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La sonda Viking che atterrò su Marte nel 1976 per cercare tracce di vita (molecole organiche) nel suolo, fece fiasco. Trovò solo clorometano e diclorometano, che sono stati interpretati come contaminanti dalla Terra, poiché comuni in fluidi di pulizia e in combustibile solido per razzi.
Ricercatori di National Autonomous University of Mexico in Mexico City e del NASA’s Ames Research Center in Moffett Field, California, hanno studiato i risultati della sonda Phoenix Mars Lander, che ha analizzato il suolo di Marte per 5 mesi nel 2008.
Phoenix ha rilevato che la maggior parte del cloro nel sito di atterraggio era in forma di perclorato, piuttosto che di sali di cloruro, come era stato ipotizzato. Il perclorato è un agente ossidante che, quando riscaldato, si rompe in frammenti altamente reattivi che distruggono i composti organici. Tali reazioni hanno luogo alle stesse temperature (200-500°C) a cui i campioni di suolo marziano sono stati riscaldati dall’atterraggio del Viking.
Navarro-González e colleghi hanno preso campioni di terreno del deserto di Atacama del Cile, considerato simile al terreno marziano ma ricco di sostanze organiche, hanno aggiunto perclorato di Mg (1%) e hanno scaldato a 200-500°C. Sorprendentemente il risultato furono composti clorurati simili a quelli rinvenuti dal Viking e quasi nessuna traccia di composti organici, distrutti dal perclorato. Forse cloro- e dicloro-metano non furono contaminanti e molecole organiche furono distrutte dall’atterraggio del Viking, quindi non rinvenute.
Quindi forse una volta ci fu vita su Marte. Occorrerà progettare indagini più accurate. Probabilmente non troveremo DNA marziano (troppo fragile), ma forse qualche altra piccola molecola organica sì.
Fonte: [url=http://www.sciencenews.org/view/generic/id/63137/title/Mars_organics_get_new_lease_on_life]ScienceNews[/url].
Immagine: [url=http://it.wikipedia.org/wiki/ALH_84001]ALH84001[/url] su wiki, il famoso asteroide.