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[i]Dracunculus medinensis[/i], conosciuto anche come verme della Guinea, è il [b]verme alien[/b].
Tutto comincia con una vescica molto dolorosa. Alcune persone hanno affermato che la sensazione è simile a quella di essere perforati da ago rovente. Quando la vescica scoppia, ecco che compare la testa del verme, la prima parte di un processo molto doloroso, e spesso molto lungo (fino a 2 mesi!), che porterà il verme ad uscire dal vostro corpo.
Il verme di Guinea può essere lungo anche un metro. E se consideriamo anche che potrebbero essercene altri 60, vi lascio immaginare la sofferenza. Ma il dolore potrebbe essere l’ultimo dei vostri problemi: il verme infatti causa paralisi o infezioni batteriche potenzialmente mortali. E se per caso riuscite a sopravvivere, l’anno successivo potrebbe verificarsi di nuovo.
Il ciclo vitale:
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Tutto inizia con una minuscola larva all’interno delle pulci d’acqua del genere Cyclops. Questi piccoli crostacei d’acqua lunghi qualche millimetro vivono in acque stagnanti, e si può correre il rischio di ingerirli se si attinge l’acqua da pozze o fonti stagnanti.
Lo stomaco, attraverso i suoi succhi gastrici, è in grado di uccidere questi organismi, ma lascia le larve intatte. Le larve si fanno strada attraverso gli intestini verso la parete addominale, punto in cui vermi maschi e femmine si fermano per maturare e riprodursi.
I maschi generalmente muoiono dopo la riproduzione, ma le femmine iniziano a farsi strada verso la superficie, scavando lentamente ma senza sosta.
Sembra strano, ma anche se le femmine possono raggiungere il metro di lunghezza non ci si rende conto dell’invasione fino a quando non si manifestano i primi effetti sulla pelle. Il verme infatti si rende invisibile secernendo degli oppiacei ed evitando il sistema immunitario grazie ad un rivestimento di proteine prese direttamente dal corpo umano.
Un anno dopo averli ingeriti, i vermi di Guinea iniziano a secernere un acido, creando una pustola sulla pelle per poter uscire allo scoperto, generalmente sui piedi o nelle gambe, ma può essere ovunque.
Il meccanismo è particolarmente perverso: il dolore costringe molte persone a cercare acqua fresca per placarlo; a quel punto il verme, percependo la presenza dell’acqua, si contrae violentemente, ed espelle centinaia di migliaia di larve, infettando le pulci d’acqua e ricominciando il ciclo dall’inizio. Ed il fatto che il verme impieghi un anno per uscire allo scoperto non è un caso: è perfettamente sincronizzato con il ritmo di riproduzione delle pulci d’acqua.
Ma le infezioni sembrano essere solo una parte dei problemi che il verme di Guinea può causare: alcuni vermi “perdono la via” e si dirigono verso il cuore o altri organi, danneggiandoli irreparabilmente; altri si infilano nella colonna vertebrale, portando alla paralisi; altri invece si fanno strada nelle giunture.[/spoiler]
Il verme di Guinea si diffonde soltanto per l’ingestione di acqua contaminata. Semplici misure igieniche possono prevenire l’invasione, ed è infatti quello che sta avvenendo: la Dracunculiasi potrebbe essere nel 2012 la seconda malattia ad essere completamente debellata dal pianeta, dopo il vaiolo. I casi infatti sono passati da milioni negli anni ’80 a 3142 nel 2009, in soli 4 Paesi africani.
Sono buono e non vi metto foto del verme mentre esce da un malato perché sono alquanto schiferrime.
[url=http://www.ditadifulmine.com/2010/03/dracunculiasi-alien-esiste-ed-e-un.html]Fonte[/url].