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Quasi uno scherzo da prete quello che alcuni hacker hanno fatto sabato 17 luglio a Google, ai danni della Chiesa.
Chi digitava sul motore di ricerca la parola “Vatican” trovava al primo posto il sito – inaccessibile – pedofilo.com, al posto del sito ufficiale della Santa Sede.
Il portavoce ufficiale della Santa Sede padre Federico Lombardi ha auspicato che l’inconveniente possa essere presto risolto (come è stato, n.d.r.) e che in futuro si possano evitare simili manomissioni.
Simona Panseri di Google Italia ha dichiarato: “Non posso confermare che si tratti di un attacco finché non avrò indicazioni più precise dagli ingegneri americani per capire la natura del problema”.
Fonte Zeusnews.it