796 da Emanuel Schikaneder. Con la nascita di club e di associazioni dal 1830 furono composti canti jodel a più voci per cori.
Lo jodel si caratterizza per il passaggio improvviso dalla normale emissione della voce al falsetto, attraverso salti di sesta, settima, ottava in una successione di combinazioni di vocali e di consonanti prive di significato (per esempio jo-hol-di-o-u-ri-a).
In Svizzera esistono due tipi di yodel: quello naturale, tramandato per via orale, e quello polifonico. In quest’ ultimo c’è la presenza di un coro a più voci accompagnato da campanacci e da una moneta fatta ruotare in un piatto di terracotta. Lo jodler tirolese è invece cantato, ovvero è spesso inserito come ritornello all’interno di canzoni popolari. In seguito, tramite cantanti girovaghi, si è diffuso anche in Svizzera.
Anche se il mondo occidentale conosce solo lo jodler della regione alpina, in realtà in tutte le zone montagnose e isolate del pianeta si fa uso di questa tecnica per far fronte alle lunghe distanze sfruttando proprio la bitonalità dei suoni emessi maggiormente percepibile all’orecchio.
Altre forme di jodler sono presenti negli Stati Uniti (con i Country Yodel), in Caucaso, Melanesia, Cina, Cambogia, Lapponia, Svezia, Romania e nelle aree abitate da pigmei ed inuit.
Esiste in Svizzera un’associazione che tiene regolarmente dei corsi. Fondata nel 1910 da Oskar Friedrich Schmalz, conta 25000 iscritti in costante aumento.

Chi sentendo la ragazzina del video non ha pensato a:
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Un applicazione dello yodel un po più seria!
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SUONA I GATTIIII![/spoiler]

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