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Tempo fa lessi questo articolo, interessantissimo e ad un nerd’o’fan dei Radiohead come me, scese qualche lacrimuccia alla fine della lettura.
Li amo non solo per ciò che compongono, ma anche per il metodo di distribuzione scelto per i loro dischi.
Un anno fa dichiararono anche che non avrebbero più fatto concerti live per ridurre l’impatto ambientale che essi comportano con lo spostamento dei loro mezzi e di tutti quelli che sarebbero andati ad ascoltarli.
Vi consiglio questo articolo perché nell’ultimo paragrafo c’ho visto un pò di nerdismo: fossero i Radiohead, nel loro modus operandi e nei contesti in cui hanno deciso di muoversi, un poco nerd come noi?
Alla fine, i Radiohead impersonano un particolare prototipo antropologico senza precedenti: nella loro musica ci sono quegli esseri umani – non plateali, non ortodossi, sospesi fra senso di spaesamento e senso di opportunità – che stanno imparando sulla propria pelle che ricorrere alle formule convenzionali non serve più a niente e – nell’esistenza quotidiana, nel lavoro, nelle relazioni personali – provano a inventarsi da sé la propria nuova identità. Senza alcun bisogno di espliciti messaggi ideologici, i Radiohead stanno mettendo in scena il senso dell’evoluzione.