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Il container nasce da un’idea di Malcolm McLean, un autotrasportatore statunitense degli anni 50, costui fu il primo ad intuire che era molto più facile caricare su una nave un camion carico di materiale, piuttosto che il carico stesso pezzo per pezzo.
Con il tempo la semplice idea si è evoluta e negli anni 70, vennero creati gli standard per questo tipo di trasporto, cioè vennero stabilite le misure dei container: 2,5×2,5×6 metri (il 20 piedi) e 2,5×2,5×12 metri (il 40 piedi).
Successivamente sono nate diverse varianti:
High Cube – leggermente più alto;
Open Top – senza il tetto, coperto solo con un telone;
Reefer – container refrigerati;
Tank – per il trasporto liquidi;
Flat Rack – pianale con intelaiatura aperto da tutti e 4 i lati e sopra.
Sempre negli anni 70 venne creato l’acronimo TEU (Twenty-foot Equivalent Unit) cioè l’unità di misura per il trasporto dei container, che, come dice il significato stesso, corrisponde allo spazio di un contaner da 20′ (per intenderci un 40′ sono 2 TEU).
La capacità delle navi si misura in TEU come anche la capacità ricettiva di un piazzale o di un magazzino per lo stoccaggio di container.
Attualmente il Container è il mezzo più diffuso al mondo per il trasporto delle merci, e le compagnie che noleggiano i Container sono tra le più grosse multinazionali in circolazione, tipo Maersk, Evergreen o la nostrana MSC.
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