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Kaspersky ha brevettato una tecnologia che promette di prevedere in modo attendibile le dimensioni potenziali delle epidemie di malware e di impedirne la propagazione.
Il rilevamento di malware su tutti i computer che sono stati infettati durante una epidemia ha poco o nessun effetto. Ciò che occorre è forse un metodo affidabile per valutare le dimensioni potenziali e l’evoluzione di un’epidemia, una sorta di sistema di allarme preventivo.
La tecnologia sviluppata dai tecnici di Kaspersky Lab promette di essere in grado di comportarsi proprio in questo modo. La tecnologia è stata brevettata con brevetto n. 7743419 del US Patent and Trademark Office il 22 giugno 2010.
La nuova tecnologia permette di analizzare le informazioni statistiche sulle minacce ricevute da una rete di monitoraggio globale. La rete analizza i download di malware, gli attacchi hacker e altre simili minacce di sicurezza, registrando i tempi in cui si verificano, la loro origine e la posizione geografica.
Le epidemie emergenti possono quindi essere identificate dal numero di incidenti che si verificano nel corso di un determinato periodo o in un determinato luogo. Questo metodo, secondo Kaspersky, rende facile individuare l’origine di un’epidemia e prevedere il suo probabile modello di propagazione.
Le misure di protezione possono così essere sviluppate e implementate dai paesi interessati dall’epidemia, rallentando il tasso di proliferazione e fornendo un’efficace limitazione dei danni.
Il monitoraggio, la rilevazione e l’analisi dei dati viene effettuata in tempo reale, il che risulterebbe particolarmente efficace contro le epidemie di malware che si diffondono rapidamente.
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