La matematica vedica è un esempio di calcolo, rappresentato in maniera differente da quella a noi conosciuta, che venne sviluppato tra il 9oo A.C. ed il 200 D.C.
Una delle figure più autorevoli del XX secolo fu Jagadguru Shankaracharya Shri Bharati Krishna Tirthaji Maharaja (Jaga per gli amici :P ) che sosteneva di aver trovato nuove regole di calcolo nella sua copia di uno dei testi induisti sacri.
Purtroppo tale libro andò perduto, e nessun altra copia dell’Atharvaveda riporta queste teorie.
Questi Sutra (versetti) diedero origine ad una teoria matematica pubblicata per la prima volta nel 1965 da lui; nel libro “Vedic Mathematics” l’ autore scrive: “lo stile dei Sutra matematici fa pensare che l’autore sia lo stesso Shankaracharya”.
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[b]Jagadguru Shankaracharya Shri Bharati Krishna Tirthaji Maharaja[/b][/spoiler]
La matematica vedica aiuta a sviluppare una maggiore flessibilità di ragionamento, dimostrando che non esiste un unico di calcolo “più giusto”, ed è stata introdotta da qualche anno nelle maggiori università indiane.
[url=http://www.climatrix.org/2008/03/moltiplicazione-vedica.html]Fonte[/url].
[url=http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_matematica]Fonte2[/url].
[url=http://areeweb.polito.it/didattica/polymath/htmlS/argoment/Matematicae/Dic_07/Vedica.htm]Approfondimento[/url].