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[quote]Da giorni ormai i quotidiani e i rotocalchi hanno riscoperto la filosofa Ipazia, icona del femminismo sapiente che visse nell’Alessandria d’Egitto del 391 dopo Cristo, assistendo impotente all’insorgere dell’estremismo religioso degli animisti e dei cristiani.
Contesa tra l’amore del suo schiavo prediletto e la saggezza di uno dei suoi consiglieri, l’arguto Oreste, la filosofa finirà preda dell’ansia di distruzione della setta cristiana dei paraboloni e del loro mentore, il vescovo Cirillo.
[quote]La controversa biografia di Ipazia, la sua disperata battaglia per tutelare le ragioni del sapere, i sospetti sulla mano del fondamentalismo nel rogo della biblioteca di Alessandria, danno vita a un ritratto di donna e a un kolossal senza effetti “pompier” che il regista di “Il mare dentro” ha diretto con grande passione attirandosi però non poche critiche anche in patria. Il film è in effetti una macchina di spettacolo che concentra però tutta l’attenzione sui personaggi e fa tornare in mente un’impresa altrettanto titanica come l'”Alexander” di Oliver Stone. Amenabar ci mette in più una leggerezza del tocco e una suggestione culturale tipicamente europea e ci parla di un lontano ieri guardando le follie dell’oggi.
Ansa[/quote]
Un film da non perdere che racconta il sacrificio di una donna per il sapere.
Famosa filosofa e astronoma del suo tempo, anticipò di 1000 anni le teorie di Copernico sulla rotazione terrestre, ma a causa della sua religione, del suo sesso e del suo essere una persona libera e pensante, venne fatta tacere dal vescovo Cirillo (poi proclamato santo e dottore della chiesa) che chiese la sua morte.
Alcune scene lasciano veramente a bocca aperta: la distruzione della biblioteca di Alessandria. Ipazia che su una nave dimostra l’inerzia, tutto il percorso gli esperimenti e i fallimenti prima di giungere alla soluzione.
Concludo con un epigramma di Pallada:
[i]Quando ti vedo mi prostro, davanti a te e alle tue parole,
vedendo la casa astrale della Vergine,
infatti verso il cielo è rivolto ogni tuo atto
Ipazia sacra, bellezza delle parole,
astro incontaminato della sapiente cultura[/i]
Non so vo, ma per me merita max rispetto.
P.S. Il film è già uscito nei cinema e dubito lo troverete ancora, ma ricordiamoci che[b] lo streaming è amico [/b]in questi casi.