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La [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Spintronica][b]spintronica[/b][/url] (anche leggendo su wiki non ci ho capito molto) promette di superare alcune limitazioni intrinseche dell’elettronica attuale.
L’obiettivo è migliorare la velocità dei processori, miniaturizzarli, ridurre i consumi energetici.

L’attuale tecnologia “vede” gli 0/1 come assenza/presenza di carica elettrica. Occorre quindi una certa quantità di atomi di semiconduttori per misurarne la carica.

La spintronica promette di sfruttare la misurazione dello spin degli elettroni, che si può immaginare pittorescamente come la rotazione su sé stesso dell’elettrone con 2 configurazioni discrete: orario, antiorario.
Ne consegue che il transistor risulterebbe molto più piccolo, molto meno dispendioso di energia e più veloce.

Finora il problema era costituito dalla mancanza di un sistema semplice, veloce ed affidabile per misurare lo spin.
[b]Hui Zhao[/b] e [b]Lalani Werake[/b] della University of Kansas hanno messo a punto un sistema per misurare le correnti degli spin elettronici in un semiconduttore.

Viene sfruttato l’effetto ottico chiamato “[b]second-harmonic generation[/b]” che permette di monitorare la corrente di spin in real-time senza alterarla, sfruttando un laser che colpendo un semiconduttore cambia colore a seconda della forza della corrente di spin.

Notizia da [url=http://www.sciencedaily.com/releases/2010/08/100824121026.htm]ScienceDaily[/url]. Nella Foto il prof. Zhao.