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[quote]“È stata avviata presso la Corte Federale di San Francisco una [b]causa collettiva contro Zynga[/b] per aver condiviso i dati utente di Facebook con società di pubblicità e data broker.”[/quote]

Si sviluppa [url=https://leganerd.com/2010/10/19/i-giochi-su-facebook-che-pubblicano-informazioni-personali/]la vicenda[/url] di Zynga, società che sviluppa applicazioni per [tag]Facebook[/tag] e che, a quanto pare, pubblica e/o vende i dati dei suoi utenti.
Ora, da San Francisco parte una causa collettiva: bisogna vedere però se continuerà! Infatti, secondo l’informativa sulla privacy che l’utente accetta quando si connette a un gioco, Zynga ha accesso ai suoi dati ma, se permettono di risalire alla persona, non può rivenderli a terze parti.

[quote]Dunque, l’azione legale può avere un seguito se viene dimostrato che Zynga ha condiviso informazioni che possono in qualche modo ricondurre a singoli utenti di Facebook. “È l’ennesimo esempio di come una compagnia che opera online viola la legge americana con promesse sul rispetto della privacy individuale che poi non vengono mantenute”, dice Michael Aschenbrener di Edelson McGuire, avvocato dell’accusa.[/quote]

Per concludere, [quote]Secondo All Facebook, vengono spese complessivamente per i videogiochi su Facebook 927 milioni di ore al mese. Il 50% degli utenti di Facebook fa il login esclusivamente per giocare.[/quote]
e poi la chicca: [quote]il 69% sono donne. [b]Il 20% delle donne che giocano su Facebook, inoltre, hanno speso del denaro per comprare dei benefit in-game.[/b][/quote]

Via [url=http://www.gamemag.it/news/causa-collettiva-contro-zynga-per-la-privacy-di-farmville_34140.html]Gamemag[/url]