L’agenzia delle entrate del Sud Africa si è fatta trovare impreparata alla morte di Adobe Flash. Pur di non aggiornare il sito che cittadini e imprese usano per le dichiarazioni dei redditi usando standard moderni, il Governo ha creato un browser da zero.

Dal Sud Africa ci arriva una notizia di sana follia burocratichese. La South African Revenue Service già dal nome non è esattamente di buon auspicio per i contribuenti locali: l’acronimo è SARS, come quello della sindrome respiratoria.

Lungi dall’essere un campione dell’innovazione, l’agenzia delle entrate si è fatta trovare impreparata alla non-improvvisa morte di Adobe Flash. Nel senso che il portale per presentare le dichiarazioni dei redditi e pagare i tributi sfruttava ancora diversi widget in Flash. Il sito non è mai stato aggiornato per supportare standard più moderni.

Così dal 12 gennaio, i contribuenti sudafricani hanno scoperto loro malgrado che usando un qualsiasi browser è diventato impossibile presentare documenti o pagare quanto dovuto allo Stato. Questo perché da inizio del 2021 nessun browser supporta più Adobe Flash.

L’ovvia soluzione sarebbe stata quella di aggiornare il portale usando solo form in HTML o altri standard odierni. Il buon senso avrebbe poi imposto di farlo per tempo, in modo da non creare il panico trai cittadini e le imprese. Del resto, che il 2021 avrebbe segnato il pensionamento perpetuo di Adobe Flash si sa da almeno tre anni.

Spesso buon senso e Governo non stanno bene nella stessa frase, a quanto pare questa è una massima che vale ad ogni latitudine. Così l’agenzia delle entrate del Sud Africa ha escogitato un altro piano: creare un browser da zero, in modo da poter continuare ad offrire i suoi servizi telematici usando uno standard morto. «È una delle decisioni più assurde nella storia dell’IT», sintetizza il magazine ZDNET.

Il browser si chiama SARS eFiling Browser ed è basato su Chromium. La buona notizia, se così si può chiamare, è che il browser del Governo sudrafricano consente esclusivamente l’accesso al portale telematico dell’agenzia, in modo da evitare che i sudafricani lo usino per altri scopi, esponendosi al rischio di essere vulnerabili ad attacchi hacker e ai malware.

La cattiva notizia è che il browser è disponibile solo su Windows. Oltre al fatto che la sua stessa esistenza non ha nessuna ragione d’essere, ovviamente.

In Cina la morte di Adobe Flash ha mandato in tilt una rete ferroviaria: