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Chiedo perdono per aver postato l’orripilante faccione di [b]Sandro Bondi[/b] sulla lega, ma stavo leggendo le dichiarazioni che il (purtroppo) ministro ha fatto sul festival del cinema di Venezia appena concluso.
Il ministro, mai presentatosi in laguna durante tutto il festival, stizzito dai risultati negativi dei film italiani in concorso ha dichiarato:

[quote]“Siccome i finanziamenti sono dello Stato, d’ora in poi intendo mettere becco anche nella scelta dei membri della giuria del Festival del cinema di Venezia”. “I risultati del Festival costringono tutti ad aprire gli occhi e fare autocritica”.[/quote]

Ovviamente se una giuria in cui comparivano non so due nomi a caso [b]Tarantino[/b] e [b]Salvatores[/b], ha giudicato i film italiani in concorso non dico non meritevoli di premi, ma inferiori ai titoli stranieri, la colpa deve essere necessariamente della giuria faziosa, non certo dei film in concorso evidentemente inferiori alle aspettative.
Difatti Bondi parlando di Tarantino dichiara:

[quote]“Tarantino è espressione di una cultura elitaria, relativista e snobistica. E la sua visione influenza anche i suoi giudizi critici, pure quelli verso i film stranieri”.[/quote]

Già, saranno equi e pen ponderati i giudizi di Sandro Bondi allora, uno che ha giudicato i cinepanettoni: [b]“opere di interesse culturale”[/b], quando una persona dichiara una cosa del genere e poi pensa di saperne più di cinema di uno come Quentin Tarantino, beh questa persona é semplicemente un cretino.
Parlando del direttore del festival Marco Muller Bondi dichiara:

[quote]“Muller è come un allenatore di calcio. Innamorato dei propri schemi fino al punto di non privilegiare i talenti e le novità che sono sotto gli occhi di tutti”.[/quote]

Bene a mio avviso, il cinema italiano sta vivendo un epoca molto felice, con buoni e discreti film adatti al nostro paese e al nostro pubblico, niente di eccelso ma qualcosa di buono c’è. Detto questo io sono fermamente convinto che il nostro cinema non sia assolutamente esportabile all’estero e sia di molto inferiore alle proposte che possono giungere anche da paesi limitrofi, non parlo solo di america.
Quindi se il grande ed esperto critico cinematografico Sandro Bondi avesse la cura di mostrarmi quali sono i grandi talenti ma soprattutto quali le novità di un cinema italiano sempre uguale ed attento solo a rivangare il passato, mi farebbe un grandissimo favore.

Via Cineblog